ArteVarese.com https://www.artevarese.com/ L'arte della provincia di Varese. Fri, 20 Dec 2024 10:22:03 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.3.5 https://www.artevarese.com/wp-content/uploads/2017/05/cropped-logo-1-150x150.png ArteVarese.com https://www.artevarese.com/ 32 32 “L’Allegoria della città di Parma” in mostra alla Pilotta https://www.artevarese.com/lallegoria-della-citta-di-parma-in-mostra-alla-pilotta/ https://www.artevarese.com/lallegoria-della-citta-di-parma-in-mostra-alla-pilotta/#respond Sun, 22 Dec 2024 09:00:20 +0000 https://www.artevarese.com/?p=76422 Parma – Il Complesso monumentale della Pilotta di Parma arricchisce la sua collezione con un’opera di Giorgio Gandini del Grano (Parma, 1500? – maggio 1538): l’Allegoria della città di Parma. La tavola, databile al 1530-1535, acquistata grazie ai fondi della Direzione Generale Musei dalla Galleria Carlo Orsi di Milano, è protagonista, insieme a una sua […]

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Parma – Il Complesso monumentale della Pilotta di Parma arricchisce la sua collezione con un’opera di Giorgio Gandini del Grano (Parma, 1500? – maggio 1538): l’Allegoria della città di Parma.
La tavola, databile al 1530-1535, acquistata grazie ai fondi della Direzione Generale Musei dalla Galleria Carlo Orsi di Milano, è protagonista, insieme a una sua antica copia donata dallo stesso Carlo Orsi, della mini mostra dossier, in corso sino al 29 gennaio nell’ala del Manierismo della Galleria Nazionale.

L’opera, un tempo attribuita a Correggio per via delle similitudini stilistiche, si compone di sedici figure, ciascuna con posture e gestualità uniche, caratteristiche distintive dello stile di Gandini del Grano. La posizione apparentemente casuale dei personaggi, in realtà un’asimmetria compositiva volutamente ricercata, accentua infatti la ricchezza caotica della sua pittura.

Parma è rappresentata dalla figura femminile inginocchiata, con ai piedi lo scudo e le armi, mentre viene presentata alla Vergine con il Bambino dai due protettori della città: Sant’Ilario, il vescovo con il pastorale, e San Tommaso, di spalle e inginocchiato.

Altri santi e figure simboliche completano la scena tra cui il beato Bernardino da Feltre, riconoscibile per lo stemma del Monte di Pietà; san Rocco (con la conchiglia del pellegrino), santa Elisabetta con san Giovanni Battista bambino, la testa velata di bianco che rappresenta l’Università di Parma, santa Caterina d’Alessandria e san Sebastiano con le frecce in mano.

Il lavoro rappresenta forse l’apice della produzione del pittore considerato insieme a Francesco Maria Rondani e Michelangelo Anselmi tra i protagonisti della cosiddetta “Scuola di Parma”, ovvero quei pittori ritenuti seguaci di Correggio e di Parmigianino. L’esposizione è visitabile dal martedì alla domenica 10.30 – 19.

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Appuntamenti dal 20 dicembre 2024 https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-20-dicembre-2024/ https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-20-dicembre-2024/#respond Fri, 20 Dec 2024 11:30:13 +0000 https://www.artevarese.com/?p=76397 Milano – Sala Alessi di Palazzo Marino ospita una grande opera del Rinascimento italiano ed europeo: La Madonna con il bambino e i santi Simone e Giuda, nota come “La Madonna di San Simone” di Federico Barocci. L’evento, che rientra nel tradizionale appuntamento con la grande mostra di Natale, porta alla conoscenza del pubblico la […]

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Milano – Sala Alessi di Palazzo Marino ospita una grande opera del Rinascimento italiano ed europeo: La Madonna con il bambino e i santi Simone e Giuda, nota come “La Madonna di San Simone” di Federico Barocci. L’evento, che rientra nel tradizionale appuntamento con la grande mostra di Natale, porta alla conoscenza del pubblico la monumentale pala d’altare realizzata tra il 1556 e il 1567, un capolavoro della collezione della Galleria Nazionale delle Marche di Urbino. La tela rappresenta San Giuda Taddeo, identificato con l’alabarda del suo martirio, alla destra della Madonna; San Simone, riconoscibile grazie alla sega usata dai suoi aguzzini per ucciderlo; e alla sinistra del gruppo principale la Vergine col Bambino. Straordinaria è la capacità del Barocci di evocare la tenerezza umana, appresa dal Correggio, in particolar modo nella figura della Vergine che insegna a suo figlio a leggere. L’esposizione è arricchita da un prezioso disegno autografo di Barocci, proveniente dal Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco, preparatorio per una figura di devota nella pala della “Madonna del Popolo,” dipinto oggi conservato agli Uffizi. La mostra, in calendario sino al 12 gennaio è aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 20. Il 24 e 31 dicembre dalle 9.30 alle 18; 25 dicembre dalle 14.30 alle 18.30; 26 dicembre, 1° gennaio, 6 gennaio 9.30-20.

 

Milano – A Palazzo Reale è in corso una mostra di grande portata culturale e sociale che vuole sottolineare e riaffermare, soprattutto tra le giovani generazioni, il fondamentale valore della legalità. “SalvArti. Dalle confische alle collezioni pubbliche”, questo il titolo, è un’esposizione che restituisce al pubblico una serie di opere d’arte contemporanea, tra dipinti, grafica e sculture di artisti quali Giorgio de Chirico, Mario Sironi, Lucio Fontana, Massimo Campigli, Salvador Dalí, Andy Warhol, Mario Schifano, Robert Rauschenberg, Christo e altri, provenienti da confische fatte dalla pubblica autorità alla malavita organizzata.  Le oltre 80 opere che compongono il percorso espositivo, ordinato secondo un criterio cronologico e tematico, provengono da due differenti procedimenti. In mostra anche alcune opere scultoree: accanto al piccolo bronzo di Arnaldo Pomodoro (Disco, 1986/2003), artista di fama internazionale per l’arte monumentale pubblica, vengono proposte sperimentazioni più contemporanee, come i lavori di Michele Savini (Anello, 2008; Coniglio, 2009) realizzati con materiali inusuali come la gomma da masticare. L’esposizionerimarrà in calendario sino al 26 gennaio e potrà essere visitata: martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica, 10 -19.30; giovedì 10 – 22.30. Aperture straordinarie: 24 e 31cdicembre 10 – 14.30; 25 dicembre 14.30 – 18.30; 1° gennaio 14.30 – 19.30.

 

Milano – Opere dell’artista franco-americana Niki de Saint Phalle in mostra al Mudec. In un percorso espositivo strutturato in otto sezioni si intrecciano momenti altalenanti che hanno caratterizzato la sua vita artistica e quella personale, dagli esordi fino agli ultimi lavori. Dietro al mondo colorato, polimorfo, tondeggiante e materno delle sue Nanas, l’artista ha dovuto spesso distruggere per elaborare il dolore e per poi ricostruire, rompendo gli schemi attraverso intense provocazioni, per lasciare alla fine un’impronta duratura nel mondo dell’arte. La mostra, presenta oltre cento opere di cui una decina di grandi dimensioni, oltre a una elegante selezione di vestiti della Maison Dior, che ricordano anche il suo passato di modella nei bellissimi scatti fotografici che la ritraggono e che contemporaneamente raccontano al pubblico una visione personale molto “pop” dell’arte, intesa come percorso verso l’affermazione del femminile. La mostra, a cura di Lucia Pesapane, potrà essere visitata sino al 16 febbraio nei seguenti orari: lunedì 14.30 – 19.30; martedì – mercoledì – venerdì – domenica 9.30 – 19.30; giovedì – sabato 9.30 – 22.30.

 

Milano – La ricerca di Marcello Maloberti negli anni ha approfondito il binomio arte/vita tramite una coralità di linguaggi visivi e sonori, caratterizzati da una forte performatività e dall’iterazione con il pubblico. Della sua indagine ne dà ampia e completa visione l’ esposizione allestita al Pac fino al 16 febbraio. La mostra, curata da Diego Sileo, è pensata come un libro d’artista che raccoglie e intreccia tutti i temi fondanti dell’opera di Maloberti – l’elevazione della parola scritta nella sua dimensione poetica, la sacralità del quotidiano, l’attenzione ai cambiamenti e alle trasformazioni del paesaggio urbano – attraverso un nucleo di lavori degli anni Novanta, opere più recenti e produzioni inedite. L’idea di “lavori in corso” accompagna per l’intero percorso espositivo, che diventa un cantiere contemporaneo in continua trasformazione, dove tutto pare sospeso. L’esposizione è aperta al pubblico da martedì a domenica dalle 10 alle 19.30; giovedì 10-22.30.

