Nel contesto del Festival di Filosofia organizzato a Gallarate "FILOSOFARTI" è stata aperta anche un'interessante mostra con lo scopo di indagare, attraverso le dinamiche visuali ed estetiche delle opere artistiche, sul tema che è stato posto al centro del festival di quest'anno, ovvero il rapporto tra anima e corpo.
La mostra si intitola infatti "CORPUS HOMINIS – Il DNA di Dio. Temperature di fusione dell'anima della materia", ed è stata allestita a cura della Galleria di Arti visive del Melo di Gallarate.
Ventiquattro gli artisti presenti in questa collettiva: T. Sartori, Chio', A. Mauri, S. Cibaldi, M. Tagliabue, G. Bongiorni, P. Macchi, G. Moroni, N. Carru', B. Predazzi, M. Predazzi, E. Zappa, A. De Natale, F. Galli, M. Massarelli, Orangotown, G. Colombo, M. Ferrando, N. Magnabosco, M. Magni, F. Magro, M. Valsecchi, A. Verdirame, e M. Luerti.
Sono tutti artisti di generi diversi, per poter spaziare con più libertà sul tema, coinvolgendo cioè tutte le principali dimensioni dell'arte: ci sono infatti pittori, scultori, grafici, e fotografi, chiamati appositamente per creare una mostra-evento che non sia solo un accostamento delle loro opere, come in una normale collettiva, bensì una reciproca fusione e influenza per condurre insieme un'indagine visuale sulla tematica, delicata e complessa, del rapporto tra anima e corpo.
Il tema del corpo è da sempre un soggetto privilegiato nel mondo dell'arte, preso spesso a modello e studiato anatomicamente con i più svariati canoni estetici: il problema si pone però quando si tenta di andare oltre la corporeità, o meglio quando si tenta di rintracciare il complesso rapporto che la corporeità ha con lo spirito.
In questo senso anche il processo creativo ideato dagli artisti nella mostra visualizza vari e diversi possibili percorsi di ricerca dell'arte, intesa come disciplina che è in sé capace di usare la materia per andare oltre la materia stessa: ad esempio, è chiaro infatti che un dipinto ad olio contiene molto di più dei semplici pigmenti colorati che lo compongono.
Stando in questa metafora, anche il corpo divento lo spazio materiale dove la materia trascende se stessa, proiettandosi oltre i limiti della corporeità per sfociare nella sfera dell'animo.
Aperta tutti i giorni fino al trenta marzo presso la Galleria d'Arte dell'Università del Melo di Gallarate, questa mostra permette di immergersi in delicate questioni esistenziali e filosofiche usando il piacevole e accattivante strumento dell'arte.
CORPUS HOMINIS – il DNA di dio
"Temperature di fusione dell'anima della materia"
Dal 2 al 30 marzo 2012
Galleria d'Arte dell'Università del Melo,
Gallarate, via Magenta 3
La mostra è aperta tutti i giorni, dalle 16.00 alle 19.00
Info: Tel. 0331708224 – Fax. 0331 708217
http://www.melo.it/ – udm@melo.it