Busto A. – Dopo il grande successo dello scorso anno torna, domenica 19 settembre, la rassegna “Della natura e dell’Arte”. L’appuntamento è alle 18, nella sede di A&A Studio Legale (di via Cellini), dove verrà presentato il programma completo della manifestazione che prevede cinque mostre oltre a incontri ed eventi collaterali. Il progetto di Della natura e dell’Arte, che intende riflettere sul tema dell’ambiente, vede alla regia la gallerista Cristina Moregola.
Come e perchè è nato questo progetto?
“Nasce nel corso del 2020 – spiega Moregola – dall’idea di dedicare una parte della ricerca che porto avanti con la galleria alle problematiche ambientali per contribuire ad aumentare la consapevolezza in fatto di tutela. Un’idea che in realtà si è fatta strada da sola. Un pensiero che si è strutturato nei tanti momenti di pausa lavorativa affrontati lo scorso anno e che ha preso forma dopo un tentativo di fuga dalla città dettato dal bisogno di vivere a stretto contatto con la natura. Il tentativo è purtroppo fallito, ma il desiderio è rimasto ed è confluito nel progetto.
Ma al di là del dato personale io credo che ci siano dei momenti durante i quali, soprattutto a livello collettivo, emerga in modo urgente la necessità di partecipare a un cambiamento e di contribuire, con la propria esperienza, a renderlo possibile. La rassegna dello scorso anno non è stata dunque un episodio isolato ma l’inizio di una ricerca condivisa con i partners del progetto, A&A Studio Legale e Fondazione Bandera per l’Arte di Busto Arsizio, e con gli artisti, chiamati a raccontare, attraverso le opere, la loro relazione con la natura e l’ambiente e che si alimenta anche grazie alla collaborazione con altre importanti realtà presenti sul territorio. Tra queste, il Circolo Legambiente Busto Verde e il Centro Parco Ex Dogana Austroungarica di Lonate Pozzolo . Un altro motivo per cui è nata la rassegna è dato dalla considerazione che in città non esiste una rassegna della durata di 40 giorni completamente dedicata alle tematiche ambientali. Della natura e dell’arte lo fa attraverso la cultura”.
Gli artisti, soprattutto in questi ultimi tempi, sono molto sensibili al tema ambiente e natura. Osservando le opere presentate in questa seconda edizione, c’è un elemento, una voce che le accomuna nonostante le differenti forme espressive? (come colori, atmosfere, soggetti).
“Le ricerche degli artisti invitati a partecipare alla rassegna sono molto diverse fra loro perchè è proprio dalla pluralità di espressioni che può nascere un dialogo a più voci, nell’arte come nella vita. Il fatto che abbiano nazionalità differenti, (Svizzera, Portogallo, Corea e Italia), contribuisce a rendere ancora più articolato il confronto sulle tematiche ambientali. La denuncia della situazione di degrado delle coste dell’Angola nelle fotografie di Rui Roda, la totale complicità con l’elemento naturale di Luca Mengoni, l’idea di impermanenza nelle opere di Youngju Oh così come l’approccio filosofico di Gianpiero Colombo e Natale Zoppis e la forte presenza dell’elemento terra negli still life di Daniele Ossola, danno forma a differenti visioni che interagiscono a favore di una coesione e condivisione di intenti. L’elemento che accomuna il lavoro degli artisti non è quindi rintracciabile in un’unità stilistica o linguistica ma nella volontà di trasmettere un messaggio in difesa della natura e dell’ambiente rendendoci al contempo partecipi della loro ricerca artistica”.
Il programma prevede anche incontri ed eventi collaterali. Interverranno “addetti” e specialisti del settore e non solo. Saranno contemplati e approfonditi anche espressioni e linguaggi diversi per raccontare la nostra natura…
“La rassegna presenta cinque mostre e cinque incontri pensati come momenti di approfondimento del tema trattato da ogni artista e pensati come molteplici occasioni per creare una sinergia fra i diversi soggetti coinvolti nel progetto all’insegna della contaminazione dei linguaggi. L’incontro sul cinema coreano con la redazione di longtake con interventi di Andrea Chimento e Paolo Parachini come evento collaterale alla mostra dell’artista coreana Youngju Oh, il reading di poesia con Francesca Matteoni autrice del libro Ciò che il mondo separa edito da Marcos y Marcos con copertina disegnata da Luca Mengoni e la performance musicale dell’ensemble Danno Compound associata alla mostra fotografica Terre et rêveries di Daniele Ossola, sono alcuni degli eventi che fanno di questa rassegna un articolato percorso culturale che si pone l’obiettivo di sensibilizzare un pubblico sempre più numeroso alla dimensione artistica e alle tematiche ambientali”.
Le mostre proseguiranno sino al 31 ottobre. Il programma della rassegna è scaricabile dal sito un sito puoi fare riferimento a www.fondazionebandera.it. Per partecipare a eventi e incontri, oltre alla certificazione Green Pass, sarà obbligatoria la prenotazione al seguente indirizzo mail: prenotazioni@fondazionebandera.it Info: Fondazione Bandera per l’Arte 0331. 322311.
E.F.