L'intervista tv ad Enrico ColomboL'intervista tv ad Enrico Colombo

Divertente ed irriverente. Chicco Colombo non si risparmia davanti alle telecamere, perchè (ormai prossimo alla pensione) non ha più nulla da perdere.
Puntata imperdibile quella di domenica 3 gennaio alle 20,45 (l'intero video sarà disponibile anche su artevarese.com a partire da lunedì 4) nella quale l'artista di Cazzago Brabbia si leva qualche fastidioso sassolino dalla scarpa.
Di seguito riportiamo un breve stralcio della lunga intervista tv a Chicco Colombo.

"[…] Apro subito con questo siparietto polemico perchè ho ascoltato le trasmissioni di chi mi ha preceduto e devo dire che sono stati molto puntuali, poco pungenti, molto soft. C'è sempre la paura di esporsi, di dire le cose come stanno, ma io essendo vicino alla conclusione e al raccolto del mio orticello non ho più queste remore. Percui credo che Campane abbia ragione nella misura in cui mi auguro che conosca bene gli orticelli che critica. Secondo me Campane è un ottimo dirigente, peccato che gli tocchi fare l'assessore. Campane, secondo me, sarebbe straordinariamente migliore come dirigente e potrebbe essere un contributo ancora migliore di quanto lo è, se potesse fare il dirigente. Allora manca qualcosa, manca quello che io continuo a richiedere a Fontana: Attilio regalaci un assessore! Attilio, per il 2010, regalaci un assessore. Questo è il mio appello al Sindaco e all'amministrazione tutta di Varese. Per chi si chieda il motivo per cui serva un assessore alla cultura a Varese: serve perchè, è emerso chiaramente anche dai discorsi di chi mi ha preceduto, che serve fare una programmazione, serve fare una bacheca. Per esempio se Raffo non ha ancora capito perchè non si riesca a fare una bacheca, significa che qualche problema di inserimento nel territorio lui ce l'ha. Naturalmente stimiamo tutti Raffo e il suo lavoro di letterato, tranne quando fa l'attore, quello non lo dovrebbe fare. 
L'altra volta, in trasmissione, è uscito un argomento importantissimo: una

Enrico ColomboEnrico Colombo

commissione qualità. E questo mi dà un diritto, me lo dà perchè me lo prendo comunque: io voglio essere un "prodotto tipico", un "prodotto DOC del territorio varesino, come il formaggino della Val Veddasca, sul quale da molti anni si sta lavorando per arrivare a creare un prodotto nel quale la cultura agroalimentare della provincia si riconosca; io voglio questa qualifica di "prodotto tipico", perchè sono sul territorio da 35 anni e credo di avr dimostrato da molto tempo quale è la qualità del mio lavoro. Non mi serve nessuna commissione, mi serve invece una politica culturale e quindi un assessore che la governi e che la pensi e che mi faccia lavorare dentro ad un progetto. Allora non ci vogliono nè programmazioni tecniche, nè commissioni che non hanno senso di esistere, ma ci vuole una politica culturale per il territorio che rispecchi ciò che la politica vuole investire e nel quale la politica crede, cioè un assessore con idee, con programmi, con sensibilità, con cultura."    

L'intervista prosegue con frecciatine non troppo velate agli attuali amministratori locali, che si trincerano dietro a slogan abusati quali "tradizione", "radici" e "territorio".
E, per concludere, Chicco Colombo fa anche un nome: quello di una persona che lui conosce bene, Enrico Colombo (detto Chicco) come futuro assessore alla cultura del Comune di Varese. Qualcun'altro si offre volontario?