Anche quest’anno il Festival Internazionale di Cortometraggi, giunto alla 15^ edizione, entusiasmerà il suo pubblico proponendo proiezioni, incontri, concerti, cinequiz, aperitivi e approfondimenti con ospiti italiani ed internazionali.
Il concorso è diventato, di anno in anno, il punto di riferimento del cinema breve emergente a livello internazionale. Per questa edizione i registi hanno inviato le loro pellicole da ben 48 nazioni e la giuria ha dovuto esaminare oltre 1200 corti per procedere alla selezione.
Saranno 24 le opere in gara, provenienti da 12 nazioni diverse. Oltre al consueto Concorso, quest’anno il Festival celebra il Cinema di combattimento con il focus “Cantando dietro i paradenti – ode al cinema di menare”. Ha, come ogni anno, coinvolto giovani e scuole in Cortisonici Ragazzi sul progetto ‘Tutta un’altra storia’. Trova spazio per momenti musicali e avrà una coda particolare domenica 8 aprile con Cortisonici Off, realizzato presso lo Spazio Informagiovani da FilmHub90, “un gruppo di giovanissimi che a Varese sta iniziando a organizzare delle attività”.
“Cortisonici nasce con Filmstudio 90, che ci ha formati dal punto di vista cinematografico e ci ha spinti a dar vita a un evento che guardasse a nuove tensioni, a nuovi prodotti. – spiega il direttore organizzativo dell’evento Massimo Lazzaroni – Siamo partiti dal cortometraggio, che abbiamo pensato fosse il formato più adatto per un cinema emergente e frizzante. Nel corso degli anni Cortisonici ha mantenuto la sua natura di concorso per cortometraggi, ma è anche diventato qualcosa di più, arricchendosi di elementi nuovi”.
La manifestazione ha quindi assunto nuove forme, occupando i luoghi della città ormai deputati agli eventi. Il cuore di Cortisonici, il Concorso Internazionale per Cortometraggi, si svolgerà al Cinema Nuovo tra giovedì 5 aprile e sabato 7.
La competizione segue l’evoluzione della tecnologia. “Siamo partiti 15 anni fa con le videocassette per sfondare quest’anno la barriera dei 1200 cort-film inviati sulle piattaforme. – racconta Lazzaroni – Oggi è più facile inviare il proprio materiale. Per noi selezionatori è sempre più impegnativo, anche se consideriamo una fortuna avere la possibilità di vedere tanto bel cinema”.
La selezione del Festival prende il via in ottobre, quando si apre il bando. I vincoli sono solo due: il cortometraggio dev’essere di recente produzione – non più di un anno – e deve durare al massimo 15 minuti.
L’argomento è libero. “Ogni anno, tra le centinaia di lavori che ci arrivano, scopriamo delle tematiche ricorrenti. In questa edizione il fil-rouge era senz’altro quello dei migranti, a cui sono dedicati decine e decine di corti”.
“L’unico film italiano in concorso sarà proprio su questo tema. Si chiama ‘Magic Alps’ e porta un punto di vista diverso e laterale sul tema, che c’è particolarmente piaciuto. E’ interpretato da Giovanni, del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, qui in una veste nuova.
I 24 lavori in concorso vengono da tutta Europa e avremo tantissimi ospiti internazionali.
Ad esempio, abbiamo ricevuto dei corti dalla Corea. Sarà con noi un regista coreano che ha girato ‘The Last Ramen‘ sulla sua passione per i ramen: la tipica zuppa di tagliatelle orientale!”.
Il comitato di selezione dei corti in Concorso si è rinnovato nel corso degli anni e affronta con entusiasmo il proprio compito: “Siamo una decina e ci dividiamo i lavori. Ciascuno di noi ne visiona un centinaio mettendo da parte quelli che pensa debbano andare in Concorso e quelli così particolari da entrare a far parte della Sezione Inferno.
In programma a partire dalle 23:30 presso le Cantine Coopuf, l’Inferno è dedicato alle ‘proiezioni difettose, scorrete, estreme’. “Questa Sezione resta un mistero fino all’ultimo anche per noi organizzatori – dice Lazzaroni sorridendo -. Infatti i selezionatori che, apparentemente, si cibano degli scarti dei selezionatori del concorso, riescono a tracciare delle vie incredibili e ardite e a scoprire delle vere perle”.