 

Milano –  Nelle sale di Palazzo Reale di Milano prosegue l’esposizione monografica dedicata a Munch, che ripercorre l’intera carriera dell’artista norvegese e permette al pubblico italiano di comprendere l’eccezionale produzione, allucinata e complessa del grande artista, a 80 anni dalla sua scomparsa. Formatosi a Parigi ed appresa la lezione cromatica di Gauguin, Van Gogh e Toulouse Lautrec, Edvard Munch seppe sintetizzare un’ampia ricerca di poetica con una declinazione tutta personale della pittura, caricandola di tutto quel tormento e di quell’angoscia a cui le disgrazie familiari lo avevano condotto.  In mostra oltre cento opere, tra dipinti, disegni e stampe prestate dal Munch Museum di Oslo. In questa ampia retrospettiva, curata da Patricia G. Berman, l’arte del maestro sarà esplorata dal 1880 fino alla sua morte, nel 1944. La rassegna sarà aperta fino al 26 gennaio nei seguenti orari: da martedì a domenica 10-19.30, giovedì chiusura alle 22.30.

 

Rancate – La mostra in corso alla Pinacoteca cantonale Giovanni Zust dedicata al pittore luganese Carlo Bossoli intende riproporre al pubblico un artista che affonda le proprie radici biografiche nella storia del Cantone Ticino (nasce a Lugano; il padre Pietro è originario di Soragno e la madre Maria Bernasconi di Bissone) ma opera anche fuori dalla Svizzera, dapprima in Crimea, poi a Milano e a Torino, conquistando da subito una straordinaria notorietà e innumerevoli prestigiose commissioni grazie alla qualità della sua sofisticata pittura. Carlo Bossoli (1815-1884) viaggia e soggiorna tra l’Europa e il Medio Oriente, portando a termine un’intensa e variegata produzione artistica spesso conteso dalla committenza più colta e sofisticata, affermandosi anche come eccezionale virtuoso della tecnica della tempera, utilizzata con effetti espressivi prossimi a quelli della pittura a olio. Il percorso espositivo intende rispettare anche la cadenza cronologica, attraverso alcuni temi cui l’artista dedica il proprio impegno, individuati tra quelli di maggior respiro culturale.Il pubblico potrà visitare l’esposizione sino al 23 febbraio. Orari di apertura: martedì-venerdì 9-12/14-17; sabato, domenica e festivi 10-12/14-18.

 

Lugano – Prosegue nel Porticato della Biblioteca Salita dei Frati la mostra “In divenire” dell’artista romana Elisabetta Diamanti che conclude la stagione espositiva dell’Associazione Amici dell’Atelier Calcografico (AAAC) di Novazzano. Oltre all’opera intitolata Piccoli girasoli per i soci dell’AAAC sono esposti una quarantina di lavori tra fogli grafici e libri d’artista realizzati nel corso degli ultimi decenni. Al centro dell’indagine esplorativa dell’artista si pone il Segno; la sua ricerca si incentra sulla memoria, stratificazione del Tempo nel suo continuo mutare. La mostra  presenta al pubblico una selezione ragionata di raffinate incisioni realizzata attraverso la sperimentazione di varie tecniche calcografiche, che spinge l’artista verso orizzonti sempre più lontani, in un continuo processo di trasformazione tecnica e formale. L’esposizione che si concluderà il 1° febbraio 2025 potrà essere visitata nei seguenti orari: mercoledì, giovedì e venerdì: 14-18/sabato: 9-12. Chiusura per le festività: 22 dicembre e 6 gennaio 2025.

