A Comabbio l'opera s'ha da completare. Dopo che i lavori di restauro relativi alla navata principale della chiesa parrocchiale di San Giacomo Maggiore sono stati eseguiti secondo quanto previsto (risalgono al 2000 i lavori di restauro delle facciate del vicino Santuario della Beata Vergine del Rosario, oltre che della parrocchiale), ora occorre mettere mano alle pareti della cappella laterale dedicata all'Immacolata e chiusa a causa di alcuni distacchi di intonaco. Per far tornare all'originario splendore lo spazio sacro, l'intera comunità di Comabbio, parroco in testa, si è mobilitata per promuovere e far decollare il progetto di restauro degli stucchi e delle decorazioni della cappella del 1606.
Contro l'acqua – Ottenuto il placet dalla Sovrintendenza, i lavori potranno prendere il via. Costo totale, 38.000 euro circa per un progetto che, firmato dal Laboratorio di Restauro di Casale Litta
, andrà ad interessare le pareti del piccolo spazio consacrato, partendo dall'asportazione di pitture e di ogni altro tipo di scialbo o sovrammissione non inerente, per passare poi alla pulitura dell'intera superficie. Stuccature, consolidamento e ritocchi pittorici finali completeranno l'opera. Il nemico numero uno dell'antica cappella è, come spesso accade, l'umidità che è andata ad intaccare i ricchi stucchi e le splendide modanature che verranno risanate e consolidate.
La Parrocchiale di S. Giacomo Maggiore, dal canto suo, vanta una storia plurisecolare e, visitata nel 1574 da San Carlo Borromeo, venne modificata ed arricchita già nel 1596 e 1610. La pianta rettangolare è a una sola navata, il tabernacolo sopra l'altare maggiore è in legno dorato scolpito, sull'altare verso il presbiterio si ammirano paliotti in scagliola a tre scomparti eseguiti da G. B. Rapa nel 1739. Il finanziamento deliberato a favore del progetto di restauro è di 12.000 euro e proviene dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto.