Albusciago – Esiste una precisa categoria di artisti che rifugge dal clamore esistenziale quanto, nel quadrato del proprio lavoro, dal ricatto dell'iconografia ripetuta e confidenzialmente già masticata dal pubblico.

Erminio Poretti è uno tra questi. Come fu un Virgilio Guidi, come fu un Gino Meloni; come fu Arturo Tosi; guarda caso artisti che, in modo diverso, ebbero a che fare con un topos tra i più ricorrenti di tutte le iconografie della storia dell'arte, Venezia.

Prendere un acquarello veneziano di Poretti per credere. Niente di più lontano dalla città sfavillante; né da quella bizantina cupolata; né tantomeno da quella ancorché mirabile perfezione prospettica tanto frequentata nei corsi dell'arte tutta sulla scia dei miracolosi vedutisti.

Venezia, Rio dell'Arsenale, 1999Venezia, Rio dell'Arsenale, 1999

Sono, i suoi piccoli delicati cartoncini, sudari di albe foschiose; sono canali e mari fusi insieme che paiono non respirare da tanto biancore; sono i celeberrimi palazzi ammutoliti da una rarefazione tonale che li avvolge, in un riluttante rifiuto della vanitas mondana, spogliati da ogni linguaggio architettonico. Solo fraseggio di colore trattenuto.

Non stupisce che Poretti abbia trascorso diverso giorni nell'abbazia di Hauterive, gioiello gotico non molto lontano da Friburgo, per poi realizzare delle acqueforti, che illustrassero un lungo testo di Padre Mauro Lepori, abate di quello splendido luogo dello spirito.

II suo studioII suo studio

E la descrizione quieta, misurata, della vita claustrale, è specularità esatta delle sue Venezie senza carnevale o i suoi paesaggi lombardi ostinatamente senza mondanità, quasi senza progresso, vorremmo dire senza ottimismo.

E' l'opera di Poretti, finissimo graveur, incisore e stampatore in proprio, ottimo acquarellista, pittore da cavalletto e freschista, uno dei tanti frutti misteriosi della nostra provincia, raccolto più all'estero che da noi e che in questi giorni sta allestendo la sua ennesima mostra oltre confine.

A Friburgo per la precisione, presso la Galerie de la Cathédrale. Cinquanta le opere esposte: ritratti e disegni e punta d'argento, ancora acquarelli, olii raffiguranti i suoi tipici paesaggi toscani e nature morte, fino all'otto ottobre.

Erminio Poretti – Peinture
9 settembre – 8 ottobre
Galerie de la Cathedrale, Place St Nicolas
Friburgo
orari: giovedì e venerdì: 14-18; sabato: 15-17; domenica 11-12; 15-17