Visioni di paesaggio – L'acquerello rappresenta tra le tecniche pittoriche una delle più difficoltose per la delicatezza con cui va affrontata, per la difficoltà di creare luci e ombre e l'impossibilità di correggere in caso di pentimento. L'artista Gian Pietro Farina nato a Torino e residente ora a San Raffaele Cimena un paese nella provincia piemontese, si è avvicinato al mondo della pittura circa trent'anni fa partendo dal disegno e sperimentando l'acrilico, ma "l'acquerello l'ho trovato complicato fin dall'inizio, è per questo che mi ha appassionato", confessa Farina. "E' tutta questione di calcoli – continua l'artista – il chiaro che si vede è il foglio che emerge, dal chiaro poi si passa a dar tono ai colori scuri, come una sorta di quinte teatrali". Scelti dalla curatrice Adelinda Allegretti, oltre quaranta quadri in mostra all'Ata Hotel di Varese realizzati negli ultimi vent'anni.
Scorci e prospettive – Il punto di partenza è l'immagine fotografica, scattata in quel particolare istante a cogliere un dettaglio, un cespuglio, un portone o una finestra abbandonata di qualche cascina. L'attenzione dell'artista è rivolta ai paesaggi in cui la natura è incontaminata oppure in cui il segno dell'uomo è ben visibile ma la figura umana è assente. "Nei miei quadri si intuisce l'azione dell'uomo, si osservano antiche costruzioni di montagna, ponti e strade che testimoniano la presenza della civiltà ma senza la visione diretta della figura umana", spiega Farina. Anche lo sguardo con cui il pittore si relaziona al soggetto è particolare: "La struttura della scena è realizzata secondo l'uso della prospettiva
aerea per la quale le tonalità sfumano e i colori più vicini risultano più caldi mentre quelli più lontani più freddi", specifica il pittore. E' interessante porre l'attenzione sulla resa che con l'acqua e un tocco di azzurro l'artista dà del cielo, non solo assolato nelle giornate estive, ma scuro e cupo subito dopo un temporale o pieno e pesante nelle bianche giornate nevose.
Molti sono i paesaggi innevati, quelli più recenti firmati dall'artista torinese, in cui dal manto nevoso fuoriescono secchi cespugli e fili d'erba, descritti con una minuzia che allontana dall'idea della macchia acquarellata a cui spesso si è abituati.
Tra premi e riconoscimenti – La pittura di Gian Pietro Farina è stata presentata in diverse località italiane; nel 1998 fu la stessa critica d'arte Allegretti a presentarlo in occasione di un'esposizione romana. Dal 1990 l'artista prende parte a mostre collettive e personali a Torino e provincia; dal 1992 partecipa alle Mostre Sociali organizzate dalla 'Promotrice delle Belle Arti di Torino' e tre anni più tardi è invitato a partecipare alle rassegne e alle mostre di pittura promosse dal 'Piemonte Artistico e Culturale', divenendone socio nel 1998.
Mostra personale Gian Pietro Farina
3 maggio – 2 giugno 2010
Atahotel
Via Francesco Albani, 73
Varese
www.allegrettiarte.com