La Fondazione Crocevia presenta due importanti novità: il catalogo ragionato dell'opera sacra di Giorgio de Chirico e la mostra "De Chirico. L'Apocalisse e la luce" a Palazzo de' Mayo a Chieti.
La fede nel corso della storia ha ispirato i primi dipinti delle catacombe, le cattedrali del Medioevo, gli splendori barocchi. In virtù dell'Incarnazione l'arte nel cristianesimo ha assunto uno statuto di sacralità sconosciuto alle altre religioni.
Un legame forte che però nell'epoca moderna sembrerebbe spezzato. Ma davvero l'arte a soggetto religioso nel XX secolo scompare? O è invece un fenomeno mantenuto clandestino dalla storiografia ufficiale?
Novecento Sacro, collana di studi promossa dalla Fondazione Crocevia, intende portare alla luce un dialogo che ha mantenuto vivo, pur trasformandolo, l'antico binomio di arte e sacro. Apre la serie un volume che esplora per la prima volta in modo sistematico e criticamente approfondito l'opera di soggetto sacro di Giorgio de Chirico.
La tematica religiosa del Pictor Optimus si sviluppa negli anni Quaranta, a partire dall'Apocalisse, e prosegue in quelli successivi con una ricerca affascinante, dagli esiti complessi e problematici. Il volume, presentato dal
ministro Lorenzo Ornaghi e introdotto dal cardinale Gianfranco Ravasi, presenta i saggi di Giovanni Gazzaneo, Paolo Picozza, Elena Pontiggia e Pierangelo Sequeri e la catalogazione di oltre centocinquanta opere molte delle quali inedite o di rara pubblicazione.
Il catalogo, realizzato in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, sarà presentato in anteprima il 27 aprile a Chieti in occasione dell'inaugurazione della mostra "Giorgio de Chirico. L'Apocalisse e la luce" e sarà in libreria nella seconda metà di maggio (288 pagine, 180 illustrazioni, 45 euro).
La mostra "Giorgio de Chirico. L'Apocalisse e la luce" allestita a Chieti nelle rinnovate sale di Palazzo de' Mayo è a cura di Giovanni Gazzaneo ed Elena Pontiggia, su progetto di Crocevia – Fondazione Alfredo e Teresita Paglione in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, e realizzata dalla Fondazione Carichieti. Un percorso che parte dal Buon Samaritano e Tobia e i viandanti, opere entrambe del 1939, e soprattutto dall'Apocalisse, capolavoro della grafica del Pictor Optimus. Le venti litografie, realizzate nel 1940 e pubblicate l'anno dopo (e nuovamente nel 1977 in una edizione rivista, ampliata e a colori) sorprendono per l'atmosfera di tranquilla serenità e candore fanciullesco. Culmine del percorso espositivo è La salita al Calvario, il capolavoro sacro di de Chirico: una tela monumentale realizzata nel 1947 e per anni conservata gelosamente dal Maestro nella sua abitazione e ora custodita nella chiesa di San Francesco a Ripa di Roma, sulla tomba del Pictor Optimus. La tela è stata restaurata in occasione della mostra.
Il catalogo della mostra presenta l'introduzione del teologo monsignor Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto, i saggi dei curatori e a un'antologia dei testi dedicati da de Chirico all'arte sacra.
Giorgio de Chirico. L'Apocalisse e la luce
Dal 27 aprile al 15 luglio 2012
Museo Palazzo de' Mayo, Fondazione Carichieti – Corso Marrucino, 121 – Chieti
Ideazione: Fondazione Crocevia – Alfredo e Teresita Paglione
Inaugurazione: 27 aprile ore 18.00
Curatori: Giovanni Gazzaneo ed Elena Pontiggia
Realizzazione: Fondazione Carichieti in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico
Orari: da martedì a domenica dalle 10.00 alle 13.00
sabato e domenica anche apertura pomeridiana dalle 16.00 alle 20.00
Dal 1° luglio orario estivo: martedì-domenica dalle 19.00 alle 23.00.
Per maggiori info.: +39 0871 568206 – +39 0871 359801