Se c’è uno spettacolo da non perdere quest’anno è “Fiume 1919 città d’arte e di vita”.
A cento anni dall’Impresa del Vate degli Italiani, un’opera teatrale di altissimo spessore culturale ed artistico incarna la poetica di Gabriele D’Annunzio: un’ora e mezzo per rivivere una pagina storica, tre le più importanti della storia italiana, dipinta dal talento di Edoardo Sylos Labini, Mariangela Robustelli e Leonardo Petrillo.
Nella video-intervista l’interprete principale Edoardo Sylos Labini svela la bellezza dell’interpretazione del personaggio, Il drammaturgo Leonardo Petrillo spiega il motivo della discriminazione dell’esperienza Fiumana e Umberto Smaila racconta della sua discendenza.
Storia, Arte e Vita
La lezione-spettacolo racconta l’esperienza fiumana, fondamentale pagina storica troppo spesso dimenticata, attraverso la figura di Gabriele D’Annunzio interpretata da Edoardo Sylos Labini. Una “piece” teatrale poetica ed entusiasmante che permette di rivivere con leggerezza, attraverso le parole, i canti, le immagini e le foto dell’epoca, un modello ancor oggi tra i più libertari e moderni d’Europa.
La grande impresa, infatti, riuscì ad unire Arte e Politica, con la “Carta del Carnaro”, anticipando i grandi temi che infiammano ancora oggi il mondo: parità dei sessi con equiparazione di diritti e doveri, eleggibilità delle donne, protezione delle minoranze, suffragio universale, divorzio, libertà di opinione e di religione, autonomia dei comuni, insegnamento delle lingue autoctone, istruzione primaria gratuita, assistenza sociale per malati e indigenti, sistema pensionistico, discussioni aperte, abolizione del denaro, servizio militare femminile, libero amore, libertà di iniziativa economica privata, governo, esercito, carceri, urbanistica salutismo, nudismo; il geniale D’Annunzio, prendendo a modello le antiche città-stato rinascimentali e la Serenissima, rifondò le corporazioni medioevali in aiuto ai lavoratori e promosse il mecenatismo cultural-artistico-musicale. Il grande poeta fu capace di unire Reazione e Rivoluzione in un unico ordine a cavallo tra passato e futuro. Fiume fu un momento storico tra i più utopistici e avveniristici: una società votata alla bellezza e guidata da spiriti liberi, avventurieri, aristocratici, guerrieri ed intellettuali.
Il componimento è ricco di particolari e aneddoti: dalle abitudini, forze e debolezze del Vate fino alle strategie, messe in pratica dalla politica dell’epoca, per sfruttare la sua immagine mettendolo, però, a tacere; tutti i partiti cercarono, infatti, di mettere il cappello sulla grande e immaginifica impresa durata solo cinquecento giorni.
L’opera teatrale ha, quindi, un’immensa importanza culturale, storica ed artistica e ricorda quanto abbiamo ancora da imparare.
Daniela Gulino