 

Como – La prestigiosa location di Palazzo del Broletto di Como ospita la mostra “Elogio del Lago. Viaggio alla riscoperta del Lario” attraverso le stampe della collezione Bordoli Crivelli Visconti. L’esposizione si configura come un racconto del territorio narrato dalle immagini realizzate d’après nature da valenti artisti, che nel corso del tempo, inizialmente spinti dalla ricerca del sublime e del pittoresco, si sono addentrati alla scoperta dei luoghi. Questi scorci, tradotti a stampa da abili incisori, rappresentano nel concreto il sottile legame tra l’intramontabile passato e l’effimero presente. Per la prima volta sono esposte al pubblico, oltre cento immagini originali dell’epoca (dal XV al XIX secolo), selezionate tra le diverse centinaia che costituiscono una delle più complete raccolte al mondo delle stampe del Lago di Como. La mostra è occasione per ricordare, nel decimo anniversario dalla scomparsa, il suo artefice: Giorgio Bordoli Crivelli Visconti (1935-2014). L’esposizione, a cura di Francesco Trippini è aperta al pubblico da martedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18. Fino al 10 gennaio.

 

Somma Lombardo – WOW! Walls of Wonder è il nuovo progetto espositivo inaugurato all’aeroporto di Malpensa negli spazi dedicati ai passeggeri in partenza e in arrivo. Realizzato dalla collaborazione decennale tra SEA Aeroporti di Milano e Museo MA*GA, il progetto propone tre  opere site specific firmate da Andrea Crespi, Marco Giordano e Alice Ronchi. Crespi propone In Every Journey (Love is the destination)20 pannelli a ciascuno dei quali corrisponde una lettera della frase Love is the destination che emerge dalla vibrazione optical di un pattern bianco e nero. Il titolo dell’opera ne completa poi il significato. Di Alice Ronchi l’opera True Care. La sua poetica attraversa i linguaggi, dalla pittura all’installazione, e presenta materiali, forme e colori che con morbidezza e sorpresa vanno alla ricerca di intimità e meraviglia. Infine l’opera Sulla Punta Della Domanda/On the Tip Of The Question, di Marco Giordano, composta da tre sculture aeree cinetiche installate nei lucernai di una delle aree più sensibili dell’aeroporto.

 

Mestre – Prosegue al Centro Culturale Candiani  la mostra Matisse e la luce del Mediterraneo, a cura di Elisabetta Barisoni. L’esposizione dedicata al Maestro e capostipite dei Fauves entra in dialogo con artisti con i quali condivise vicende biografiche e rivoluzioni artistiche; pittore della gioia di vivere, dai colori forti, vivaci e interprete della luce è protagonista del colore liberato dall’Espressionismo selvaggio. Esposte oltre cinquanta opere, partendo dalle raccolte di grafica della Galleria Internazionale d’Arte Moderna, per concludere con la rivoluzionaria fase creativa. Dal colore alla forma prende avvio la produzione dei papiers découpés, fogli di carta colorata ritagliati e incollati nei quali il Maestro francese porta al massimo la sintesi dell’espressione. L mostra potrà essere visitata sino al 4 marzo da martedì a domenica dalle 10 alle 19.

 

Legnano – Proseguono le esposizioni inserite nell’ambito della rassegna “Fotografia e industria”, progetto che pone l’attenzione sulla storia di imprese che hanno fatto la storia della città e del territorio. Lo sguardo dei fotografi conduce nelle tante sfaccettature dell’universo industriale dai contesti storicizzati dove sono le architetture a risaltare per la grazia costruttiva o all’interno di fabbriche dismesse, capannoni industriali, macchinari fino ai dipendenti. La rassegna intitolata Da Legnano con uno sguardo in Lombardia” a cura di Afi, Archivio Fotografico Italiano, allestita in differenti luoghi espositivi della città, sarà visitabile sino al 12 gennaio affiancata da serate a tema, proiezioni e conferenze. Le mostre sono allestite nelle seguenti sedi: Palazzo Leone da Perego, Galleria Cantoni e Museo Fratelli Cozzi. Orari di visita: sabato, domenica e festivi 10/12.30 e 15/19. Giorni di chiusura: 25 dicembre e 1° gennaio. Ingresso libero.

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Nell’universo creativo e fantastico di Tim Burton https://www.artevarese.com/nelluniverso-creativo-e-fantastico-di-tim-burton/ https://www.artevarese.com/nelluniverso-creativo-e-fantastico-di-tim-burton/#respond Thu, 19 Dec 2024 08:26:17 +0000 https://www.artevarese.com/?p=76375 Milano – L’universo creativo e fantastico di Tim Burton per la prima volta in Italia è ospitato nella mostra i corso alla Fabbrica del Vapore. L’esposizione offre un percorso immersivo e interattivo che mette in risalto l’opera cinematografica del regista e dà vita ai suoi disegni, ai dipinti e alle fotografie: centinaia di opere create […]

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Milano – L’universo creativo e fantastico di Tim Burton per la prima volta in Italia è ospitato nella mostra i corso alla Fabbrica del Vapore. L’esposizione offre un percorso immersivo e interattivo che mette in risalto l’opera cinematografica del regista e dà vita ai suoi disegni, ai dipinti e alle fotografie: centinaia di opere create in oltre 40 anni di folgorante carriera.

