Perché il restauro? – Entriamo nell'accogliente piccola aula della chiesa, ove è possibile pregare e trovare sempre riparo dal sole rovente di una giornata estiva o dall'acqua insistente di un autunno piovoso, grazie ad un volontario del Rione, che quotidianamente si premura di aprire e chiudere la chiesetta. Giancarlo Millefanti è responsabile dell'Ufficio Tecnico del Comune ed è la memoria storica del Rione e di questi riflessi, ancora oggi presenti, di una tradizione antica e mai dimenticata. Mi fa subito notare alcune macchie di umidità sul marmo di Verona, che incornicia l'abside che accoglie l'affresco, nel quale è raffigurata la Vergine tra angeli mentre ascende al cielo. Poi, apre la porta della sacrestia, e appaiono evidenti le infiltrazioni d'acqua dal tetto, che hanno causato il distacco di notevoli parti d'intonaco. Il pavimento realizzato in legno è anch'esso ammalorato, in quanto vi è umidità che penetra dal terreno sottostante; gli arredi al suo interno hanno subito lo stato di persistente umidità e occorre sostituirli. Fortunatamente, l'aula visibile al pubblico sembra non aver subito alcun danno, né nel pavimento in marmo, e nel soffitto coperto da motivi decorativi consoni alla piccola chiesetta della B.V. Assunta, né nell'affresco, che scopro essere sicuramente di Pietro Antonio Magatti o della sua scuola, secondo le fonti che mi mostra gentilmente la mia guida d'eccezione.
Già, settimana prossima – I lavori nella sacrestia partiranno settimana prossima, e vi è già un artigiano falegname che è all'opera per fare un nuovo armadio, che andrà a sostituire quello vecchio. Il restauro, invece, del tetto con la sostituzione dell'intera travatura, dell'assito e delle tegole deve attendere il benestare della Curia, in quanto la chiesetta è di proprietà della Parrocchia. Il progetto curato dall'architetto Eugenio Moroni è stato presentato, appena giungerà l'autorizzazione, i lavori potranno cominciare. Usciamo dalla chiesetta e percorriamo la via laterale ad essa, allontanandoci un poco, sono ben visibili gli interventi provvisori su alcune parti del tetto fatti in guaina di piombo, che ormai non sono più sufficienti ad impedire le infiltrazioni. L'ultimo rifacimento dell'intera copertura risale al 1978.
Compie 190 anni – In occasione della prossima ricorrenza del 15 agosto 2009, si festeggeranno anche i centonovant'anni dalla sua realizzazione: la chiesetta infatti risale al lontano 1819. Tutte le iniziative per raccogliere i fondi necessari alla sua conservazione, compresa la prima svoltasi con successo il passato fine settimana, prenderanno vita in stretta collaborazione con il Rione Allodola e il Comune di Tradate, la Pro Loco, le associazioni e tutti coloro, che vorranno offrire la propria opera oppure un sostegno economico, anche simbolico. In tal modo ogni cittadino avrà l'opportunità di rendersi protagonista e partecipe della salvaguardia delle tradizioni e dei beni storico-artistici della propria città.