Riportare a nuova vita – "Un'opera d'arte non la si riporta all'antico splendore, piuttosto la si fa rinascere". E' la dottoressa Giuseppina Suardi restauratrice degli affreschi della Chiesa di Santa Maria Nova a Caronno Pertusella a parlare. Il restauro è la riscoperta della storia di un edificio ed è improprio ed impossibile pensare di poterlo riportare al suo stato d'origine, al massimo gli si fa iniziare una nuova evoluzione storica. Una premessa importante per iniziare a delineare la conferenza che sabato scorso si è tenuta presso la Biblioteca del Comune, in cui si è delineato lo stato dei lavori di recupero della Chiesa della Purificazione.
I fondi – Presieduta dal sindaco Augusta Maria Borghi, dall'Assessore alle Infrastrutture, Lavori Pubblici e Viabilità Andrea Donzelli e dall'Assessore alla Cultura Pierangelo Rimordi, l'assemblea si è aperta fornendo alla cittadinanza innanzitutto le motivazioni di un intervento che all'Amministrazione Comunale, sostenuta dal contributo del Fondo di rotazione, ottenuto dalla Regione Lombardia (per il sostegno ai soggetti che operano in campo culturale), dalla partecipazione di Riva Acciai S.p.A. e Caronno Pertusella Servizi S.r.l, oltre che da contributi di Finlombarda, costa 930.000 €.
Finalità del restauro e prossime iniziative – Perché il restauro e un incontro pubblico per spiegarlo? E' il secondo in ordine di tempo ed intende rendere partecipe il cittadino sui programmi dell'Amministrazione in una logica di promozione e valorizzazione del patrimonio artistico-culturale del Comune. "Recuperiamo qualcosa della nostra storia" – dichiarava l'Ass. Rimoldi alla conferenza – "per restituirlo ai presenti e ai posteri. Stiamo preparando un libro che verrà pubblicato all'inizio del 2011, in cui verrà raccontata l'evoluzione della chiesa e degli interventi di restauro. Inoltre sono stati attivati
due progetti: uno con il FAI per aprire la chiesa in questione e l'oratorio di San Bernardino, da non molto restaurato, alla visita dei turisti nelle giornate primaverili del Fondo per l'Ambiente Italiano, e l'altro con la Provincia di Varese, per inserire Santa Maria Nova nel percorso storico artistico turistico del "Rinascimento italiano alle porte di Milano". Questa iniziativa intende valorizzare gli artisti Giovanni Paolo Lomazzo e Bernardino Luini in un tour che vedrà coinvolti il Santuario di Saronno, la chiesa di Santa Maria della Piazza a Busto Arsizio e quella di Santa Maria degli Angeli a Lugano".
Primo lotto: problemi e risoluzioni – Cosa è stato fatto sinora sull'edificio religioso in pieno centro storico a Caronno, l'ha spiegato l'Arch. fiorentino Cruciani dello Studio Spira S.r.l, responsabile tecnico dei lavori relativi al risanamento delle strutture e degli impianti. Ad aprile scorso si è conclusa l'opera di recupero architettonico. I problemi affrontati dall'équipe del dott. Cruciani consistevano in una forte umidità di risalita, nella dispersione delle acque da pluviali e fogne, nel progressivo distaccamento della facciata dal restante tessuto murario, in una cella campanaria fortemente ammalorata e in porzioni architettoniche posticce aggiunte in fasi successive a quella originale. Dopo mesi di lavori ora la chiesa presenta strutture che hanno fermato le condizioni di degrado: un vespaio aerato, uno scannafosso, una soletta nel pavimento con piastra riscaldata, dei tiranti a forma di croce di Sant'Andrea che legano il frontespizio della chiesa ai muri della navata,
un nuovo sistema di copertura, una torre campanaria completamente rinnovata, e la riapertura delle finestre a serliana che decoravano originariamente i muri delle cappelle di Sant'Anna e Santa Caterina.
Secondo lotto: gli affreschi – Terminato il trattamento conservativo delle superfici, sono stati avviati quindi i lavori di restauro dei dipinti murali del presbiterio, dell'abside, dell'arco trionfale e delle due cappelline, ad opera della COREST Consorzio Restauratori, di cui fanno parte la dott.ssa Suardi e la dott.ssa Gea Storace, presenti alla conferenza. La Chiesa della Purificazione presenta un articolato corredo decorativo, testimonianza della pittura lombarda di cultura manierista, eseguito dal Lomazzo agli esordi della sua carriera pittorica, intorno al 1558. Dopo una prima fase diagnostica, per definire con apposita campionatura le metodologie più idonee per ottenere il miglior risultato conservativo, la Corest sta realizzando le operazioni di preconsolidamento e consolidamento della pellicola pittorica, di pulitura meccanica dei depositi superficiali, nonché la rimozione dei depositi grassi e delle ridipinture degli anni Sessanta del Novecento mediante applicazioni di solventi organici, i lavori di estrazione dei sali solubili presenti sulle zone laterali e su quelle circostanti le grandi stuccature, e infine le opere di demolizione e trattamento di tutte le stuccature presenti e di integrazione pittorica delle lacune.