I visitatori sono invitati a immergersi nel mondo di una delle menti creative più originali del nostro tempo e a scoprire i personaggi e le scene iconiche dei suoi film. Un vero e proprio labirinto permetterà agli “esploratori” di scegliere un itinerario unico tra oltre trecento possibilità. Attivando un pulsante, all’inizio del percorso, inizierà il viaggio che ognuno potrà personalizzare aprendo le porte che desidera.

Tim Burton è conosciuto a livello internazionale come la forza creativa dietro alcuni dei film più iconici degli ultimi quattro decenni. Ricordiamo personaggi e mondi visionari di film come Beetlejuice (1988), Batman (1989), Edward mani di forbice (1990), The Nightmare Before Christmas (1993), Charlie e la Fabbrica di cioccolato (2005), La sposa cadavere (2005), Alice in Wonderland (2010) e della recente serie TV Wednesday, che evocano uno stile visivo unico e riconoscibile.

Burton, pur essendo noto soprattutto per il suo lavoro cinematografico, è un artista multidisciplinare e la mostra esplora la sua intera produzione di illustratore, pittore, scrittore, sceneggiatore, fotografo e ovviamente regista.

Il viaggio nel labirinto include opere d’arte originali come scenografie ambientali e oltre centocinquanta disegni originali che spaziano dalle prime bozze alle sequenze animate realizzate durante la carriera, incredibili effetti speciali e di videomapping. I personaggi prendono vita nello spazio espositivo tra dipinti, bozzetti originali, opere d’arte animate, figure a grandezza naturale provenienti dai set dei film e dalle storie originali e straordinarie ricostruzioni scenografiche.

La mostra, allestita negli spazi di via Procaccini, sarà visitabile sino al 9 marzo. Orari al pubblico: mercoledì e giovedì 17 – 20; venerdì e sabato 10 – 21 (con chiusura dalle 14 alle 16); domenica 10 – 20 (con chiusura dalle 14-16).

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“La Madonna di San Simone” di Federico Barocci, un’opera che parla al cuore https://www.artevarese.com/la-madonna-di-san-simone-di-federico-barocci-unopera-che-parla-al-cuore/ https://www.artevarese.com/la-madonna-di-san-simone-di-federico-barocci-unopera-che-parla-al-cuore/#respond Wed, 18 Dec 2024 09:00:54 +0000 https://www.artevarese.com/?p=76403 Milano – Sala Alessi di Palazzo Marino, ospita una grande opera del Rinascimento italiano ed europeo: La Madonna con il bambino e i santi Simone e Giuda”, nota anche come “La Madonna di San Simone” di Federico Barocci. L’evento, che rientra nel tradizionale appuntamento con la grande mostra di Natale porta alla conoscenza del pubblico […]

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Milano – Sala Alessi di Palazzo Marino, ospita una grande opera del Rinascimento italiano ed europeo: La Madonna con il bambino e i santi Simone e Giuda”, nota anche come “La Madonna di San Simone” di Federico Barocci. L’evento, che rientra nel tradizionale appuntamento con la grande mostra di Natale porta alla conoscenza del pubblico la monumentale pala d’altare realizzata tra il 1556 e il 1567, un capolavoro della collezione della Galleria Nazionale delle Marche di Urbino.

La tela, che un tempo sovrastava l’altare della settima cappella della chiesa urbinate di San Francesco, rappresenta San Giuda Taddeo, identificato con l’alabarda del suo martirio, alla destra della Madonna; San Simone, riconoscibile grazie alla sega usata dai suoi aguzzini per ucciderlo; e alla sinistra del gruppo principale la Vergine col Bambino.

Straordinaria è la capacità del Barocci di evocare la tenerezza umana, appresa dal Correggio, in particolar modo nella figura della Vergine che insegna a suo figlio a leggere.

