L.Rossi, Ritratto dell'amico maestroL.Rossi, Ritratto dell'amico
maestro

Rossi in prestito – La pinacoteca Züst si mette a disposizione di Palazzo Reale e presta tre opere per la mostra attualmente in corso dedicata ai maestri della Scapigliatura. Due dipinti già parte della collezione permanente della sede svizzera e un'altra opera, un dipinto di proprietà della Fondazione Franzoni di Locarno, che esce momentaneamente dai depositi dov'era gelosamente costudita. I tre dipinti d'indubbio valore sono una testimonianza di pregio dell'arte del Secondo Ottocento. Tra i prestiti richiesti a numerose istituzioni e collezionisti, la Züst ha messo a disposizione due importanti ritratti della propria collezione di Luigi Rossi (Lugano, 1853 – Biolda di Tesserete, 1923) il Ritratto dell'amico maestro e Ritratto della Signora Andreazzi. Il pittore, dopo un periodo trascorso a Parigi, mantenne a lungo il proprio atelier a Milano e rientrò in Ticino solo per trascorrervi gli ultimi anni di vita.

F.Franzoni, Ritratto di Margherita MasseraF.Franzoni, Ritratto di
Margherita Massera

Franzoni esce dal deposito – Come spiega Alessandra Brambilla dalla pinacoteca: "In mostra è inoltre esposto il Ritratto di Margherita Massera (La piccola cameriera) di Filippo Franzoni, toccante olio su tela del 1888 ca., di proprietà della Fondazione Franzoni di Locarno ma in deposito alla pinacoteca Züst da diversi anni", aggiunge la storica dell'arte "la Scapigliatura è stata di recente oggetto di studio in occasione della mostra Il segno della Scapigliatura. Rinnovamento tra il Canton Ticino e la Lombardia nel secondo Ottocento, organizzata nell'autunno 2006 dalla nostra pinacoteca". Dopo la mostra milanese, in novembre, le opere torneranno ad essere esposte nelle sale della pinacoteca dedicate alla collezione permanente.

L.Rossi, Signora AndreazziL.Rossi, Signora Andreazzi

Curiosità soddisfatta – La mostra della Scapigliatura, una ricca esposizione di ben 250 opere dedicate a questo movimento artistico, si arricchisce così di un valore aggiunto: la disponibilità un'opera, normalmente esclusa dalla fruizione pubblica. Ogni museo che si rispetti ha delle ampie e differenziate collezioni ma purtroppo non tutte sono disponibili al pubblico. I motivi, per lo più organizzativi, riguardano la mancanza di spazi ampi da accogliere un grande numero di opere e anche la voglia di conservare al meglio alcuni pezzi di pregio, da esporre singolarmente al momento opportuno. L'allestimento di ogni sede richiede tempo e professionalità doti altrettanto richieste per l'organizzazione dei depositi. Esemplare la Pinacoteca di Brera, tra le più antiche istituzioni museali lombarde, che ha deciso di creare un deposito a vista alla fine del percorso di visita dove, in periodi alterni, vengono girati alcuni dipinti e resi fruibili al pubblico attraverso un vetro di protezione.
Una piccola sala, rispetto al grande patrimonio non incluso nell'esposizione permanente, comunque capace di incuriosire il pubblico.