Gallarate – Condensare l’infinito è il titolo della personale di Michele Ciacciofera che affianca, con la mostra di Giovanni Campus, la rassegna dedicata a Dadamaino. Un progetto che evoca i viaggi dell’artista che, dalla Sardegna, percorrendo l’arco alpino, giungono in Bretagna e infine in Scozia, alla ricerca di quelle forme archetipiche alla base di culti e identità di popoli che tramite pratiche scultoree arcaiche aspiravano a creare un dialogo tra la terra e il cielo, tra l’umano finito e l’assoluto infinito. L’esperienza diretta dei luoghi e soprattutto la loro interiorizzazione da parte di Ciacciofera sono fattori fondanti per la realizzazione dell’opera d’arte.
La rassegna, che prende la forma di una installazione ambientale, è suddivisa in tre partizioni, ricreando nello spazio espositivo del MA*GA degli allineamenti scultorei, come nelle regioni dove insistono i menhir.
In un dialogo poetico si confrontano forme verticali tridimensionali con installazioni orizzontali o ancora con opere pittoriche o sonore, capaci nell’insieme di rievocare tanto il culto delle acque caro al Mediterraneo quanto quello sacrale delle pietre, in un grande inno alla natura a cui complessivamente il lavoro di Ciacciofera è rivolto.
Il percorso espositivo al MA*GA si conclude con una installazione site-specific in ceramica e muschio naturale in dialogo con una opera pittorica, sotto forma di trittico, che rimanda alla mostra ospitata da Building Terzo Piano a Milano e curata da Angelo Crespi, in programma dal 16 gennaio al 17 febbraio 2024 e si completa con la sezione allestita all’interno delle Vip Lounge del Terminal 1 dell’aeroporto di Milano Malpensa, dove si potranno ammirare delle sculture murali Janas Code emblematiche della produzione di Ciacciofera. Ritmate da linee perpendicolari che evocano gli assi dello spazio e del tempo che, intersecandosi, ne formano il reticolo, queste opere sono create a partire da un materiale di costruzione, a cui viene attribuita una nuova significazione, ma la cui funzione originaria di supporto è preservata.
A corredo, una monografia Johan & Levi editore. Dopo la tappa al MA*GA, la rassegna verrà accolta, nella seconda metà del 2024, dal Centre d’Art Contemporain Passerelle a Brest, in Bretagna.
La mostra, a cura di Alessandro Castiglioni, sarà visitabile sino al 7 aprile. Orari: da martedì a venerdaì 10-18; sabato e domenica 11-19.