"Io non ho mani che mi carezzino il volto"
Lo sdoganamento – Era già considerato l'uomo nuovo della fotografia italiana; lo divenne ancora di più, in una dimensione ancora più planetaria quando John Szarkowski, all'epoca direttore del dipartimento di fotografia del MOMA acquista alcune immagini dalla serie Scanno per il museo newyorchese e le pubblica successivamente nel volume "Looking at Photographs: 100 Pictures from the collection of the Museum of Modern Art". La fotografia di Mario Giacomelli, contrastata, drammatica, piena di riferimenti e rimandi impliciti ed espliciti alla poesia (Padre David Maria Turoldo, Cesare Pavese, Eugenio Montale, Edgard Lee Masteers, Giacomo Leopardi) viene definitivamente sdoganata, dal mondo chiuso e di provincia di Senigallia e delle sue amatissime Marche.
Falso movimento – Di Giacomelli apre in questi giorni presso lo Spazio Forma di Milano, una vasta, esaustiva antologica, con foto vintage e spesso autografate dall'artista scomparso nel 2000 nella nativa Senigallia. Vi era nato nel 1925 e li ha cominciato a lavorare in una tipografia. Lavorerà a lungo, dedicandosi alla fotografia solo in età piùttosto tarda, a 29 anni, e dilettante in fondo lo rimase sempre. Il suo debutto però rimane folgorante: una semplice foto scattata in riva al mare, muovendo la macchina fotografica. "L'approdo", questo il titolo, sancisce, consapevolmente, l'avvento di un nuovo modo, soprattutto per la fotografia italiana, di narrare, dentro la realtà, ma al di fuori dei grafismi e dei purismi allora dominanti nei circoli fotografici amatoriali di cui pure Giacomelli faceva a quell'ora parte.
Lì comincia il suo viaggio: un viaggio intellettuale più che di vero movimento; a ritroso nelle emozioni dell'infanzia e nelle sue radici spaziali ed emotive, più che in un altrove fisico. Il cui antro magico era la camera oscura, da cui faceva uscire grumi di materia nera e scura e improvvisi, balucinanti bianchi, scolpendo i volti, i paesaggi, gli attimi.
La concretezza del reale – Rari i viaggi, quelli veri. Scanno, vicino a L'Aquila, già cruciale per Henry Cartier Bresson e più tardi Lourdes, per due serie memorabili per un fotografo alle prime armi ma già con un approccio alla visione, tecnico ed esistenziale, ben definito. Più spesso i suoi sono spostamenti minimi. In un ospizio di Senigallia, dove nasce la folgorante serie Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, in un seminario di Senigallia dove mette a fuoco la celeberrima serie dei pretini, Io non ho mani che mi carezzino il volto, da un verso di Padre David Maria Turoldo. D'intorno l'indagine continua sulla sua terra; arata, segnata, in uno spartito cromatico bitonale che la sua visione dall'alto e volo d'uccello carica di pietas verso la concretezza terrosa dell'esistente, come un viso rugoso e consumato, e insieme un sottile rimando ad una certa arte informale coeva.
Raccontato da figlio e nipote – La mostra milanese racconta di questo viaggio che è durato fino a tutti gli anni Novanta con più di 200 opere, e una serie di lavori inediti (Così come la morte, Ritorno, Territorio del Linguaggio, Il volo lento delle farfalle), al termine di un lungo lavoro di indagine e di studio realizzato dai curatori in collaborazione con l'Archivio Giacomelli di Senigallia. A Milano, la prima tappa di un tour internazionale, la mostra è accompagnata da un catalogo, edito da Contrasto, con contributi tra gli altri del figlio, Simone Giacomelli, di Roberta Valtorta, di Ferdinando Scianna e della curatrice Alessandra Mauro. Un volume che fa il paio, con un altro pubblicato nel 2008, "Mario Giacomelli. La mia vita intera", curato da Simona Guerra, nipote del fotografo e storica della fotografia, che riporta una registrazione audio effettuata nei due mesi che hanno preceduto la sua scomparsa.
La figura nera aspetta il bianco. Mario Giacomelli
Spazio Forma – Piazza Tito Lucrezio Caro 1
dal 16 gennaio al 22 marzo
a cura di Alessandra Mauro
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 20; Giovedì e Venerdì dalle 10 alle 22
Intero: 7,50 euro
Ridotto:6,00euro
Scuole:4,00 euro
info: 02.5811.8067
02.8907.5419
http://www.formafoto.it/
Mario Giacomelli. La mia vita intera
Simona Guerra
Ed. Bruno Mondadori, Milano 2008
pp. 224
€ 15