Como – Lo spunto per il titolo della mostra Miniartexil ’32, Denudare feminas vestis (Denudare le donne vestendole), deriva dalle parole di Plinio il Vecchio estrapolate dalla sua monumentale opera Naturalis Historia, indicate e approfondite dal poeta e scrittore Vincenzo Guarracino.
L’edizione 2023 dell’unica mostra al mondo che promuove la ricerca nella fiber art (arte tessile) contemporanea – in programma a Como, nell’Ex Chiesa di San Pietro in Atrio e in altre sedi, dal 6 agosto al 3 settembre è infatti organizzata nell’ambito delle Celebrazioni del Bimillenario Pliniano.
Come da tradizione, accanto ai minitessili (54 opere) realizzati da artisti provenienti da tutto il mondo, ci saranno diverse opere di grandi dimensioni realizzate da artisti internazionali sia emergenti sia affermati tra i quali: Brankica Zilovic, Kato Kimiyasu, Medhat Shafik, Antonella De Nisco, Alessandro Lupi, Yari Miele, Donatella Simonetti e Anne von Freyburg.
L’ospite clou sarà l’artista zimbabwese Moffat Takadiwa, che, per la prima volta in Italia, esporrà due opere. Le sue creazioni saranno successivamente esposte alla 60esima Biennale di Venezia, nel Padiglione dello Zimbabwe. Appartenente alla generazione di artisti locali post-indipendenza, Takadiwa ha esposto in tutto il mondo. Le sue opere sono arazzi contemporanei creati con scarti da tasti di computer e con minuscoli pezzi di plastica trovati tra i rifiuti ad Harare, in una delle più grandi discariche del paese. Le sue opere, che riprendono i pattern tradizionali dei tessuti dello Zimbabwe, aprono un dialogo con temi quali l’identità culturale, l’indipendenza, la questione ambientale.
La curatela della mostra è affidata alla critica d’arte e regista Clarita Di Giovanni che vive a Roma ed è docente alla Scuola di Arte Cinematografica G.M. Volontè dal 2011. Sarà affiancata da Sergio Gaddi, noto critico e curatore d’arte comasco responsabile anche della commissione di selezione delle opere di piccolo formato.
La Storia
Miniartextil è stata fondata nel 1991 da Nazzarena Bortolaso e Mimmo Totaro con l’idea di portare a Como, città culla della tradizione tessile, una mostra dedicata alla fiber art. Nel 1994 è stata costituita l’Associazione culturale ARTE&ARTE che ancora oggi promuove la rassegna e continua la ricerca per selezionare la migliore produzione di fiber art a livello mondiale. Nel corso degli ultimi trenta anni, Miniartextil ha toccato luoghi e città in tutta Europa, a partire da Como che oggi è la principale sede espositiva – si ricordano gli allestimenti al Chiostrino di Santa Eufemia, a Villa Olmo, alla ex Ticosa, alle ex chiese di San Francesco e di San Pietro in Atrio, al Palazzo del Broletto, alla Pinacoteca Civica, al Museo Giovio, al Padiglione ex Grossisti del Mercato Coperto, al Museo della Seta di Como, oltre a piazze e luoghi pubblici. Interessante la tournée internazionale della mostra, negli anni: Montrouge – Parigi, Mulhouse, Kaunas, Caudry, Lille, Gif-Sur-Yvette, Busto Arsizio, alcune delle città che hanno ospitato le opere della rassegna.
La mostra che prevede l’inaugurazione nella sede di San Pietro in Atrio, in via Odescalchi il 5 agosto, alle 17, proseguirà fino al 3 settembre. Orario: 11- 19, tutti i giorni
Informazioni per il pubblico: www.miniartextil.it