Busto A. – Ecco, ci risiamo… In molti confidavano nel nuovo anno per ricominciare, per reinvetarsi, ricostruire un presente e iniziare a intravvedere un futuro. Invece, a passo di gambero, si torna alle tensioni, ai timori e alle incertezze che hanno caratterizzato il 2020. I piccoli spiragli di luce, intesi come “ritorno alla libertà”, si sono spenti un’altra volta.
Il giallo, l’arancione e il rosso, che in una tavolozza rappresentano trionfi di gioia e calore, per il nostro sofferente “Stivale” e non solo, ormai hanno assunto sfumature cupe e fredde, condizionando abitudini e vita. Mesi e giorni difficili trascorsi e che trascorrono in preda alla paura della pandemia ma anche della rabbia. Momenti nei quali spesso ci si sente persi e il senso di solitudine diventa ossessivo soprattutto ripensando alla quotidianità alla quale eravamo abituati. Ma non per tutti è così.
L’artista Alex Sala definisce questo periodo, sotto il profilo creativo, “interessante, se non il più importante della sua vita”.
“Non c’è più nessun fuori. Se esiste una libertà bisognerà cercarla dentro”. “Così recita una frase di Peter Hoelg – sottolinea Sala. Il momento che viviamo ci offre la possibilità di prendere il tempo, dilatarlo e rinnovarlo”.
L’artista riflette e condensa in una video performance il suo pensiero e ci fa riflettere. Un viaggio nel tempo che narra la più recente storia. Una finestra si apre su vecchi ricordi mentre la memoria raggiunge quei momenti. Sala si copre il volto con un foglio nero. E tutto diventa buio. La luce torna e illumina le mani. Su quelle mani che lavorano, che toccano, che ci hanno permesso di provare emozioni, si aggrappa il virus. Mani sulle quali l’artista si sofferma, con un primo piano che ci costringe a non togliere lo sguardo mentre vengono immerse in una bacinella d’acqua quasi come in un rito di purificazione…
Per Sala questo periodo è un’occasione di profonda ricerca che spiega – “cresce in modo quasi automatico, non meccanico. Sto lavorando a dei progetti personali e con altri artisti.La parte interessante è che sono nate delle nuove collaborazioni, anche molto intense, dovute alla particolarità di questo momento in cui non si può prevedere ciò che avverrà” .
Si aprono un nuovo tempo, una nuova era dove il cambiamento sarà il frutto di ciò che vedremo. Di certo nulla sarà più… come prima.
E. Farioli