Ben definita – Ha 27 anni Alice Grassi, ma, dicono di lei chi la conosce, ha già in dote una personalità artistica ben definita. Una cognizione sufficientemente solida del mezzo e di quello che vuole esprimere. Un passo oltre la dannazione di una ultima generazione di artisti spesso costretti ad arrampicarsi su se stessi, a gestire un caos interno ed esterno, ambivalenti ed ondivaghi.
La Grassi, figlia di un noto psicanalista di Catania ma residente a Milano, ha invece la capacità di andare dritto al punto. Con crudezza, anche. Presente nel 2006 per l'edizione di quell'anno di Guarene arte, la manifestazione curata dalla Fondazione Sandretto Re Rebuadengo, è tra le nove individuate direttamente dalla Fondazione per il decennale del progetto da Guarene all'Etna, da alcuni anni trampolino e palestra della giovane fotografia italiana.
Psicomagia – Non è una fotografa in senso stretto, ma usa la fotografia, con la stessa incisività con cui usa le parole quando scrive. La stessa profondità di contenuti, la medesima concentrazione che risente inevitabilmente del trascorso famigliare, della inclinazione a mettere in immagini un substrato psicanalitico, che talvolta sfiora la psicomagia. Poggiata com'è su esperienze personali ma dalle forti connotazioni oniriche. I suoi onirismi però non sono solo "automedicazioni". ma spesso esperienze devastanti, sogni-ossessioni, autentiche in ogni caso.
Mangiami lentamente – Si chiama Eat me slowly, la mostra che la Galleria Duet Art le dedica dal 14 al 30 maggio; un racconto lungo sofisticate coordinate autobiografiche di un rapporto amoroso che squarcia tensioni, attese, possessioni, annientamenti; emblematica, nella sua crudezza inattesa, l'immagine dei due cuori appena strappati, gettati sull'asfalto. Il cui senso è evidente, ma non troppo, così come sottesi altri rimandi che compaiono nel panorama urbano e domestico dove la sua fotografia getta uno sguardo. "Frutto di un lento cammino di consapevolezza, di andate e ritorni – scrive la stessa Alice Grassi – "queste immagini provano a non essere solo delle inquiete automedicazioni, ma anche a porre questioni che appartengono a noi tutti".
Eat me slowly.Alice Grassi
Duet Art – vicolo Santa Chiara 4 varese
dal 14 al 30 maggio
inaugurazione: 14 maggio ore 18.30
dal martedì al sabato dalle ore 15.30 alle 19.30
info: 0332 231003
www.duetart.com
info@duetart.com