Cassano Magnago – Esplorare la parabola artistica di Ferdinando Pagani, attraverso un’ampia compagine di opere alcune anche inedite in mostra nei suggestivi spazi della ex Chiesa di San Giulio. Oltre cento dipinti ripercorrono la ricerca dell’artista bustese tra acquarelli, litografie, dipinti scanditi da tematiche differenti che hanno segnato i diversi periodi e sguardi. Alcuni sono lavori appartenenti alla recente produzione che si ispirano alle poesie di Sereni e a scorci lacustri.
“Guardo il lago, la sua luce che, in me, diventa spirituale – spiega Pagani -. Un’esperienza di colore una vibrazione che solo la natura, contemplandola, è capace di trasmettere. Soprattutto in certi momenti, quando tutto è ovattato dal silenzio che risveglia i pensieri. Trovo in questi istanti una grande ispirazione emotiva alla quale ho voluto dare forma negli ultimi miei lavori”.
L’artista gioca su piani di ombre e luci capaci di assorbire, riflettere e attrarre l’illuminazione creando differenti dimensioni dell’altrove, soprattutto introspettive dove nei carichi blu, strisce esigue di luce, affiorano dense e pregnanti di significati. E’ la vita che pulsa…
Ed ancora miscele di colori sfumate che scivolano talvolta nelle gocciolature passando dalle tonalità tenui dei verdi, rossi, azzurri, attraversati da luci delicate.
Pagani inizia il suo percorso artistico dedicandosi all’espressione figurativa guardando i grandi maestri, frequentando l’accademia e ascoltando i consigli dell’artista Maurizio Bottarelli. “Con lui – dice – ho iniziato ad avere nuove aperture sia di tecnica sia mentale ma soprattutto mi ha portato a sperimentare e a cercare sempre nuovi stimoli con quella giusta dose di curiosità che aiuta a scoprire. Il mio cammino è stato questo: di studio, di ricerca e di pensiero.
Guardiamo ai lavori degli ultimi 10 anni. Una tavolozza diversa, matura di quelle tonalità che solo il passare degli anni sa rendere emotive…
“E’ vero… Molti artisti hanno riscontrato nella mia pittura una certa spiritualità. E’ una vibrazione, qualcosa che sento dentro e che devo esternare con i colori e le forme. Nell’ultimo periodo sto cercando e lavorando a nuove espressioni più tese alla sottrazione degli elementi…. A una certa età si guarda all’essenziale e dentro c’è tutto. Un po’ come dire a una donna “ti amo”.
La mostra, curata da Lara Scandroglio, sarà aperta al pubblico fino al 2 dicembre con i seguenti orari: Venerdì e Sabato dalle 16 alle 19; domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.
E.F.