La Scapigliatura è un movimento artistico ma anche un vero e proprio mondo composto da giovanissimi poeti, scrittori, pittori che volevano rompere con il Romanticismo e che hanno dato la possibilità al Decadentismo e al Verismo di nascere. Sono gli anni 60 dell’800 vissuti proprio qui, a Milano, nel centro più vitale della modernizzazione, dell’innovazione, del fermento culturale. Per loro il contatto con la vita doveva essere più intimo, l’ispirazione più sincera, l’espressione più immediata.
Il loro rapporto con la modernità è caratterizzato da una contraddizione interiore: come natura stessa dell’artista disprezzavano il progresso che distruggeva i valori del passato, ovvero la bellezza, l’arte, i sentimenti autentici, ma dall’altro lato quegli ideali ormai perduti si rassegnano come fossero ormai arresi perchè disillusi e rassegnati a rappresentare il vero.
Uno dei più importanti esponenti della Scapigliatura fu Carlo Dossi, lui è l’emblema stesso, il più famoso scapigliato: uomo politico, archeologo e scrittore immaginoso, stilista pittoresco, ragionatore e sottile, i suoi scritti sono schietti, riesce infatti ad utilizzare un linguaggio ricercato ma comprensibile a tutti, ama inoltre sperimentare con il dialetto milanese e ha, in tutto questo, una spiccata ironia.
Con un intervento della pronipote di Carlo Dossi e le letture di poesia a cura dell’attrice Roberta Turconi, la puntata si chiude con un focus sulla figura, anche personale, di Carlo Dossi.