Tornando alla selezione, “nelle riunioni preparatorie ciascuno porta due o tre lavori che l’hanno colpito e si lavora insieme a un’ulteriore scelta. Poi, nelle serate del Concorso, oltre al voto della giuria sarà determinante il voto del pubblico“.
Continuando a percorrere la città di Varese Cortisonici, come ormai da tradizione, si aprirà al Teatro Santuccio martedì 3 aprile con il focus di questa edizione: il Cinema di Combattimento.
Cortisonici sta vivendo quella che gli stessi organizzatori hanno definito la ‘Trilogia nerd’. Un primo anno dedicato all’animazione giapponese, il successivo con i supereroi in primo piano e, quest’anno, il cinema da combattimento. Una scelta dei curatori Guglielmo Attemi, Matteo Angaroni e Paolo Matteazzi. “Se per anni abbiamo esplorato cinematografie all’estero, dalla Corea all’Ungheria, poi è stato bello guardare alle nostre passioni cinematografiche, proponendo pellicole che tendenzialmente non arrivano in sala”.
Il titolo del focus ‘Cantando dietro i paradenti’ è una storpiatura del film di Ermanno Olmi ‘Cantando dietro i paraventi’ di cui era protagonista proprio Bud Spencer, ma in un ruolo per lui inusuale.
“Quest’anno abbiamo voluto che il nostro trailer, uno degli appuntamenti goliardici di pre-festival, fosse diviso in tre. Abbiamo chiesto a due registi svizzeri dello Studio Asparagus, che da anni collabora con il festival ed è stato diverse volte in concorso, di realizzare tre piccole clip in cui si raccontava come si fa un film di combattimento.
La prima puntata era sul casting,
“la seconda su come si gira una perfetta scena di combattimento”
“e la terza sulla colonna sonora. Il tono è assolutamente ironico, però hanno lanciato il legame tra le varie giornate del festival, con una sorta di tutorial su come si realizza un film di combattimento”.
“Seguendo il filone dei cazzotti, le ‘pizze in faccia italiche’, abbiamo voluto fare un omaggio a Bud Spencer, il personaggio italiano più rappresentativo del genere e il nostro preferito!
Il focus, quindi, si dividerà in tre momenti: martedì 3 al Teatro Santuccio si inizia con l’aperitivo da combattimento, quindi l’incontro con il regista austriaco Karl-Martin Pold e, a seguire, la proiezione dello strepitoso documentario “Lo chiamavano Bud Spencer”, girato in Germania.
Presentato nel 2017 alla alla Festa del Cinema di Roma, è poi sparito. Racconta l’enorme passione di tutto il Nord Europa per Bud Spencer. Il regista ha inventato un road-movie che, dalla Germania passando per la Francia e rientrando in Italia, accompagna due ‘losers’ che ripercorrono le strade del loro mito. E’ un viaggio commovente e bellissimo, una delle ultime apparizioni sullo schermo di Bud Spencer. Perché il racconto si conclude con quest’incontro. Nel loro viaggiare i due amici trovano gli Oliver Onions, la band che ha realizzato tutte le colonne sonore, gli stuntmen, le tante comparse, sceneggiatori e registi. Incontrano anche Terence Hill. Raccontano quello che è stato Bud Spencer”.
“Dopo questa prima parte del focus, la serata di mercoledì sarà centrata sul Cinema di combattimento internazionale, quello più classico delle arti marziali. Avremo due ospiti: il massimo esperto e criticocinematografico italiano Nanni Cobretti – del sito strepitoso ‘I 400Calci’, che recensisce film d’azione e fa scoprire cose veramente veramente interessanti – e Soo Cole, direttrice del Fighting Spirit Film Festival di Londra con cui siamo gemellati e che verrà a raccontarci proprio l’esperienza di un festival di cinema di arti marziali. Un mondo tutto da scoprire, vivo e tecnicamente molto fresco. Invitiamo anche i cinefili e gli amanti del cinema d’essai a incontrare questo tipo di cinema che è altrettanto piacevole e anche intelligente”.
“Seguirà la proiezione di “Undisputed 4 – Il ritorno di Boyka”, che pare sia il film dell’anno per quanto riguarda il cinema di combattimento. A seguire una selezione di cortometraggi dal ‘Fighting Spirit Film Festival’ londinese, con cui ci siamo gemellati”.