Oltre ai soggetti sacri, appaiono in fondo a destra anche i ritratti dei committenti, donatori dell’opera alla Chiesa, i quali esprimono una grande vivida partecipazione alla scena sacra, simbolo di una devozione personale e collettiva.

I curatori dell’esposizione a Palazzo Marino, Luigi Gallo e Anna Maria Ambrosini Massari affermano che: “l’opera in mostra a Milano, è un apice della prima maturità di Federico, al centro della costruzione del suo personalissimo stile, pieno di un dinamismo interno tutto emozionale, modulato con colori sensitivi, per intonare, francescanamente, un cantico all’armonia del creato: uomini, piante, animali. (…). Un’opera che parla al cuore, che tocca le corde affettive, che ci coinvolge con la sua impetuosa dolcezza, la sua amorevole gentilezza”.

Federico Fiori detto Barocci (Urbino, 1533 – 1612) è erede diretto del classicismo di Raffaello (Urbino, 1483 – Roma, 1520) e la sua opera chiude idealmente la grande stagione rinascimentale. Il percorso artistico del grande pittore urbinate viene definito, attraverso quasi sei decenni di attività, dalle sue pale d’altare che in particolare definiscono il suo lavoro. Barocci ha in realtà eseguito anche affreschi, opere religiose, alcuni splendidi ritratti e un unico dipinto profano.

L’esposizione è arricchita da un prezioso disegno autografo di Barocci, proveniente dal Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco, preparatorio per una figura di devota nella pala della “Madonna del Popolo,” dipinto oggi conservato agli Uffizi. Realizzato tra il 1575 e il 1579, il foglio offre la possibilità di immergersi nel processo creativo di Barocci, scoprendo le tecniche e i segreti dietro la realizzazione di uno dei suoi capolavori più ammirati.

La mostra, in calendario sino al 12 gennaio, è accompagnata dal catalogo con la riproduzione delle opere e dei testi dei curatori. Orari: tutti i giorni dalle 9.30 alle 20. Il 24 e 31 dicembre dalle 9:30 alle 18; 25 dicembre dalle 14.30 alle 18.30; 26 dicembre, 1° gennaio, 6 gennaio 9.30-20; 25 dicembre dalle 14.30 alle 18.30.

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Niki de Saint Phalle, donna e artista” https://www.artevarese.com/niki-de-saint-phalle-donna-e-artista/ https://www.artevarese.com/niki-de-saint-phalle-donna-e-artista/#respond Tue, 17 Dec 2024 16:30:25 +0000 https://www.artevarese.com/?p=76388 Milano – L’opera dell’artista franco-americana Niki de Saint Phalle in mostra al Mudec. In un percorso espositivo strutturato in otto sezioni si intrecciano momenti altalenanti che riguardano la sua vita artistica e quella personale, dagli esordi fino agli ultimi lavori. Dietro al mondo colorato, polimorfo, tondeggiante e materno delle sue Nanas, l’artista ha dovuto spesso […]

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Milano – L’opera dell’artista franco-americana Niki de Saint Phalle in mostra al Mudec. In un percorso espositivo strutturato in otto sezioni si intrecciano momenti altalenanti che riguardano la sua vita artistica e quella personale, dagli esordi fino agli ultimi lavori.

Dietro al mondo colorato, polimorfo, tondeggiante e materno delle sue Nanas, l’artista ha dovuto spesso distruggere per elaborare il dolore e per poi ricostruire, rompendo gli schemi attraverso intense provocazioni, per lasciare alla fine un’impronta duratura nel mondo dell’arte.

La mostra, prima retrospettiva antologica completa organizzata in un museo italiano realizzata in collaborazione con la Niki Charitable Art Foundation, espone oltre cento opere di cui una decina di grandi dimensioni, oltre a una elegante selezione di vestiti della Maison Dior, che ricordano anche il suo passato di modella nei bellissimi scatti fotografici che la ritraggono e che contemporaneamente raccontano al pubblico una visione personale molto “pop” dell’arte, intesa come percorso verso l’affermazione del femminile.

Niki de Saint Phalle, ‘donna e artista’ (come lei stessa amava definirsi), pittrice, scultrice, autrice di film sperimentali, performer, sfugge a una definizione univoca. Le sue opere monumentali, tra cui parchi e sculture pubbliche, si intrecciano con una riflessione più personale e a volte struggente. Da un lato, è vista come una celebrità indipendente e orgogliosa della sua arte; dall’altro, la sua fragilità fisica e le numerose disuguaglianze e discriminazioni sociali a cui ha assistito nel corso della vita ne fanno emergere la sua umanità e sensibilità nei confronti dei più fragili.

