I personaggi di El Gato Chimney (per noi semplici mortali Marco Campori, Milano 1981) sono colti nel pieno di percorrenze dove la matrice pagana, intrisa di mistico grottesco realismo, sfocia in alcuni frangenti nel cupo mistero della fiaba nordica, non disdegnando tracce di fantasiosa follia.
Nelle opere in mostra presso Antonio Colombo Arte Contemporanea dal titolo "Crossroads" a cura di Michela D'Acquisto, si scorgono gruppi di varia umanità attratti verso luoghi, solo a loro noti, al fine di compiere i loro riti.
La pittura di El Gato affonda le mani nella tradizione figurativa fiamminga, attaulizzandola con tratti di ironico mistero e inserzioni che rimandano al mondo del fumetto.
Folclore, sensualità, grottesco realismo segnano la cadenza di quell'articolato mondo in lento e a tratti sgangherato cammino, verso il luogo mistico dove officiare i riti.
A negare le singole fisionomie concorrono cappucci, maschere, palandrane, a volte di improvvisata, a volte di raffinata fattura.
Quell'articolata e sconnessa umanità, con al centro una figura dominante, quale spirito guida, si muove in scenari nei quali in lontananza, in contrasto con l'armoniosa modulazione delle colline e la delicatezza dei colori della natura circostante, appaiono più simboli di sacrificio, sui quali simbolicamente incombono nubi pregne di pioggia.
Forse, qualche secolo dopo, qualcuno, in quel luogo, si fermerà ad aspettare Godot.
El Gato Chimney – "Crossroad"
Milano, Antonio Colombo Arte Contemporanea, via Solferino 44
Fino al 9 novembre
Orario: da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00
sabato dalle 15.00 alle 19.00