Quel che si dice il salto di qualità. Luca Gastaldo, vincitore della scorsa edizione del Premio GhigginiArte Giovani, si presenta alla cassa a riscuotere la mostra promessa al trionfatore, dal Punto Oberdan di Castelseprio, squadernando una raffica di opere nuove, come giusto e auspicabile che sia, tutte di livello molto superiore a quelle già ottime che gli valsero il premio.
Prossimo a lurearsi in pittura a Brera, 24 anni, Gastaldo, che allora presentava situazioni e paesaggi urbani, impastando toni e atmosfere violacee, più da neon artificiali che di natura, ha intinto in questi mesi il pennello nella pittura romantica, nelle reveries drammatiche e chiaroscurali di un Caspar David Friedrich, che ha sovrastato gli spaesamenti alla Edward Hopper. Ma ha trovato la strada per la lezione seicentesca dell'esaltazione dei contrasti luminosi. Mantenendo le solitudini e i silenzi a lui connaturati ma trasferendoli in paesaggi immersi nella natura, paesaggi reali quelli della sua infanzia, suggerisce lui, impressionati sulla tela da feroci contrasti cromatici e campiture che anelano a grandi spazi, grandi superfici pittoriche.
Elogio dell'ombra si intitola la mostra, titolo suggerito dal curatore Ettore Ceriani, sempre più presente sulla scena artistica varesina anche nel promuovere giovani e non indigeni artisti e direttore artistico dello spazio sepriese. E anche Luca Gastaldo ha visto che elogiare l'ombra era cosa buona.
Per sottolineare i contrasti davvero di ascendenze quasi seicentesche tra l'alba che irrompe fulgida e lo scuro intorno, tramonti infuocati, movimenti ascensionali di nuvole sopra la cima di pini montani, dentro il riflesso di laghi. Come trasfigurare il dato biografico, a patto che esista, in una visione poetica. Il ragazzo c'è e si farà.
Luca Gastaldo. Elogio dell'ombra
Punto Oberdan
27 maggio – 10 giugno 2007
venerdì 21-22.30; sabato,domenica e festivi 10-12.30/15-19