Al banco degli imputati – Una cosa è certa: la coperta delle responsabilità è davvero troppo corta. Si è parlato della complessa situazione economica di Fondazione Culturale 1860 Gallarate Città e del suo conseguente scioglimento, mercoledì sera, alla commissione cultura. A rispondere alle domande dei commissari, Nicola Mucci – ex Primo Cittadino con il quale, nel 2005, Fondazione venne istituita. Ripercorrendone la storia, l’allora Sindaco, ha acceso i riflettori su un tavolo degli imputati che non lo vede solo. "Non sono qui per attribuire colpe" – ha subito spiegato – "e ritengo che ogni scelta, da parte di tutti i soggetti che per anni abbiano creduto fortemente nel futuro di Fondazione Culturale, sia stata compiuta dopo attente riflessioni e con il solo obiettivo di garantire lo sviluppo del polo culturale cittadino". Attenzione particolare viene da subito posta sul rapporto tra comune e direzione artistico/amministrativa della Fondazione. E proprio qui sembra essere il nodo della questione: non è stato mai istituito un direttore artistico all’interno della Fondazione e al professor Adriano Gallina sono state attribuite competenze che gli permettessero di controllarne sia l’aspetto culturale che economico. "Gallina", ha spiegato Mucci "ha sempre dichiarato all’amministrazione comunale che le problematiche di bilancio riguardassero la parte ordinaria delle spese. Nel caso dei ritardi di pagamenti ai fornitori, per esempio, il direttore spiegava che semplicemente venivano prima privilegiati i pagamenti alle compagnie teatrali che, se non da subito risarcite, non si sarebbero esibite sul palcoscenico. Inoltre" – ha proseguito Mucci – "Gallina non ha mai contribuito nella ricerca dei fondi, seppur gli sia stato richiesto in maniera quasi minacciosa".
E se da una parte Mucci punta il dito contro Gallina per non aver dichiarato nel corso degli anni la reale situazione economica della Fondazione, dall’altra ne evidenzia le "indiscutibili capacità artistiche e le competenze".
Sul banco degli imputati l’ex Sindaco fa accomodare anche l’Ex Assessore Regionale Luca Ferrazzi: "fu il gruppo di An" – ha spiegato Mucci – "ad insistere, nel 2005, per la definizione di un progetto di riqualificazione del vecchio Teatro Condominio che contemplasse il più elevato numero di poltrone disponibili. Questo portò alla realizzazione di una struttura dotata di un palcoscenico di imponenti dimensioni che, nel corso del tempo, ci ha consentito di ospitare gruppi di artisti noti per i loro spettacoli complessi ma, d’altro canto, pur avendo sfruttando completamente lo spazio presente, i posti a sedere predisposti e oggi esistenti non superano i 650 e questo non consente certo di coprire completamente le spese con l’importo ottenuto dalla vendita dei biglietti".
Infine, citato in maniera frettolosa, l’allora assessore alla cultura Raimondo Fassa: "Non condivideva la forma giuridica della Fondazione" – ha dichiarato Mucci – "e non accettava che questa continuasse a erodere, per la copertura delle spese, il fondo di dotazione". Fondo che, negli anni, è stato portato al di sotto dei 50mila euro, soglia minima consentita dalla legge.
Una situazione che certo deve essere ancora chiarita. "Non voglio scaricare responsabilità su nessuno" – ha concluso Mucci -" quello che maggiormente delude è lo scioglimento della Fondazione che, a mio parere, avrebbe dovuto essere maggiormente tutelata dall’attuale amministrazione". VIDEO
Punta il dito contro Adriano Gallina e Luca Ferrazzi l’Ex Sindaco di Gallarate Nicola Mucci che, all’ultima commissione cultura, parla delle ragioni che abbiano portato ad un’erosione del fondo di dotazione al di sotto della soglia minima consentita dalla legge. "Problemi legati alla gestione amministrativa della Fondazione Culturale", afferma.VIDEO