L'inizio – E' il 29 settembre del 1571 quando a Milano, nasce Michelangelo Merisi, detto poi Caravaggio, dal paese in cui la famiglia si trasferisce nel 1577, in seguito alla peste. A Milano, il giovane tornerà, tredicenne, per il suo apprendistato. E' questa città che vede e scopre l'estro di un personaggio, non solo dedito alla pittura, ma anche alla vita di strada, vicina alla gente comune, ai divertimenti, agli svaghi, ai piaceri. Simone Peterzano, pittore lombardo attivo a Milano, è colui che guida il giovane sulla strada della pittura, quella stessa via che caratterizzerà tutta la vita di quest'uomo, conclusasi drammaticamente a Port'Ercole nel 1610.
L'apice della luce – Nel 1592 Caravaggio compie il suo primo viaggio a Roma. Lo accoglie un'atmosfera di rinascita, dopo il buio del Sacco del 1527, sotto la guida di Papa Clemente VII. Dal 1593, e solamente per un anno, Caravaggio fa parte dell'entourage del Cavalier d'Arpino, il più prestigioso pittore nella Roma del tempo. Ben presto però il giovane intraprende una carriera in autonomia, cercando tra la semplicità della gente e la loro autenticità popolare, la diretta ispirazione visiva per le sue tele. E' quasi casualmente che in questi anni il pittore conosce il cardinale Francesco Maria del Monte, per decenni suo mecenate e protettore fin dove è stato possibile. Dall'interesse per la musica e le arti, respirate negli ambienti ricchi di cultura del prelato fiorentino, si ritrovano echi nelle opere di Caravaggio; spunti di novità, risonanze dell'ambiente di alto livello in cui il pittore si ritrova, non senza moti di fastidio e di innata inquietudine. E' il 1599 quando l'artista ottiene il primo incarico pubblico per la Chiesa romana di San Luigi dei Francesi. E' il momento della consacrazione del pittore con due tra i suoi maggiori capolavori: 'Vocazione di San Matteo' e 'Martirio di San Matteo'.
Guida alla lettura – Dopo le due grandi tele dedicate a San Matteo, Caravaggio è all'apice della sua carriera pittorica. Sono i nobili romani Tiberio Cerasio, Vincenzo Giustiniani e Ciriaco Mattei i maggiori committenti del pittore negli anni successivi. Proprio per quest'ultimo Caravaggio dipinse alcune tele celebri: tra queste, la 'Cena di Emmaus', oggi a Londra, il 'San Giovanni Battista' della Pinacoteca Capitolina a Roma e la 'Cattura di Cristo' a Dublino. Nel 1602 inoltre il Merisi inizia la 'Deposizione' oggi alla Pinacoteca Vaticana.
Il Sacrificio – Un percorso significativo quello compiuto dal pittore prima di arrivare all'esecuzione del 'Sacrificio di Isacco', oggi a Varese. Il Merisi era nel culmine della spinta creativa, nel pieno del consenso dei committenti e circondato dai maggiori esponenti della Roma di primo '600. L'affrontare il tema sacro significava per il pittore una sfida in cui far vivere la gente che da sempre gli era stata compagna. La scelta di concretizzare sulla tela modelli colti dalla strada, ha fatto di Caravaggio uno dei pittori più vicini all'umiltà della Chiesa. Figura di pittore e di uomo che è stato capace di fare da ponte tra lo sfarzo e l'artificio e le vie della più schietta verità, ottica e non solo.
Gli ultimi anni, sul filo – Nel 1603 Caravaggio viene processato e incarcerato con l'accusa di aver diffamato il pittore Giovanni Baglione. Da qui in avanti la sua vita sarà caratterizzata da fughe e periodi trascorsi in cerca di recuperare la benevolenza perduta. Nel 1605 Caravaggio risulta a Genova presso Marcantonio Doria, proprio quando i suoi quadri cominciano ad essere insistentemente rifiutati e disconosciuti; poi l'omicidio. Per sua mano muore Ranuccio da Terni. Di nuovo in fuga. A Napoli, poi a Malta dove esegue il monumentale e capitale Decollazione di San Giovanni Battista; e di seguito a Messina, Palermo e poi ancora a Napoli. La sua pittura cresce e si dilata nel dramma di un intreccio tra arte e vita, quasi insostenibile. Fino alla tragica fine, consumato dalle febbri, sulla spiaggia di Porto Ercole.