Ecco allora Claudia Giraudo, con i sui oli su tela profondi e senza tempo, dove figure leggiadre che incarnano la giovinezza incontrano farfalle, lepri, camaleonti, rospi smeraldini e germani reali, intrattenendo con loro dialoghi silenziosi sul futuro.
Ecco Matthias Verginer: nelle sue sculture in legno di tiglio l'incontro tra l'uomo e il suo daimon si colora in tinte pop e si declina in toni scanzonati, facendo apparire la bella ragazza nuda, tonda e atletica, come una domatrice di belve e di insetti giganti o come una condottiera in piedi sul dorso di una balena.
Completa la mostra il lavoro di Giovanna Lacedra, dal titolo "Paradeigma". Pittrice, disegnatrice, ma soprattutto performer, l'artista si esibirà Sabato 22 ottobre incantando e coinvolgendo il pubblico con un'azione inedita dedicata al nostro destino più autentico, alle nostre vocazioni profonde, e alle gabbie che troppo spesso le soffocano.
Claudia Giraudo. Nasce a Torino nel 1974. Nel 2001 si laurea presso l'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e in seguito intraprende il suo percorso di ricerca nell'ambito della pittura figurativa formandosi attraverso lo studio delle opere dei maestri Rinascimentali e Nordeuropei; background che emerge sia nella tecnica che nella scelta dei soggetti, pur mantenendo la sua personale cifra stilistica. Espone con frequenza in fiere d'arte, gallerie private e in luoghi istituzionali pubblici. Le sue opere si trovano in collezioni permanenti ed acquisizioni museali nazionali ed internazionali, tra cui l'Harmony Art Foundation di Mumbai (India), il Museo MACIST di Biella, il Museo Eusebio di Alba (CN), la Sala del Consiglio di Bossolasco (CN) e il Museo Civico di Bevagna (PG). Ha partecipato alla Biennale di Venezia, Padiglione Italia nel 2011. Vive e lavora a Torino.