Conosciamo Enrica Velati, nipote dell’artista Alessandro Pandolfi,
attivo durante il ventennio e artefice di molte opere, tutte da riscoprire
Generoso, premuroso, goloso di dolci, attento alle regole. E’ il ritratto di un uomo come tanti, umile e onesto, quello tracciato da Enrica Velati per raccontare Alessandro Pandolfi. Pittore, incisore, ceramista, autore dell’imponente dipinto realizzato nel salone d’onore di Palazzo Minoletti a Gallarate, durante il ventennio. Semplicemente “lo zio Sandro”, come lei affettuosamente ancora oggi lo chiama.
Sono tante le opere di Pandolfi che la signora Enrica custodisce gelosamente, dalla copia dell’uovo al tegamino (l’originale è stato donato dalla famiglia Velati al Castello Sforzesco di Milano), a cui l’artista teneva particolarmente poiché – come da lui più volte spiegato – assolutamente realista, al dipinto realizzato per la moglie Lina e a lei donato con una dedica.
Un legame forte quello tra Pandolfi e la famiglia Velati, come dimostrato anche dal dipinto realizzato dall’artista nel salone di Palazzo Minoletti, dove – tra i volti disegnati – spiccano anche quelli dei suoi cari. Dalla amata moglie Lina al piccolo nipote, tenuto ancora in braccio dalla madre.
Debora Banfi