Lugano – La mostra Emilio Negretti. Immagini dell’anima, allestita alla Gipsoteca Giudici, fino al 25 novembre documenta, con opere di rilievo la produzione degli ultimi quindici anni dell’artista varesino in cui si inseriscono le prove precoci di transizione dalla figurazione all’astrattismo e dove prende corpo una vera passione per la forma, indagata attraverso tutti i materiali in cui si è storicamente sviluppata la scultura: il legno, la pietra, la terracotta.
Cresciuto, fisicamente, ma anche artisticamente, nell’atelier di famiglia dove lavoravano il nonno Emilio e il padre Ezio, Emilio Negretti ha avuto la possibilità di conoscere anche artisti importanti, italiani e stranieri.
Cresce in questo contesto ed è nella bottega di famiglia che apprende le varie tecniche scultoree, lavorando a fianco di operatori esperti mentre ancora frequenta il liceo artistico e l’Accademia di Brera. Alla sua attività di collaborazione con il padre a supporto di altri scultori, ma anche nell’ambito del restauro, affianca la sua libera ricerca plastica che, forte delle acquisizioni e delle esperienze, si presenta particolarmente interessante.
La mostra, curata da Luigi Cavadini è visitabile dal mercoledì al venerdì dalle 14 alle 18.
Aperture straordinarie nei giorni 14 ottobre e 25 novembre sempre negli stessi orari.