studi di La6 Tv
Il telespettatore spaesato di oggi – "Tutto intorno a te", recita la pubblicità di un famoso marchio di telefonia. Un Claim che sembra, oggi, essere rappresentazione di un'intera logica: quella del nuovo sistema televisivo digitale. Pensato per rispondere alle innumerevoli e diversificate richieste dei singoli utenti e per proporre una fruizione che vada oltre al tempo. Non è più il telespettatore a sfogliare la guida tv per conoscere le coordinate di messa in onda del telefilm preferito ma – anzi – l'emittente a proporre, in più orari e differenti giorni, quel programma. Perché, appunto, è il palinsesto a girare attorno all'utente finale ed è quest'ultimo a creare il suo palinsesto. Completamente modellato sui suoi gusti e sulle sue richieste.
Insomma, è chiaro: tutto è direttamente dipendente dai desideri del telespettatore. Ma il telespettatore sa cosa vuole? Davvero sente il bisogno di disporre di centinaia di canali tra i quali fare zapping o – pur con cotanta offerta – finirà per sintonizzarsi sulle frequenze di sempre?
A risponderci è il Professor Pasquale Diaferia, Docente di Teoria e tecniche di comunicazione di massa all'Università Insubria di Varese. "Lo spettatore medio – afferma il professor Diaferia – si sente perfino spaesato tra un'infinità di scelte e proposte e spesso finisce per ricercare semplicemente l'equilibrio perduto: i suoi canali di sempre, i suoi programmi preferiti".
… e quello determinato del domani – Ma il Professore
precisa subito che il Digitale non è certo solo l'apparecchio che abbiamo collegato al nostro televisore. Non è solo un pacchetto di canali aggiuntivi a quelli di sempre.
È molto di più e Diaferia è convinto che la vera rivoluzione non sia ancora arrivata. Il docente dell'Insubria afferma: "La nuova tecnologia non si accontenterà di moltiplicare l'offerta ma mirerà ad innovare l'interfaccia. Accendere la tv, forse tra qualche anno, vorrà dire avere davanti una miriade di applicazioni – come in un tradizionale pc o in un telefono cellulare di ultima generazione".
Non opteremo più per un canale e per la sua programmazione – insomma – ma saremo noi a scegliere cosa vorremo vedere e approfondire. Lo schermo potrebbe presto divenire come il Desktop del nostro moderno computer con tecnologia "touch". Sceglieremo l'icona adatta a noi e ci immergeremo in un mondo di proposte completamente svincolate dal tempo e dalla programmazione. Una sorta di navigazione attraverso l'apparecchio tv. Un modo completamente innovativo che consente di farci riflettere sul percorso che stiamo compiendo e su quanta strada ci sia ancora da fare. Per ora, la novità è la possibilità di scegliere tra mille canali e di avere perfino la comodità di seguire il palinsesto di canali nazionali con un'ora di ritardo (pensiamo a Canale5 + 1 o Italia1)… in un domani non molto lontano, probabilmente, saremo noi in completa autonomia a scegliere tempi e modi. Contenuti e programmi. Il palinsesto non sarà che la concretizzazione delle nostre esigenze comunicative.