Cuasso – La favola “Il principe ranocchio/Der Froschkönig” ha un’origine molto antica e fa parte del novero di fiabe della tradizione popolare tedesca raccolte e rielaborate dai fratelli Grimm.                                                                                                              I fratelli sono celebri in Italia per aver pubblicato dei classici del genere, come “Hänsel e Gretel”, “Cenerentola”, “Cappuccetto Rosso” e “Biancaneve”. In Germania se ne conoscono anche le competenze di linguisti e filologi e vengono ricordati come i padri fondatori della “germanistica”, la disciplina accademica delle scienze umane che studia, documenta e tramanda la lingua e la letteratura tedesca in tutte le sue manifestazioni storiche.

I Grimm hanno avuto un importante ruolo nella storia della lingua della loro nazione. Infatti, all’inizio del XIX secolo, solo la lingua tedesca unificava le centinaia di principati e piccole nazioni che formavano la Germania. I due studiosi vollero aiutare la nascita di un’identità germanica fissando il retaggio culturale comune ai popoli di lingua tedesca: per questo compilarono un importante dizionario tedesco – il Deutsches Wörterbuch – e trascrissero le fiabe.

Le note raccolte di storie, spesso dalle tonalità forti per la valenza pedagogica valida per grandi e piccini, sono il frutto di un attento lavoro di indagine. I fratelli Grimm si muovevano “a caccia” di fiabe e incaricavano conoscenti e amici di fare lo stesso ovunque si trovassero. Solo questo impegno può spiegare il numero incredibile di fiabe e saghe trascritte dai celebri fratelli: oltre seicento!

Queste storie affascinanti sono state pubblicate in moltissime versioni e trasposte sulla pellicola cinematografica (ricordiamo gli indimenticabili capolavori di Walt Disney). Vengono anche trascritte per il teatro, arricchite di colori ed emozioni.

E’ proprio quello che è successo a ‘Il Principe Ranocchio’, che verrà presentato il 6 gennaio al Nuovo Teatro di Cuasso, nell’ambito della Stagione Teatrale 2017/2018 firmata dal direttore artistico Paolo Franzato. Salirà sul palco la Compagnia Roggero che rileggerà in chiave comico-moderna la celebre fiaba grazie agli attori Gabriella Roggero e Metello Faganelli e ai burattini e i pupazzi realizzati dalla Roggero stessa e da Giorgio Rizzi.

Anche in questa interpretazione il brutto ranocchio diventa amico della bella principessa, ma non tornerà principe grazie al bacio della donzella o per aver dormito una notte sul cuscino della giovane o, come accade nella più cruda versione dei Fratelli Grimm, per essere stato scagliato con disgusto contro il muro.

A Cuasso il ranocchio è un pasticcione che arriva al castello per disturbare un re dormiglione e una principessa. A complicare il tutto ci si mette una strega travestita da maggiordomo. Riuscirà il simpatico ranocchio a conquistare la giovane principessa? A chi potrà chiedere aiuto se non al suo amico burattinaio?

Diverse le ironiche attualizzazioni, come una conversazione telefonica tra i personaggi e la realizzazione di una torta, secondo la moda televisiva del momento. Sempre in movimento l’allegra scenografia e speciale la musica, composta apposta per lo spettacolo. Dimenticati, invece, i toni jungiani, che videro nella fiaba raccolta dai Fratelli Grimm “il processo d’iniziazione della psiche di una giovane donna”.

A Cuasso sarà bello divertirsi insieme.

Sabato 6 gennaio 2018, alle ore 15:00 al Nuovo Teatro di Cuasso “Il Principe Ranocchio” con la Compagnia Roggero

 Chiara Ambrosioni