Busto Arsizio- E’ abbastanza raro che nelle sfilate di moda faccia la sua apparizione il colore vivace del punch al lime e rum dal gusto aspro, amatissimo da Ernest Hemingway e da John Fitzgerald Kennedy. Raro ma non impossibile. E infatti negli psichedelici anni Sessanta, negli Ottanta dominati dallo stile punk e nel luminoso nuovo millennio, alcuni audaci stilisti hanno osato questa nuance sofisticata, frizzante e, come la famosa bevanda, decisamente inebriante.
Audacia russa e stile parigino
Al suo debutto parigino nel lontano 2007 la stilista russa Alena Akhmadullina era decisa a dimostrare che il suo paese non era affatto distante dalla moda. I suoi completi Daiquiri Green oltre a confermarne il talento, avvalorano l’importanza del paese d’origine nel panorama della moda mondiale. Combinando “l’audacia russa e lo stile parigino” Akhmadullina creò abiti ispirati al costruttivismo russo, alla fotografia di fine Ottocento e alla pittrice art déco polacca Tamara de Lempicka.
La Green Wave italiana
Una potente onda green sta attraversando tutto il mondo e, da qualche tempo, anche il nostro Paese. E’ il momento del verde. Il suo bisogno è così forte che moda e design ne sono e ne saranno a lungo ancora influenzati. Il verde ci aiuta a guardare al futuro con un certo ottimismo e una buona dose di allegria; è il colore della sostenibilità e della rinascita. Ed ecco allora che il Daiquiri Green viene magistralmente proposto da Pierpaolo Piccioli, direttore creativo di Valentino, eletto dal Council of Fashion Designers of America come lo stilista più bravo del mondo per le collezioni di moda femminile del 2020. Sulle passerelle della Haute Couture 2021 di Valentino sfilano abiti dal verde sferzante, acceso e carico di energia che fanno dimenticare le atmosfere umbratili del bosco che avevano caratterizzato le passate collezioni. Non facilissimo da portare il Daiquiri Green oggi piace a tutti ed è una sfumatura di colore molto utilizzata anche nell’arredamento. Vivace, si fa sicuramente notare. Allo stesso tempo non è particolarmente forte e si può abbinare con tantissimi altri colori ottenendo risultati ed effetti spettacolari. Perfetto con il bianco e il nero si sposa molto bene con tonalità neutre; grigio e sabbia lo rendono raffinatissimo ma viola e giallo sono quel che si dice un accostamento davvero speciale.
Un Daiquiri no?
E perchè no? Nato in una miniera, ma ben presto proposto in tutti gli Hotel dell’Avana, il cocktail caraibico è fresco e perfetto per l’estate. Va servito sottozero, a meno 5°C circa, in una coppa da champagne ghiacciata che occorre tenere in freezer prima di essere riempita.
Ecco la ricetta base:
45 ml di rum bianco
15 g di zucchero di canna bianco
25 ml di succo di lime fresco
Riempire lo shaker con ghiaccio in abbondanza e versarvi lo zucchero di canna e il succo di lime. Far sciogliere lo zucchero mescolando con un cucchiaino lungo. Aggiungere circa mezza tazzina da caffè di rum. Shakerare energicamente e quindi versare in una coppetta da Champagne. Guarnire a piacere con una fettina di lime oppure con scorza tagliata a spirale.
Anche per il Daiquiri, che vanta almeno ben tre origini, ci sono storie, ricette e accostamenti più o meno soliti, più o meno conosciuti. Acido e secco non mancate mai però di gustarlo con i dolci e in particolare con il cioccolato fondente per esaltare tutto il gusto e tutte le note del rum.
M. Giovanna Massironi