Busto Arsizio – Nulla più del cibo rappresenta identità e cultura, tradizioni e storie da raccontare. Non è un caso che la nostra rubrica porti il nome di una celebre preparazione di origine provenzale a base di verdura stufata, la ratatouille che noi abbiamo italianizzato in ratatuia. Nata nel Settecento nelle campagne francesi, quando i contadini avevano necessità di utilizzare velocemente tutto il raccolto di fine stagione e restituire dignità alle verdure troppo in là con la maturazione si è diffusa rapidamente in tutti i paesi dell’area mediterranea. Naturalmente anche nel nostro, dando origine ad una superba ed armoniosa contaminazione culinaria e culturale.
Tratto inconfondibile, il colore rosso
Le origini del Gazpacho sono ancora oggi semi misteriose: c’è chi fa risalire la sua nascita al periodo dell’Impero Romano e chi invece sostiene che sia un piatto arabo. Di certo c’è che il Gazpacho affonda le sue radici in Andalusia per poi, nel tempo, diffondersi in tutta la Spagna ed anche in Portogallo dove, di zona in zona viene preparato in modo differente, declinato in diverse varianti che cambiano da regione a regione. Caratteristica imprescindibile e comune ad ogni preparazione è il colore rosso, più o meno intenso, che varia in base della concentrazione di pomodoro fino talvolta a virare all’arancione acceso.
Anche l’etimologia della parola non è affatto certa: quel che si sa è che Gazpacho deriva da kasapu, termine accadico, l’antica lingua mesopotanica che significa frantumare, spezzettare, in virtù del fatto che la più antica ricetta conosciuta prevedeva tra gli ingredienti base l’utilizzo del pane raffermo a pezzetti.
Una zuppa di verdure tutta salute e molto “fashion”
Il Gazpacho può essere definita a pieno titolo una zuppa di verdure che originariamente si preparava solo con pane raffermo, olio ed aceto. Solo in seguito vennero inserite nella ricetta base verdure e pomodoro. Si tratta di un piatto molto estivo, fresco e leggero, perfetto in tutte le diete, estremamente benefico per la salute grazie alle sue proprietà. In genere viene servito freddo, come aperitivo o in accompagnamento ad altri piatti, ma è ottimo anche consumato a temperatura ambiente. Ricchissimo di vitamine e di sali minerali aiuta a prevenire e a combattere l’ipertensione arteriosa, favorisce l’abbronzatura contribuendo a reidratare e a mantenere la pelle fresca e sana.
Oggi, assaporando un buon Gazpacho è impossibile non riconoscere il gusto del cetriolo e quello della cipolla, accompagnati dall’inconfondibile profumo del peperone. E se nell’antichità era considerato un piatto povero e molto umile, attualmente è diventato famoso, fashion e di tutti; ognuno ne ha personalizzato la ricetta al punto che sarebbe davvero impossibile elencare le numerosissime varianti che si preparano nella penisola iberica e in ogni dove.
Do you know Gazpacho ? Curiosità dal mondo
Abbiamo iniziato dicendo che il Gazpacho è sicuramente, insieme alla Paella, uno dei piatti di Spagna più conosciuti nel mondo ed è con ogni probabilità il piatto che maggiormente viene riconosciuto all’estero. Ma sono i paesi anglosassoni a metterlo ai primi posti nella classifica dei piatti spagnoli. A New York è molto famoso, una vera star di taluni ristoranti dove viene servito in diverse versioni, da quella cocktail alla versione zuppa e sempre a prezzi piuttosto “salati” se si pensa alla povertà degli ingredienti, reperibili ovunque a basso costo.
Il Gazpacho è onnipresente anche nei film del regista spagnolo Pedro Almodovar, dove spesso i personaggi delle sue pellicole lo gustano o ne parlano.
A questo punto, se vi è venuta una voglia irrefrenabile di Gazpacho, non vi resta che cercare in rete una delle innumerevoli ricette e perché no? provare a crearne una su misura per i vostri gusti. Sarebbe il piatto ideale per le temperature infuocate di questi giorni. Parola di appassionata.
M. Giovanna Massironi