Successo – "La città si fa bella – Spazi per l'abitare. Busto Arsizio fra le due guerre: idee, architetture, interni", l'ampia mostra dedicata alla sviluppo architettonico di Busto Arsizio tra le due guerre, sembra aver fatto colpo sui cittadini. Garanzia del successo l'attaccamento alla storia locale che i bustocchi non perdono occasione di dimostrare. La rassegna, curata da Giulia Gambassi e da Claudio Scillieri, registra, infatti, un grande interesse da parte del pubblico, a giudicare anche dalle numerose scolaresche in visita alla mostra.
A richiesta – La mostra risulta molto ricca dal punto di vista espositivo e così, tra plastici, tavole da disegno e piani regolatori, al cittadino comune può apparire difficoltoso approcciare tematiche specifiche come quelle legate all'urbanistica o all'architettura. Proprio dal pubblico in visita è, infatti, emersa l'esigenza di percorsi guidati che possano facilitare la lettura di una rassegna così dettagliata. La mostra, in realtà, offre diverse angolature da cui volgere lo sguardo alla Busto anni trenta: dalla riscoperta degli stili del passato, alle personalità di architetti e ingegneri che hanno operato con impegno alla nascita della città, ad un affondo su storie e tradizioni familiari, o sul gusto e sulla moda dell'epoca. A partire da domenica 22 febbraio, e per tutte le domeniche seguenti, sino al termine della rassegna (15 marzo) sarà offerta al pubblico una visita guidata, con inizio alle ore 17.00. Al termine della visita, ai partecipanti sarà offerta in omaggio una pubblicazione sulla storia della città.