Milano Si intitola “Dimensioni parallele” la collettiva che da mercoledì (2 marzo dalle 18 alle 21) si apre alla Manuel Zoia Gallery. Cinque artisti, Angelo Brugnera , Isa Geiger, Dado Schapira, Andrea Cerquiglini e Giulio Centurelli dialogano su trasformazioni spaziali e le possibili, conseguenti deformazioni.
Un’incessante ricerca di tridimensionalità che abbraccia le ricerche artistiche e le storie personali sottintese, in un linguaggio tanto eterogeneo, quanto parallelo, destinato a mostrare ambiguità e rovesciamenti, nel contenuto e nella forma. Storie e narrazioni che, con media e materiali differenti, si fondono: utopiche, distopiche, reali o fantastiche, indagano i differenti approcci con cui l’essere umano ha plasmato lo spazio che abita, fisico e mentale. Si tratta di installazioni a parete, che rifuggono la bidimensionalità, e sculture che sfidano i concetti spaziali, generando nuove modalità percettive ed esperienziali.
Angelo Brugnera ragiona su marmi pregiati per riflettere sullo spazio del corpo creando esseri antropomorfi che pullulano un territorio distopico, Isa Geiger, con ibrida architettura e scultura, apre a nuove prospettive urbanistiche, quasi irreali e immaginifiche. Gabbie cittadine che si ramificano, includendo visivamente i fili utilizzati da Dado Schapira, il quale muove dal libro per fuoriuscirne e tesserne la trama oltre il supporto narrante. Andrea Cerquiglini, utilizzando gli stessi elementi, il libro e la scrittura, giunge a pratiche catartiche completamente differenti. Ravvisa nella scrittura un flusso continuo di pensieri che definiscono interrogativi sospesi in storie ataviche. Giulio Centurelli, infine, esplora lo spazio della tela per deformarlo, provocando ferite e innestando elementi estranei che divengono finestre su altre dimensioni, permettendo di scorpire e immaginare nuovi concetti spaziali.
La mostra, nella sede della galleria in via Maroncelli, rimarrà in calendario sino al 26 marzo e sarà visitatile dal mercoledì al sabato dalle 15 alle 19.
Cenni biografici:
Angelo Brugnera: nasce nel 1966 a Sacile (PN) dove vive e lavora. Conosce la pietra lavorando tra il 1984 e il 1986 nel laboratorio del padre marmista. Nel 1994 comincia a frequentare l’ambiente artistico pordenonese e, dopo una brevissima parentesi in cui utilizza la terracotta, inizia a dare vita alla sua espressione artistica con la sua materia preferita, la pietra, partecipando alla realizzazione tra il 1995 e il 1996 di opere monumentali tuttora presenti nel territorio friulano. Da quel periodo prende il via anche una fitta attività espositiva e di partecipazione a simposi di scultura che lo porterà in Italia: Roma, Torino, Genova, Bologna, Ferrara, Mantova, Padova, Venezia, Treviso, Udine, Pordenone, Trieste e all’estero: Parigi, Grasse (F), Jabeek (NL), Berlino, Magdeburgo (D). Attualmente continua la ricerca sul corpo utilizzando la sua materia d’elezione e sperimentando le potenzialità dell’alluminio. Si occupa inoltre della progettazione e realizzazione di arredamenti per luoghi sacri e abitazioni private.
Giulio Centurelli: nasce nel 1978 a Bergamo, dove vive e lavora. Artista autodidatta, inizia il proprio percorso artistico dalla poesia e dalla fotografia, spinto da una profonda ricerca interiore sull’esistenza e sul complicato rapporto fra se stesso e la società. Sempre in continua ricerca di un metodo espressivo che lo completi, si dedica alla pittura con “Ferite” e successivamente al ferro con “Ruggine”, latrice spontanea dell’esistenza umana, tema al quale l’artista è fortemente legato. Concetto, questo, ampliato ed elevato dall’odierna sperimentazione “Epifragma”.L’esistenza umana è il tema a cui sono fortemente legato e che tento di raccontare attraverso le opere.
Andrea Cerquiglini: è un artista residente in Italia le cui opere distintive fondono la parola scritta con il linguaggio visivo. Descrive i suoi pezzi come rappresentanti del flusso dei pensieri. Tuttavia, il testo non è pensato per essere letto. Nel suo processo artistico, Cerquiglini utilizza esclusivamente penne gel su quaderni a righe
Isa Geiger: nasce a Milano dove vive attualmente. Laureata alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, collabora con prestigiosi studi di architettura di Milano. Nel corso degli anni avvia, oltre all’attività professionale che la conduce ad approfondire gli aspetti legati alle grandi trasformazioni territoriali e alla riqualificazione urbana, la sua indagine personale sul rapporto tra il segno e lo spazio.Dopo una iniziale esperienza rivolta alla grafica, al disegno e alla realizzazione di opere tessili, l’esplorazione oggi si orienta verso le tematiche legate alle trasformazioni spaziali e alle sue deformazioni. Lavorare il metallo e il filo di ferro le permettono, infatti, di riscoprire la tridimensionalita’ propria del lavoro dell’architetto.
Dado Schapira (1957 Milano) si laurea in Scienze Politiche Internazionali. E’ un artista visivo nelle cui opere integra spesso materiali tessili. I suoi lavori sono stati ampiamente esposti in tutta Italia, così come negli Emirati Arabi Uniti, negli Stati Uniti e in Francia. Fin dal suo esordio ha partecipato a importanti fiere nazionali come MIART, Arte Fiera Bologna, e aste internazionali come Sotheby’s. I lavori di Dado Schapira intrecciano vite e sono vite che si intrecciano. Elemento ricorrente nelle sue opere è infatti l’uso di fili che invadono libri, fotografie e altri supporti, metafore del continuo incrocio e scambio che ognuno di noi vive con l’altro. Le opere di Dado Schapira instaurano un rapporto di fantasia con lo spettatore, il quale può tesservi la propria storia personale, generando una stratificazione di interpretazioni.