Cernobbio-Essenza-e-natura-300x255Cernobbio – E’ un punto d’incontro tra arte tessile contemporanea e stile Liberty la mostra in corso nella suggestiva cornice di villa Bernasconi intitolata “Essenza e Natura. Umanità nel Liberty”. L’evento presenta l’edizione “Humans” della rassegna Miniartextil, un’esposizione che indaga la complessità della figura umana, con opere che esplorano tematiche di identità, fragilità e resilienza attraverso nove minitessili selezionati per dialogare con l’eleganza della villa, creando una fusione armoniosa tra passato e presente. Tra gli artisti in mostra: Antonio Bernardo, Hiromi Murotani e Maimouna Guerresi, insieme a un’opera speciale dell’ultima edizione di Miniartextil intitolata L’arte come preghiera, acquisita dal Comune di Cernobbio per arricchire la collezione del museo.

L’iniziativa si inserisce nel progetto Como-Cernobbio A/R Humanity in Villa Bernasconi, promosso dal Teatro Sociale di Como, che unisce arte, cultura e spettacolo dal vivo in un dialogo costante tra territorio e innovazione.

A rendere l’esperienza ancora più coinvolgente, sono previsti per tutta la durata della mostra in calendario sino al 12 maggio eventi collaterali, tra cui visite guidate e laboratori creativi, per immergersi nel fascino del Liberty e della fiber art contemporanea. Orari al pubblico: dal venerdì al lunedì dalle 10 alle 18.

Villa_Bernasconi_esterno-1-235x300Villa Bernasconi, cenni storici

E’ uno dei rari esempi di architettura liberty sul Lago di Como ed unica villa cernobbiese aperta al pubblico, è stata costruita tra il 1905 e il 1906 su progetto dell’architetto Alfredo Campanini come “casa alla moda” per l’ingegnere Davide Bernascoi che di origine milanese, fondò le omonime Tessiture Seriche a Cernobbio sul finire del XIX secolo.

Il richiamo all’attività imprenditoriale del proprietario è riscontrabile non solo nelle decorazioni esterne della Villa, che ripropongono il ciclo vitale del baco da seta e i frutti della pianta del gelso, ma anche nella posizione stessa dell’edificio. La villa è infatti collocata all’interno della cosiddetta “cittadella della seta” di Cernobbio, fra quelli che furono gli uffici amministrativi delle Tessiture Seriche Bernasconi (attualmente la Biblioteca e la Scuola Media), le case fatte edificare per gli operai, i quadri e i dirigenti, nonché l’asilo (ancora attivo) progettato dallo stesso Davide Bernasconi.

Villa Bernasconi è una delle più significative realizzazioni italiane in stile liberty, sia per il suo progetto architettonico che rifugge ogni simmetria e sperimenta forme morbide, libere e dinamiche, sia per la nuova concezione del suo apparato ornamentale che non solo arricchisce la costruzione, ma si integra con essa e ne costituisce la parte viva. La sua progettazione totale e unitaria e il valore artistico dei decori sono caratteri tipici di questo stile, che qui, grazie anche alla presenza del maestro del ferro battuto a livello nazionale, Alessandro Mazzucotelli toccano uno degli esiti più significativi in Italia.

La villa rimase di proprietà degli eredi Bernasconi fino al 1955 quando fu venduta alla C.E.T. – poi Società Autovie Lariane Valle Intelvi (S.A.L.V.I.) – che l’affittò alla Guardia di Finanza fino all’acquisto da parte del Comune di Cernobbio nel 1989.

Ha ospitato temporaneamente gli uffici comunali (fine anni Novanta), ed è stata in seguito sede di mostre temporanee ed eventi culturali. Dopo un lungo ed importante intervento di restauro e ristrutturazione, dal 2005 al 2013 è stata definitivamente riaperta al pubblico grazie al progetto “Liberty Tutti” come Museo. E’ inserita nell’ itinerario del Liberty in Lombardia e nell’Art Nouveau European Route. (ph tratta dal sito ufficiale)

 

 

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