Puccini è morto il 29 novembre 1924 a Bruxelles dopo un disperato intervento chirurgico, ma la sua musica è più viva che mai. E che di Puccini si dibatta, si parli e si ascolti continuamente la sua musica è segno felice.
Forse vuole anche dire che non c'è bisogno di anniversari, come già si è detto di Mozart, e più recentemente di Wagner e di Verdi: ma dalle sue tensioni decadentistiche e dalle sue ansie progressiste, dal suo intuito armonico e strumentale scopriamo sempre segnali nuovi, così come da sempre accade per la grande musica dei grandi autori.
Ed ecco che dalla cadenza di un anniversario, ovvero i novant'anni dalla scomparsa, abbiamo l'ennesima occasione per parlare di Puccini, per ascoltare in modo nuovo e diverso la sua musica, per scoprire i segreti della sua scrittura musicale.
"Questo è quello che ci proponiamo di fare con i concerti estivi del Castello – afferma Claudio Ricordi, direttore artistico dell'Associazione Sui Sentieri della Musica- dall'incontro con la nipote Simonetta alle versioni jazzistiche di celeberrime pagine pucciniane, dall'esplorazione dei meccanismi compositivi alla presentazione di un libro oramai introvabile.
E racconteremo della passione di Puccini per le nuove tecnologie: l'automobile e la radio. Ma soprattutto brillerà la sua musica: una stella che ancora luccica in tutto il mondo, e che ci arriverà esclusivamente da giovani e validi musicisti che provengono dai conservatori di Milano, Como e Novara, e dalla Civica Scuola di Musica milanese: a testimonianza dell'alta considerazione che le pagine scritte da Puccini godono tra le giovani generazioni. Il tutto con il patrocinio attivo di due luoghi dove il nome di Puccini viene conservato e proposto al massimo livello."
Sarà allestita anche una mostra con rare memorabilia conservate dall'Archivio Storico Ricordi e dal noto collezionista Marco Contini. Tutto questo per il "sor Giacomo", un uomo tanto esaltato dall'ebbrezza creativa quanto afflitto dai tormenti di una ricerca svelata nella sua modernità di linguaggio. Ma con la consapevolezza che l'inesausta attualità di Puccini vive nel tempo.
Venerdì 4 luglio
Sabato 5 luglio
Domenica 6 luglio
h.21 Lezione-concerto del tramonto "Un bel dì sapremo" non solo recondite armonie, ma anche messaggi e significati nascosti dietro i pentagrammi, ovvero la musica di Puccini svelata dai racconti al pianoforte e dalle figure retoriche di Paolo Colombo.