Il Fai e le donne – Il Fai ama le donne. E non potrebbe essere diversamente, vista la sua numero uno nazionale, Donna Giulia Maria Mozzoni Crespi. Il Fai ama le donne della provincia di Varese. L'ulteriore conferma è di queste ultime settimane. La gallaratese Federica Armiraglio è nella plancia di comando come responsabile culturale, insieme a Marco Magifico, per il progetto Giornate Europee del Patrimonio sposato dal Ministero dei Beni Culturali Italiani e che quest'anno vede per la prima un partner logistico e di supporto, il Fondo per l'Ambiente Italiano, per l'appunto, sul tema prescelto: Le grandi strade della cultura: un valore per l'Europa.
Curriculum – Per il ruolo delicato di gestirne l'organizzazione, la scelta del Fai è caduta sulla giovane storica dell'arte, classe 1974, già autrice di alcune pubblicazioni per importanti case editrici, di recente nominata conservatore unico per le realtà museali del complesso storico artistico di Castiglione Olona e in passato già collaboratrice, sempre per conto del Fai, di alcune iniziative legate ai Luoghi del Cuore.
Gep – La storia del Giornate Europee del Patrimonio ha inizio nel 1991. A quella data, il Consiglio d'Europa volle promuovere ufficialmente gli European Heritage Days – in Italia divenuti poi comunemente noti come Giornate Europee del Patrimonio (GEP) – con l'appoggio della Commissione Europea. Dal 1999 le GEP sono un'iniziativa congiunta dei due organismi dell'Unione. La filosofia sottesa è quella, sposata poi ampiamente in Italia dal Fai, di coinvolgere il cittadino, renderlo partecipe, attivo, permettendogli la conoscenza, l'accesso, la disponibilità di beni normalmente chiusi e preclusi.
Decine, milioni e migliaia – Un progetto baciato da uno straordinario successo di adesioni: 49, ad oggi, i paesi membri firmatari della Convenzione Culturale Europea, siglata nel 1954, tutti in egual misura partecipanti all'evento; un giro di visitatori stimato intorno ai 20 milioni di persone e un totale di circa 30 mila tra siti e monumenti interessati all'iniziativa. Ma sopratutto il valore aggiunto, impalpabile, forse, ma cruciale, della crescita dell'impegno volontario, della cooperazione transfrontaliera, del dialogo interculturale e del senso civico.
I 200 siti scelti dal Fai – Anche quest'anno, nell'ultimo week-end di settembre, come da tradizione, il Ministero dei Beni Culturali aprirà musei, gallerie, aree archeologiche, monumenti. Terreno e ambito del Fai, ça va sans dire. Federica Armiraglio ha il compito di sovrintenderne le operazioni. Il Fondo aprirà grauitamente venti sue proprietà sul territorio nazionale: tutte le più importanti e significative.
Ma il il compito del Fondo si allarga alla scelta di individuare altri 180 siti di particolare pregio sparsi in tutta Italia. Per dire: nella nostra provincia, oltre ai beni Fai, saranno accessibili gratuitamente anche l'Oratorio di Albizzate, tutta Castiglione Olona, il Santuario di Saronno e probabilmente altri siti di cui si stanno attendendo risposte definitive. In molti di questi, il valore aggiunto sarà rappresentato da eventi organizzati per l'occasione.
Storica dell'arte – Un lavoro complesso: "Contenta e soddisfatta, ma anche piena di lavoro", sono gli unici commenti che fa trapelare la giovane, cresciuta a pane e secessioni artistiche mitteleuropee, esperienze di studio negli Stati Uniti, ma esperta d'arte a tutto campo e che negli ultimi anni ha lavorato anche nel settore Beni Architettonici di Villa Recalcati. Un viaggio tra leggi, regole, appalti, concessioni e tutto quello che fa burocrazia che oggi può tornarle utile. Senza snaturare la sua passione. "Sono e rimango una storica dell'arte".