Fedeltà al figurativo e semplicità di vita – Una bella sorpresa per chi ha visitato l'interessante mostra dedicata ad Ettore Burzi, una figura ricostruita negli spazi della Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate, attraverso un cospicuo numero di opere, e nelle immagini e nei contributi del catalogo. L'attività del maestro, vissuto tra Venezia e Lugano ma immerso nella temperie artistica europea, può essere suddivisa in due periodi: quello veneziano e quello luganese.
Nella città lagunare trascorre un decennio e inizia la sua carriera artistica, influenzata dagli incontri con pittori come Marius Pictor (Mario De Maria) e segnata da frequenti esposizioni. Nel 1902 si trasferisce a Lugano, dove espone talvolta con i pittori Edoardo Berta e Pietro Chiesa e diventa membro attivo della Società Pittori Scultori Artisti Ticinesi. Influenzato dalla pittura nordica, espone di frequente in Svizzera tedesca e in Germania che diverranno i mercati a lui più congeniali. In allegato, lo speciale televisivo che Artevarese ha dedicato alla grande mostra che si è chiusa a Rancate il 24 maggio. Scorci inediti e descrizioni in presa diretta per riscoprire questo grande pittore trascurato dagli studi storico-artistici.