CONFRONTO opere di ALFREDO CALDIRON
a cura del dottor Franco Piglia
Associazione Culturale “ATELIER CAPRICORNO”, Via FIUME 6, COCQUIO TREVISAGO (VA);
18 novembre – 3 dicembre 2017
Orari e giorni di apertura: lunedì, venerdì, sabato e domenica 15,00 – 18.30
Orari e giorni di apertura: lunedì, venerdì, sabato e domenica 15,00 – 18.30
Alfredo Caldiron nasce a Conca d’Albero di Correzzola in provincia di Padova nel 1939, si trasferisce in Piemonte nel 1954 e attualmente vive e lavora a Borgoticino (NO). Si avvicina all’arte nel 1957 entrando in contatto con gli artisti che avevano come ambiente culturale di riferimento lo storico “Spazio Cesare da Sesto” di Sesto Calende. Tra il 1957 e il 1958 inizia la sua attività di pittore realizzando opere figurative legate ai codici espressivi del periodo e specificatamente a quello del chiarismo lombardo. Nel 1958, proprio a Sesto Calende, partecipa alla sua prima mostra collettiva ovvero a uno dei molti “Concorsi di pittura estemporanea” che in quegli anni fervidi per la pittura venivano
promossi in numerose città italiane. Da questo momento la sua attività espositiva diventa regolare così come continua è la sua ricerca di nuove modalità espressive.
Nel 1964 realizza la sua prima esposizione personale presso la Galleria San Rocco di Varallo Pombia (Novara) gestita dalla dinamica associazione culturale EMAV (ente manifestazioni artistiche varalpombiesi). Nello stesso anno inizia la partecipazione a numerosi concorsi nazionali tra cui sono da segnalare: nel 1964 il Premio città di Varese; nel 1967 la “Rassegna nazionale di pittura Premio Usellini” di Arona; nel 1968 il “Premio Gaudenzio Ferrari” di Santhià; nel 1971 la 1° Edizione della “Biennale dei giovani” di Novara. In questi anni la sua pittura si avvicina agli stilemi e alla poetica dell’arte informale, tendenza che dai suoi esordi negli anni ’50, proprio negli anni ’70, si era affermata internazionalmente come una delle realtà artistiche più significative del secondo dopoguerra. La mostra (con presentazione di G. Franco
Maffina) tenutasi nel 1970 presso la “Galleria Arona” di Arona è stata l’occasione per la presentazione pubblica di questa svolta.
Negli anni settanta e ottanta l’artista continua la sua ricerca pittorica modificando frequentemente il registro espressivo muovendosi tra un informale lirico e un informale più strutturato che non arriva mai, però, all’astrazione geometrica pura. L’intensa partecipazione a concorsi nazionali e collettive si configurava
proprio come una modalità per confrontarsi fattivamente con gli altri artisti contemporanei. La realizzazione di esposizioni personali riprende, dopo una lunga voluta interruzione, nel 1995 con la mostra ” Racconti” tenutasi presso la Biblioteca Civica di
Villadossola (Verbania). Mostra che ri-definisce lo stile personale situabile più propriamente in una figurazione non accademica con innesti informali. Nel 1998 fonda lo “Spazio arte” nel proprio comune di residenza, Borgoticino, un’entità fortemente
voluta per diffondere la conoscenza delle arti plastiche a tutti i livelli sociali attraverso esposizioni di artisti contemporanei di ogni tendenza e appartenenza. Nel 2007 entra a far parte dell'”Associazione liberi artisti della provincia di Varese”, fondata da
Silvio Zanella nel 1977, diventando un membro del direttivo. Ha partecipato a tutte le mostre organizzate dall’associazione nelle principali realtà museali della provincia (cito solo: il Castello
Monteruzzo, Castiglione Olona; Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate; il Civico Museo d’Arte Moderna nel Castello di Masnago; il Museo Internazionale del Design Ceramico di Cerro di Laveno; il Civico Museo Villa Mirabello-Giardini Estensi di Varese; il Civico Museo Parisi-Valle di Maccagno.
Nel 2011 viene invitato a esporre a Palazzo Nervi di Torino nell’ambito del Padiglione Italia “esteso” della 54 Biennale di Venezia, voluto dal curatore Vittorio Sgarbi,. Nello stesso anno, con la mostra personale presso Palazzo Bellini a Oleggio, Alfredo Caldiron compie un’ulteriore svolta stilistica presentando opere in cui il colore diventa puro e dominante interrotto solo da interventi pittorici rarefatti che coabitano, in alcuni casi, con inserti di tela altrettanto
monocromi. Questa volontà di sintesi ha poi dato origini alle opere recenti in cui la superficie è come strutturata da fitte tessere dai colori decisi che raccontano, ancora una volta, tra l’astratto e il figurativo, scene e paesaggi della vita reale. Sono da segnalare anche le cseguenti recenti esposizioni personali: Segni della memoria, Fondazione Achille Marazza, Borgomanero (NO); Alfredo Caldiron,
Casa della Cultura Famiglia Artistica Milanese, Milano; I colori della donna, Galleria Borgo Arte, Borgomanero (NO); Silenzi di forme, Galleria Spazio Zero, Gallarate (VA); Opere scelte, Galleria San Marco, (NO); Concretamente, Il salotto dell’Arte – Gallery,
Cannero Riviera (VB); Il Colore, Villa Picchetta, Cameri (NO); I colori della sua terra, Palazzo Civico, Tornaco (NO). (F.P.)
