"Non è vero che il Comune di Castellanza non ha progetti culturali per Villa Pomini e Franco Azimonti è stato ingeneroso a criticare l'amministrazione". Il presidente della Commissione Cultura di Castellanza Fabrizio Giachi non ci sta e replica sopreso alle accuse partite dall'ex assessore della giunta Frigoli nel corso della inaugurazione della mostra dedicata a Ezio Pinciroli ospitata all'interno del Museo Pagani.
Intervistato dai microfoni di Artevarese, Azimonti ha rimarcato un concetto che gli sta a cuore da tempo: la sua eredità, quel progetto portato avanti negli anni di legislatura facendo di Villa Pomini e di Castellanza un punto di riferimento riconosciuto non è stato raccolto, anzi disatteso dalle compagini politiche che si sono succedute. Le mostre, le aperture alla musica, la partecipazione in prima persona ad iniziative legate all'arte contemporanea ospitate in Villa Pomini come il Premio di Scultura Mater Domini, insomma sarebbero rimaste un capitolo chiuso.
"In passato sono arrivato anche a definirmi 'orfano' di Azimonti – ribatte Giachi. Questo per rimarcare la stima che ho per lui e per il suo lavoro di assessore, ma non posso non sottolineare la sua insensibilità nel pronunciare certe frasi in mia presenza, nel corso di una manifestazione voluta dall'amministrazione della città e dall'Associazione Il Faro di cui sono il presidente. Non mi aspettavo questo attacco e non posso fare a meno di replicare".
Azimonti sostiene che manchi un progetto. Intanto Villa Pomini è chiusa da un bel po' di tempo.
"E' vero, è chiusa. Ma i lavori di restauro sono cominciati prima che si insediasse questa giunta. Ed erano, in ogni caso, lavoro doverosi. Da troppo tempo non ci si occupava di manutenzione. Oggi però c'è la certezza che il cantiere dovrebbe concludersi entro novembre di quest'anno".
Al di là dei lavori, nel merito cosa risponde all'ex assessore?
"Non ho nessuna difficoltà con lui. E non è da escludere una collaborazione, perchè la cultura non ha colore. Dico solo che certe uscite doveva e poteva risparmiarsele. Quanto alle linee generali, l'ho scritto anche nel mio documento programmatico, e fatto salvo che è il sindaco il responsabile ufficiale della cultura a Castellanza, i nostri progetti sono quelli di realizzare magari meno eventi, ma dando loro connotazioni di maggior diffusione e visibilità".
Sta dicendo che la programmazione di un tempo era troppo elitaria?
"Credo di si. Azimonti non ha mai realizzato un evento come questo di oggi al Museo Pagani, con una mostra, un concerto, un recital di poesie, un rinfresco, con il coinvolgimento di sponsor privati. La nostra linea è progetti meno specialistici, ma più interdisciplinari, con maggior appeal imprenditoriale".
Come nel capoluogo di provincia anche a Castellanza la delega alla cultura è, attualmente, nelle mani del sindaco. Ritiene che sia una scelta vincente?
"Ritengo di si. Dipende dell'amore per la cultura della persona, dalla disponibilità, dal tempo. Sfortunamente in questo periodo il nostro sindaco ha avuto alcuni problemi da cui però si sta riprendendo. E i progetti si stanno rimettendo in moto, come quello della stagione teatrale comunale".
Siamo in grado di avanzare qualche nome o qualche previsione sui progetti futuri per Villa Pomini?
"Sarà il sindaco a farli appena sarà possibile. Posso dire che in cantiere ci sono grosse cose. Villa Pomini sarà disponibile fin dall'inizio del 2008 per iniziative di un certo valore, ma l'evento importante, per il quale dovremo costituire un comitato, e intraprendere un grande sforzo organizzativo, è fissato per il 2009".
Castellanza dispone di un autentico gioiello: il Museo Pagani. Il nipote del fondatore lamenta la necessità cronica di trovare sostegno per mantenerne un'attività all'altezza della sua fama. Che progetti ha il Comune?
"Crediamo che il Museo debba essere lui stesso un evento. Come succede ad altri luoghi simili in Europa, anche meno significativi del Pagani. Per questo credo che prima di tutto debba essere inserito necessariamente in progetti come quelli portati avanti dalla Provincia come Land of Tourism. Poi occorrerà farlo conoscere alle scuole e agli stessi castellanzesi, in modo rigoroso, continuativo anche con le iniziative musicali e teatrali che stiamo portando avanti. E poi certo, le mostre, di rilievo nazionale".