Anche se Edipo è l’eroe della ricerca, fondamentale per il significato della tragedia di Sofocle è l’esito particolare a cui questa approda. L’indagine corrode l’ottimismo razionalistico con cui le correnti sofistiche del tempo si ponevano di fronte alla realtà. Perduta la sicurezza politica e la presunzione di poter controllare intellettualmente la realtà, Edipo, raggiungendo una dimensione più autentica che è il dolore, si pone come modello di un eroismo tutto umano, che è soprattutto coscienza della precarietà e della sofferenza come realtà non eludibili della vita dell’uomo.
Edipo insiste su un tema diverso: una crisi irrimediabile. Questa, investendo le strutture intellettuali e mettendo l’uomo in condizione di non poter organizzare razionalmente la propria esperienza, rivela come il senso profondo del vivere sia la sofferenza.
Oltre che principale elemento strutturale, gli oracoli costituiscono la fondamentale linea tematica dell’Edipo re. In particolare l’oracolo relativo al destino di Edipo coopera profondamente all’evidenza del tema del dolore: il suo inesorabile avverarsi ai danni e all’insaputa di Edipo configura in tutta la sua fragilità la posizione di Edipo rispetto alla volontà divina, fino alla rivelazione ultima, quando Apollo è esplicitamente accusato di essere la causa della rovina. Al motivo dell’impotenza dell’uomo dà risalto anche l’ironia tragica convogliata nelle parole di Edipo. Fissando con illusoria pretesa di controllo l’itinerario e l’obiettivo della ricerca, Edipo con parole ambigue di cui egli stesso non percepisce il significato autentico, che è chiaro invece agli spettatori, prepara e annuncia la propria rovina finale. Si chiarisce con ciò che le vicende umane avvengono in assoluta autonomia rispetto alla volontà e ai progetti degli uomini.
Se per umanesimo si vuole intendere la centralità dell’uomo, si può veramente dire che Sofocle ci presenta una sua forma di umanesimo. L’urgenza di formulazioni ideologiche è diminuita, in una polis che si allontana man mano dalle origini: il problema del γένος non è più incalzante come nella produzione di Eschilo.
Questo consente la totale centralità della figura singola, vista non tanto e non solo nella sua dimensione psicologica, quanto nella sua profonda presa di coscienza della propria singolarità. Mentre gli eroi dell’epica vivevano in armonia con il loro mondo integralmente eroico, Sofocle ripropone personaggi di eroica grandezza in un mondo che non è più a loro misura: l’eroe si confronta ormai con l’uomo. Da questo problematico rapporto, spesso lacerante, nascono molte di quelle che sono state viste come ambiguità sofoclee.
Una di queste ambiguità, certo la più discussa dai moderni, fu il suo rapporto con gli déi. Funzionali alla concezione propria di Sofocle sono le innovazioni più precisamente drammaturgiche che introducono una strutturazione scenica più articolata e più adeguata a presentare la complessità e lo spessore dei grandi protagonisti: non si rinnova in Sofocle il protagonismo della coralità eschilea. Si evolvono anche la strutturazione delle parti liriche e, a quanto vediamo dai metri, la musica.
IPPOGRIFO PRODUZIONI
presenta
EDIPO RE
martedì 12 e mercoledì 13 marzo 2013
TEATRO SANTUCCIO di VARESE
Ingresso € 10,00
Per maggiori info.: http://www.teatrosantuccio.it
Clara Castaldo
OLTRE MILLE GALLERY FOTOGRAFICHE REALIZZATE DALLA REDAZIONE, RECENSIONI, CRITICHE E AFFONDI STORICI, VISITE AI MONUMENTI DELLA NOSTRA PROVINCIA: DA OLTRE CINQUE ANNI, ARTEVARESE.COM RACCONTA L’ARTE, IL TEATRO, I MUSEI E LA CULTURA NEL TERRITORIO PREALPINO.
L’antica tragedia greca probabilmente è, fra tutte le forme d’arte, la più completa e coinvolgente: può addolorare, sorprendere ed educare, narrando avvenimenti e comunicando tutto il range di emozioni umane. Martedì 12 e mercoledì 13, Ippogrifo Produzioni presenta “Edipo Re” al Teatro Santuccio.