
Rileggendo in chiave completamente inedita ed originale la storica iconografia dei tarocchi sono nate delle figure che combattono il tempo e si proiettano in un futuro sconosciuto.
"L'idolo -scrive la curatrice Laura Orlandi – nella definizione da dizionario è «ogni oggetto, o immagine di oggetto, che sia adorato e venerato in quanto ritenuto una divinità o simbolo di una divinità». Proprio in questa figura arcaica troviamo il parente più prossimo dei personaggi ideati da Fiorellini. A metà tra realtà e mito, in un luogo dove spazio e tempo si confondono, nasce l'idea di un homo sapiens meccanizzato che assume sembianze umane, senza volto e senza sesso, e si pone di fronte alla collettività".
Per tutta la durata dell'esposizione sarà visibile sul terrazzo della Torre Civica di Piazza Monte Grappa una grande scultura dell'artista.

L'artista. Paolo Fiorellini è nato nel 1961 a Sarzana (La Spezia) dove vive e lavora. Nel 1985 ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Carrara. Inizialmente il suo lavoro artistico è stato caratterizzato da un linguaggio tra la figurazione e l'Espressionismo; dagli anni Novanta la sua pittura è approdata ad un gesto più informale e ricco di materia, quindi si è dedicato alla sperimentazione dei materiali, tra cui il silicone, nel quale ha spesso incluso elementi naturali (fiori, erba o pesci). Fiorellini si interessa alla sostanza e alla materia del pigmento e delle superfici; privilegia il colore per l'energia assorbita o irradiante, la sua ricerca consiste nel creare disorientamento e nel proporre icone e archetipi capaci di suggerire concetti e principi morali. Artista visivo poliedrico, spazia fra pittura, scultura, assemblage e performance, con esiti collocabili fra la Transavanguardia e le ricerche oggettuali più recenti.
Info.
Paolo Fiorellini – "DIVINAZIONI"
fino al 21 novembre 2015
Spazio Lavit, Via Uberti 42, Varese
orari: da martedì a sabato 17-19:30
Ingresso libero
orari: da martedì a sabato 17-19:30
Ingresso libero