promossi in numerose città italiane. Da questo momento la sua attività espositiva diventa regolare così come continua è la sua ricerca di nuove modalità espressive.
Nel 1964 realizza la sua prima esposizione personale presso la Galleria San Rocco di Varallo Pombia (Novara) gestita dalla dinamica associazione culturale EMAV (ente manifestazioni artistiche varalpombiesi). Nello stesso anno inizia la partecipazione a numerosi concorsi nazionali tra cui sono da segnalare: nel 1964 il Premio città di Varese; nel 1967 la “Rassegna nazionale di pittura Premio Usellini” di Arona; nel 1968 il “Premio Gaudenzio Ferrari” di Santhià; nel 1971 la 1° Edizione della “Biennale dei giovani” di Novara. In questi anni la sua pittura si avvicina agli stilemi e alla poetica dell’arte informale, tendenza che dai suoi esordi negli anni ’50, proprio negli anni ’70, si era affermata internazionalmente come una delle realtà artistiche più significative del secondo dopoguerra. La mostra (con presentazione di G. Franco
Maffina) tenutasi nel 1970 presso la “Galleria Arona” di Arona è stata l’occasione per la presentazione pubblica di questa svolta.
Negli anni settanta e ottanta l’artista continua la sua ricerca pittorica modificando frequentemente il registro espressivo muovendosi tra un informale lirico e un informale più strutturato che non arriva mai, però, all’astrazione geometrica pura. L’intensa partecipazione a concorsi nazionali e collettive si configurava
proprio come una modalità per confrontarsi fattivamente con gli altri artisti contemporanei. La realizzazione di esposizioni personali riprende, dopo una lunga voluta interruzione, nel 1995 con la mostra ” Racconti” tenutasi presso la Biblioteca Civica di
Villadossola (Verbania). Mostra che ri-definisce lo stile personale situabile più propriamente in una figurazione non accademica con innesti informali. Nel 1998 fonda lo “Spazio arte” nel proprio comune di residenza, Borgoticino, un’entità fortemente
voluta per diffondere la conoscenza delle arti plastiche a tutti i livelli sociali attraverso esposizioni di artisti contemporanei di ogni tendenza e appartenenza. Nel 2007 entra a far parte dell'”Associazione liberi artisti della provincia di Varese”, fondata da
Silvio Zanella nel 1977, diventando un membro del direttivo. Ha partecipato a tutte le mostre organizzate dall’associazione nelle principali realtà museali della provincia (cito solo: il Castello
Monteruzzo, Castiglione Olona; Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate; il Civico Museo d’Arte Moderna nel Castello di Masnago; il Museo Internazionale del Design Ceramico di Cerro di Laveno; il Civico Museo Villa Mirabello-Giardini Estensi di Varese; il Civico Museo Parisi-Valle di Maccagno.
Nel 2011 viene invitato a esporre a Palazzo Nervi di Torino nell’ambito del Padiglione Italia “esteso” della 54 Biennale di Venezia, voluto dal curatore Vittorio Sgarbi,. Nello stesso anno, con la mostra personale presso Palazzo Bellini a Oleggio, Alfredo Caldiron compie un’ulteriore svolta stilistica presentando opere in cui il colore diventa puro e dominante interrotto solo da interventi pittorici rarefatti che coabitano, in alcuni casi, con inserti di tela altrettanto
monocromi. Questa volontà di sintesi ha poi dato origini alle opere recenti in cui la superficie è come strutturata da fitte tessere dai colori decisi che raccontano, ancora una volta, tra l’astratto e il figurativo, scene e paesaggi della vita reale. Sono da segnalare anche le cseguenti recenti esposizioni personali: Segni della memoria, Fondazione Achille Marazza, Borgomanero (NO); Alfredo Caldiron,
Casa della Cultura Famiglia Artistica Milanese, Milano; I colori della donna, Galleria Borgo Arte, Borgomanero (NO); Silenzi di forme, Galleria Spazio Zero, Gallarate (VA); Opere scelte, Galleria San Marco, (NO); Concretamente, Il salotto dell’Arte – Gallery,
Cannero Riviera (VB); Il Colore, Villa Picchetta, Cameri (NO); I colori della sua terra, Palazzo Civico, Tornaco (NO). (F.P.)
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