Un'opera di R. GusmaroliUn'opera di R. Gusmaroli

Sembra un gioco quello di Riccardo Gusmaroli, anzi qualche divertimento c'è senz'altro, ma limitare il suo lavoro di interpretazione della Cappella Sistina in mostra alla Duet Art al puro divertissment, sarebbe facile e riduttivo.

Da quando trasformava le piantine delle città in mappe inservibili, modificandole, alterandole, ma in modo analitico, quasi invitando a viaggi irreali. O quando ornava le carte nautiche di tante piccole barchette, come ghirigori ad indicare insieme l'orientamento delle correnti e le folate della fantasia.

L'arte è seria anche quando prende a prestito i i propri miti e li riveste come fa il veronese, classe 1963, da tempo residente a Milano. Gusmaroli, attivo agli esordi come fotografo di architettura e di still life, passato attraverso certo concettualismo e ultimamente dedicandosi con gusto al ritrovato colore, in questo suo ultimo ciclo ritorna alla fotografia.

Ma il supporto è puro pretesto: inquadra frammenti del capolavoro michelangiolesco, cui “hanno messo mano cielo e terra” e su questi insiste con un colore, in tecnica mista, che altera non il senso dell'immagine ma suoi particolari: la capigliatura di una sibilla, la barba di un profeta, il gesto definitivo del Creatore.

La casa del poeta, E. ForeseLa casa del poeta, E. Forese

Acidità cromatica a profusione, caleidoscopica, fantasmagoria di tratti, manuale di calligrafia, che attestano una chiara volontà di interferire con il Museo, ma con rispetto, e senza bruciarsi per troppo vanità di artista.

La stessa cautela che emerge, in questa mostra intitolata Frammenti Lirici, dagli altrettanto piccoli lavori di Enzo Forese – alcuni non più grandi di un pacchetto di sigarette. Milanese, nato nel 1947, porta alla Duet Art, alcuni paesaggi e, per lo più, vasi di fiori. Generi tradizionali della pittura, riaffermati all'alba del terzo millennio con una saggezza di mezzi, con un dispendio parco di mezzi, e semplificazione dei modi.

Colpisce, tra i vasi e i fiori, quel paesaggio di mutezza assoluta, della casa a picco sul mare, ai piedi di un monte che forse è quello delle Muse, di campiture precise, di colori che non si artefanno, che restano immobili. Muti, eppure comunicano.

Frammenti Lirici
Duetart GalleryVarese – Vicolo Santa Chiara 4
Fino al 30 marzo
orari: da martedì a sabato 15.30-19.30
info@duetart.com
www.duetart.com