Merenda, pastello su cartoncino
Un artista ritrovato. Artista sostanzialmente legato alla tradizione, maestro nella tecnica del pastello, Brunati dopo una prima fase legata alla pittura di storia e al verismo ottocentesco, nei primi anni del Novecento diviene celebre come ritrattista della borghesia locale. Nel suo lungo percorso dipinge anche nature morte e paesaggi. Col passare degli anni la sua maniera si fa sempre più libera e la tavolozza diventa sempre più accesa. Come scultore Brunati è influenzato da un verismo a volte ingentilito da accenti liberty e dal gusto simbolista, ed esegue bassorilievi, busti e medaglioni, oltre a numerosi monumenti commemorativi e funerari, molti dei quali ancora visibili al Cimitero di Lugano. Emblematica tra le prime opere scultoree databili fra la fine del primo e l'inizio del secondo decennio del Novecento l'opera Dolore.
Dipinti affascinanti, con una storia da raccontare. Tornati alla luce in occasione di questa mostra, i ritratti della famiglia Merenda rappresentano un vero unicum nella produzione di Brunati del primo Novecento per qualità e intensità espressiva. Ma come scrive la curatrice della mostra Simona Ostinelli "Brunati è anche il ritrattista di gente comune, di uomini e donne (soprattutto) senza nome. I modelli di Brunati
olio su tavola
rimangono a tutt'oggi avvolti da un fitto mistero, nulla raccontano del loro status e del loro passato. Ci sono volti che ritornano, figure che l'artista fa posare più volte, ma nemmeno il libro dei conti o l'archivio del pittore aiutano a rintracciare nomi e storie".
La produzione paesaggistica di Emilio Brunati è meno conosciuta rispetto alla ritrattistica, anche se il pittore vi si dedica con assiduità già a partire dal primo decennio del Novecento. Con queste opere Brunati dimostra di essere aggiornato sulla pittura naturalistica lombarda e piemontese della fine dell'Ottocento. Sappiamo che l'artista trascorreva periodi solitari dipingendo en plein air e che si interessava non solo a scorci cittadini quali Villa Ciani o vedute del San Salvatore, ma anche a diverse località montuose del Cantone, dalle valli della Capriasca al Monte Tamaro alla Val Maggia. Brunati è affascinato più dalla resa pittorica ed atmosferica del vero, che non dal soggetto rappresentato. Le ricerche dell'artista sono orientate verso un'essenzialità descrittiva che lo porta a concentrare l'attenzione sul primo piano del dipinto (Nel parco, Chiesetta a Cevio), oppure a strutturare l'immagine attraverso diagonali che guidano l'occhio dello spettatore verso la profondità del paesaggio.
Emilio Oreste Brunati (1883-1969)
Lo sguardo oltre il ritratto
Pinacoteca cantonale Giovanni Züst
Rancate (Mendrisio), Canton Ticino, Svizzera
Dal 15 maggio al 21 agosto 2011
Mostra a cura di Simona Ostinelli
Orari e giorni di apertura: da marzo a giugno: da martedì a domenica 9.00 – 12.00 / 14.00 – 17.00
Luglio e agosto: da martedì a domenica 14.00 – 18.00
Chiuso: lunedì.
Aperto: I e 15 agosto.
Visite guidate su prenotazione, anche fuori orario
www.ti.ch/zuest – decs-pinacoteca.zuest@ti.ch
Tel. +41 (0)91 816.47.91