Aver presenziato all'inaugurazione del 19 giugno all'apertura al pubblico dei "risultati" di due anni di "sperimentazione, produzione artigianale e creatività" di un nutrito "gruppo giovane", è stato per me una grande soddisfazione: oserei dire la più "arricchente" all'interno dell'esperienza – rassegna "Primavera di colori" di quest'anno.
Ed una sintetica rassegna degli espositori mi pare doverosa e chiarificatrice degli "obbiettivi" che il gruppo, costituito da nomi noti nel mondo Bustese (e non), si è proposto:
-Kontaminazione (Patrizia Ferrarini) presenta sedute e sgabelli "SedutaStante" in cartone, …;
-Studio Torresan (Paolo Torresan, Stefania Morandini, Stefania Laganà) con "luci" e "reti", …
-Il Carro di Tespi (Maria Luisa Zappi) con i manichini "Decòart"…
-La Fata Porpora (Stefania Pellegatta) con il tavolo "Urban Jungle" …
-Sbam Design (Alberto Baldissarra) con "Mani", "Lookatone", poltrone "Fdamadagua"…
… e giovani promesse:
-Stefania Laganà: colore e pareti murales, fiori di rame che crescono ovunque ed in ogni stagione; legno e vetro si trasformano in forme ed usi, pannelli e appendiabiti "Trasformer" e "L'oggetto muore quando lo decidiamo noi", e ancora gli sgabelli "SedutaStante baby"…
-Stefania Morandini: i "vasi" sono un'esplosione di colori e di fantasia, con la potenza di una creatività non comune …
Lucia Caccia e Micky Castelli: lampade ottenute da semplici refusi tessili "Rocchetto di luce", il tavolo "Incas" ed altre sorprese come "No man" e la lampada "Pipe" (di Lucia Caccia) e l'appendiabiti "Phil" e la lampada "Taglia e incolla" (di Micky Castelli) …
-Eleonora Bressanini: luci eleganti da tavolo "Non-solo-lampada" e da parete "Luce in scatola", nate dal riuso di materiali di scarto …
… e le new entry:
-Andriani Apostolopoulou: argilla greca trasformata in oggetti; colori e progetti di sedute per il collettivo …
-Francesca Spinelli (giovanissima) con reti deformate in tavoli, sedie, poltrone, chaise longue …
Insomma, la creatività non manca.
E soprattutto la presenza forte della "manualità", della "matericità": quasi fosse esploso un dipinto di Burri.
E in tutti, la ricerca del valore della luce, della sua proiezione nello spazio, della sua capacità di attraversare diaframmi e reti e di trasformare i volumi ed i colori in sogni …