FILIPPO DE SANCTIS.jpgFare e Consumare Cultura – "Dice un antico proverbio persiano: «Se hai due soldi, uno spendilo per il pane e con l’altro compra giacinti per il tuo spirito». Queste parole sono divenute la mia filosofia di vita, l’insegnamento profondo che cerco di trasmettere a chi mi circondi". Ad affermarlo è Filippo De Sanctis, Direttore Artistico del Teatro Apollonio di Varese che, ai microfoni de La6Tv, spiega: "in un tempo di crisi economica come l’attuale, l’errore più grande è quello di smettere di credere nella cultura. Uno spettacolo teatrale ma – altresì – qualsiasi incontro pubblico e qualsiasi manifestazione dedicata all’arte e alla diffusione di conoscenza, permette a chi decida di parteciparvi di rafforzare la propria identità. Le informazioni, i ricordi, le esperienze e le sensazioni che l’individuo vive e percepisce rimarranno nella sua anima e nella sua mente per sempre. Questo, purtroppo" – prosegue De Sanctis – "sfugge a molti e li spinge a preferire l’acquisto di oggetti futili, piuttosto che di un libro o di un biglietto per assistere a uno spettacolo teatrale". Una vera e propria riflessione, insomma, quella proposta dal Direttore alle telecamere de La6Tv. Non una semplice presentazione del cartellone per la Stagione 2011/2012 ma una accurata analisi del valore prezioso che si nasconda dietro il Fare e il Consumare Cultura. "Proprio su questa linea" – prosegue – "diventa indispensabile l’insegnamento ai piccoli. Fin dalla più tenera età devono essere avvicinati al mondo dell’arte e della recitazione. Questo perché, prima di tutto,il teatro rappresenta un luogo di aggregazione e di incontro sano. I ragazzi hanno modo di affrontare le proprie debolezze davanti alla platea e, ancora, di toccare con mano quale sia il valore prezioso della recitazione. A confermarlo, le realtà oratoriali: bastano piccoli locali, qualche luce e un modesto palcoscenico per far divertire e per unire decine di giovani che, altrimenti, finirebbero per passare il loro tempo davanti alla televisione o al computer."

 

La relatività del luogo – Non è tanto importante il luogo, quindi, maFILIPPO DE SANCTIS DEBORA BANFI.jpg la volontà di Fare Teatro. A confermarlo anche la travagliata storia varesina: l’attuale sede del teatro, nata per essere provvisoria, è oggi il riferimento culturale della città. "Aspettando che partano i lavori di realizzazione del nuovo stabile" – afferma il Direttore – "noi proseguiamo il nostro lavoro senza limitazioni. La struttura odierna è stata confermata fino al 2014. Successivamente, si proseguirà anno dopo anno attendendo la conclusione del moderno stabile. Quello che maggiormente mi interessa, però" – afferma De Sanctis – "è il rapporto con il pubblico. E i numeri dimostrano che le persone continuino ad amarci e ad apprezzare i nostri spettacoli. In pochi giorni, dall’apertura della biglietteria, abbiamo venduto più di trecento abbonamenti di Prosa. Un esempio numerico che conferma la fiducia e la stima che cittadini varesini e non solo ripongano in noi".

 

La Stagione – Tante le date in calendario che si susseguiranno fino a aprile. La formula rimane la medesima: Prosa, Musica, Opera Lirica e Danza. Un ricco cartellone che desidera soddisfare i gusti di tutti e, soprattutto, che mira a valorizzare la corposa carica educativa del teatro.VIDEO

"In questo tempo di crisi economica, non bisogna smettere di credere nella cultura e nel sapere. Sono risorse indispensabili per rafforzare la propria identità e per acquisire la forza capace di far superare le difficoltà". A sostenerlo è Filippo De Sanctis che, ai microfoni de La6Tv, presenta il programma della stagione teatrale varesina 2011/2012.VIDEO