Dopo Cartoonia e dintorni (1989 – 2002) e le giornate dedicate al cinema di animazione (1969 – 1971), Busto torna ad occuparsi di cartoons autoriale, giusto a cinquant'anni esatti dalla nascita di quello straordinario laboratorio di idee e di creatività che fu Carosello, e a trent'anni dalla sua chiusura.
Un momento estremamente felice fu quello, per la cultura visiva e televisiva italiana, ma in modo particolare per i piccoli film d'animazione, in alcuni casi veri e propri gioielli di creatività, sintesi fulminea, piccoli eroi e personaggi che sono rimasti impressi nell'immaginario.
L'apoteosi del sistema artigianale italiano, in cui spiccavano figure come Bruno Bozzetto, il padre di Unca Dunca, Osvaldo Cavandoli, mitico creatore della Linea, Paul Campani, realizzatore tra gli altri dell'Omino con i baffi per la Bialetti, Roberto e Gino Gavioli, alla cui firma si devono personaggi come Vigile e il foresto e Ulisse e l'ombra.
In quel brodo di cultura, fatto di piccoli grandi gemme trovava sublimazione la natura per allora votata al mezzo televisivo del cinema di animazione italiano cui era sostanzialmente precluso il grande schermo. Anche dopo la chiusura di Carosello, le esperienze più corpose non trovarono vetrine se non per un pubblico di affezionati o di elite, ma la grande ribalta.
Puntuale, in concomitanza con il Busto Arsizio Film Festival, si riapre la Fondazione Bandera con l'intento di rivolgere ad un pubblico più ampio le eredità di quel periodo, la continuità di quel lavoro, le novità, i nomi nuovi emersi nel frattempo.
In realtà le spettro di interesse che nell'intenzione dei curatori Manuela Rosignoli e Angela Madesani, è molto più ampio.
Saranno infatti quasi cento gli anni di lavoro di cinema di animazione che si snoderanno attraverso tavole, pupazzi, plastiline, fotografie e i film, incentrati sopratutto su quelli per l'infanzia. Proprio il film d'animazione occuperà la prima sezione della mostra, dalle origini fino ai maestri degli anni Settanta.
La seconda sarà dedicata alla nuova generazione di autori; la terza illustrerà il rapporto tra cinema di animazione e arti figurative, letteratura, musica e tecnologia. Grandi i nomi che compariranno nella rassegna: dal maestro di molte arti Luigi Veronesi, a Cioni Carpi, figlio del pittore Aldo, cui verrà dedicata una sezione monografica curata appositamente dalla Madesani e celebre per le sue collaborazioni con il National Film Board of Canada, e le cui pellicole sono conservate al MOMA di New York.
Un progetto complesso che si avvale della collaborazione, fra gli altri, del Museo Nazionale del Cinema di Torino, del Museo Luzzati (Porto Antico di Genova), del Comitato Luigi Veronesi e dell’Associazione Culturale Paul Campani.
Gli autori in mostra: Luigi Veronesi, Cioni Carpi, Emanuele Luzzati & Giulio Gianini, Bruno Bozzetto, Osvaldo Cavandoli, Mario Addis, Fusako Yusaki,Ursula Ferrara,Vincenzo Gioanola, Simone Massi, Andrea Pierri, Laura Federici, Elena Chiesa, Paul Campani, Lanfranco Baldi, Pierlugi De Mas, Gibba, Guido Manuli, Giobbe e Kremos, Annalisa Corsi, Anton Gino Domeghini, Roberto e Gino Gavioli, Roberto Catani, Giuseppe Laganà, Maurizio Forestieri.