Bruxelles – A definire gli irrefrenabili e caratteristici moti della pittura di Jacqueline de Jong concorre la personale “The Ultimate Kiss” in corso presso lo Spazio Espositivo WIELS a cura di Xander Karskens e Devrim Bayar.
Titolo estremo ma perfettamente consono alla personalità dell’artista, figura di spicco nel corso delle proteste studentesche del maggio ’68 a Parigi.
L’azione pittorica della de Jong (1939 Enschede, Paesi Bassi, vive in Francia e ad Amsterdam) si fonda sulla degenerazione delle fisionomie dei suoi protagonisti e delle forme gravitanti attorno a loro.
Decomposizione e contenimento della materia paiono scandire moti di irriverente ribellione.
I suoi mondi capovolti tendono ad affermare il diritto alla differenza genetica definendo canoni altri nei confronti del comune senso del pudore.
I ritmi pulsanti scanditi dall’esuberanza di pluri cromie dicono di tumulti interiori in ebollizione da una vita intera e da sempre difficili da arginare.
Nei contesti estremi di Jacqueline de Jong, flussi colorati di differenti consistenze spaziali, tendono a definire passato, presente e futuro mentre, sempre più in agguato, emergono pulsioni provenienti da un “Es” che l’artista imprime sulla tela aprendosi ad una pubblica catarsi.
Jacqueline de Jong – “The Ultimate Kiss – Spazio WIELS, Avenue Van Volxemlaan 354. Fino al 15 agosto 2021. Orario: martedì – domenica 11-18
Mauro Bianchini