Un consiglio per i lettori di Artevarese – Brunate, nota meta turistica in posizione dominante su Como, si presta bene per una escursione estiva, anche solo per lo godere dello straordinario panorama che abbraccia la città e tutto il ramo del lago, la pianura e, sullo sfondo, le Alpi occidentali con il Monviso e il Monte Rosa. Il paese si può raggiungere comodamente prendendo la funicolare, inaugurata nel 1894, che permette di riconoscere l'impianto ortogonale della Como romana.
Di probabile origine celtica, Brunate rimase sempre collegato alle sorti di Como. A causa della sua posizione strategica, che ai comaschi premeva molto, non riuscì mai a rendersi indipendente. La tradizione turistica del borgo rimonta a fine Ottocento, quando si iniziarono a costruire molte ville eclettiche e Liberty, come Villa Pirotta realizzata da Federico Frigerio e Villa Elisi di Sant'Elia, e i numerosi alberghi: Grand Hotel Brunate e Grand Hotel Milano, indicativi di una passata frequentazione internazionale.
Nella parte di elevata dell'abitato si scorge la Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea, frutto di una ristrutturazione del XIX secolo, con all'interno alcuni affreschi secenteschi di Giovan Paolo e Raffaello Recchi di Borgo Vico, e uno quattrocentesco raffigurante S. Guglielma, fondatrice, secondo una leggenda, di un convento della zona. Nella volta sono raffigurati i patroni Sant'Andrea e San Maurizio, mentre nei medaglioni sottostanti si ammirano Sant'Ignazio di Loyola, San Michele Arcangelo, San Bartolomeo e la Beata Maddalena Albrici (1390-1465), Badessa dell'antico monastero di Sant'Andrea.
Il centro storico è caratterizzato da viuzze a scalinata che si arrampicano sul dislivello.
In esso sono presenti antichi edifici, portali in pietra e diverse corti, tra le quali si segnala la Corte del Castello, uno dei luoghi più antichi di Brunate, e la Corte degli Ebrei, risalente al XIV secolo.