“I momenti musicali notturni sono in programma giovedì notte dopo il Concorso alle Cantine Coopuf, dove il noto chitarrista varesino Luca Pedroni e il suo gruppo – gli Electrofilia – improvviseranno la colonna sonora di oltre un’ora di immagini che noi organizzatori del Festival abbiamo montato con tutte le scene dei film di Bud Spencer che più amiamo. La serata sarà una sorpresa anche per noi. E poi ancora musica nella festa finale di Cortisonici con la Dune Buggy Band, che suonerà le colonne sonore degli Oliver Onions. Un vero spettacolo perché, nel corso del concerto, si travestiranno da Terence Hill, Trinità, da bambino”.
E, a completare il lavoro degli appassionati che organizzano Cortisonici, ecco lo spazio dedicato ai ragazzi.
“Il Festival, oltre al Concorso e a tematiche più ‘frivole’, ha anche una sua gravità.- aggiunge il direttore – Quest’anno è infatti partner del più ampio progetto ‘Tutta un’altra storia’ – legato alla memoria delle vittime di mafia e contro il racket e l’usura – promosso dal Comune di Varese con il contributo di Regione Lombardia. Al lavoro insieme anche la Cooperativa Totem (di cui mi onoro di far parte) che ha curato tutta la parte educativa di lavoro nelle scuole, gli incontri con le scuole e una parte di spettacoli teatrali – e la cooperativa sociale NATURart“.
“Il legame con i giovani è una cosa cui teniamo molto, – aggiunge Lazzaroni – Cortisonici Ragazzi è una Sezione nata con la seconda edizione del Festival, curata da Tatiana Tascione, Michele Orlandi e Giovanni Fortunato“.
“Già nel mese di marzo, per la parte di Cortisonici Ragazzi, abbiamo incontrato la sceneggiatrice di ‘I cento passi’ Monica Zappelli, che ha lavorato con la Giuria dei Giovani nella visione dei cortometraggi e poi ha presenziato a un incontro pubblico in cui ha raccontato la sua esperienza di sceneggiatrice”.
“Nello scorso autunno abbiamo chiesto alle scuole della regione Lombardia di lavorare sul tema del progetto ‘Tutta un’altra storia’. Ci sono arrivati tanti lavori, in particolare da Varese e dalla sua Provincia. Ne proietteremo 11 venerdì mattina al Teatro Nuovo alla presenza di tutte le 11 scuole: sarà l’opportunità per vedere i cortometraggi, ma anche per ascoltare i ragazzi che hanno idagato il contenuto, generando poi un prodotto audiovisivo”.
E, sempre venerdì 6, alle 18, in Sala Montanari, incontro con sceneggiatori e attori della fiction RAI ‘Un posto al sole’, che affronteranno le tematiche di mafie, racket e usura raccontate in prima serata TV.
“Crediamo molto nel fatto che spettatori si diventa. C’è sempre più una passività nella fruizione di tutto ciò che è audiovisivo, lo vediamo ogni giorno. Riteniamo dunque interessante che i ragazzi acquisiscano una consapevolezza rispetto a come si fa un film. – sottolinea il direttore –Imparare a costruire un audiovisivo ti rende capace di leggerlo, di interpretarlo, di capirne i meccanismi. Da qui l’idea di fare un concorso che dia la possibilità ai ragazzi di costruire un film, montarlo, portarlo a un festival, condividerlo con altri ragazzi e fare delle riflessioni sul cinema. Questo è, secondo noi, un piccolo contributo non solo all’educazione all’audiovisivo, ma anche alla democrazia perché persone più consapevoli di cosa sia un prodotto audiovisivo sono anche persone che sapranno meglio leggere e interpretare i messaggi che ogni giorno ricevono”.
E ancora, cosa importantissima, “segnalo con molto piacere e gratitudine che, per merito del Comune di Varese, della Fondazione Comunitaria del Varesotto, di Coop Lombardia e di tutti i partner del Festival – cooperative, associazioni e amici, anche quest’anno tutti gli eventi saranno a ingresso gratuito”.
“Qualcuno ha fatto una battuta forse ironica che, però, ci è piaciuta – conclude Lazzaroni – dicendo che siamo ‘la Sanremo varesina’, ovvero quell’appuntamento che arriva in primavera e che è un primo punto di ritrovo di tutti, appassionati di cinema o meno. Speriamo che anche quest’anno ci sia, come negli anni passati, il sold out per tutte le iniziative“.
Chiara Ambrosioni