Vissuta in un’epoca di grandi cambiamenti sociali e artistici – dal movimento femminista degli anni ’60 e ’70 al Nouveau réalisme di cui fu protagonista – Niki (Neuilly-sur-Seine, 1930, La Jolla, 2002) è stata una delle artiste che maggiormente ha sfidato gli stereotipi di genere con la sua arte, esprimendo la propria identità attraverso la femminilità, la sensualità e l’amore per la vita come creazione.

La mostra, a cura di Lucia Pesapane, potrà essere visitata sino al 16 febbraio nei seguenti orari: lunedì 14.30 – 19.30; martedì – mercoledì – venerdì – domenica 9.30 – 19.30;
giovedì – sabato 9.30 – 22.30.

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“L’Adorazione del Bambino” di D’Antonio Tucci in mostra a Castiglione https://www.artevarese.com/ladorazione-del-bambino-di-dantonio-tucci-in-mostra-a-castiglione/ https://www.artevarese.com/ladorazione-del-bambino-di-dantonio-tucci-in-mostra-a-castiglione/#respond Tue, 17 Dec 2024 11:00:59 +0000 https://www.artevarese.com/?p=76377 Castiglione Olona – Sarà “L’Adorazione del Bambino”,  tondo quattrocentesco di Biagio d’Antonio Tucci” a rinnovare, al Museo della Collegiata, la tradizione natalizia di ospitare un’opera speciale in dialogo con il prezioso patrimonio artistico del complesso monumentale. L’opera realizzata da uno dei maestri del Rinascimento fiorentino e prestato da un collezionista privat, potrà essere ammirata da […]

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Castiglione Olona – Sarà “L’Adorazione del Bambino”,  tondo quattrocentesco di Biagio d’Antonio Tucci” a rinnovare, al Museo della Collegiata, la tradizione natalizia di ospitare un’opera speciale in dialogo con il prezioso patrimonio artistico del complesso monumentale. L’opera realizzata da uno dei maestri del Rinascimento fiorentino e prestato da un collezionista privat, potrà essere ammirata da domani (18 dicembre) al 25 gennaio.

Il tondo, un capolavoro dell’arte sacra del XV secolo, ritrae Gesù Bambino che si protende verso la Madre adorante, raffigurata con occhi semichiusi in atteggiamento di malinconica consapevolezza del futuro sacrificio del Figlio. I dettagli simbolici – come il velo trasparente che copre la nudità del Bambino, il manto blu della Madonna disteso a protezione, le spighe di grano che richiamano il pane eucaristico – rendono la rappresentazione un’autentica meditazione sull’Incarnazione.

L’opera posta sotto la volta con la Natività affrescata da Masolino, offre un confronto tra le due interpretazioni della scena sacra e le altre raffigurazioni della Madonna col Bambino presenti nel Museo; filo conduttore delle visite guidate organizzate per l’occasione. Il capolavoro di d’Antonio Tucci sarà al centro della celebrazione liturgica di Santo Stefano il 26 dicembre alle 10.30, con una Santa Messa presieduta dall’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini.

L’inaugurazione è  in programma alle 15 con una visita guidata al capolavoro di Biagio d’Antonio, alla Natività di Masolino e alle altre raffigurazioni della Madonna con il Bambino presenti nel Museo, a cura di Laura Marazzi. Per partecipare alla visita e alle successive ripetute il 27 dicembre e il 3 gennaio (alle 10.30), occorre prenotarsi scrivendo a , didattica@museocollegiata.it

La mostra sarà visitabile nel percorso museale dal mercoledì alla domenica. Il Museo sarà aperto eccezionalmente il 26 dicembre (15–18) e il 6 gennaio (10–13/ 15–18). Chiusura  24, 25, 31 dicembre e 1 gennaio.

 

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SalvArti. Dalle confische alle collezioni pubbliche https://www.artevarese.com/salvarti-dalle-confische-alle-collezioni-pubbliche/ https://www.artevarese.com/salvarti-dalle-confische-alle-collezioni-pubbliche/#respond Sun, 15 Dec 2024 08:00:09 +0000 https://www.artevarese.com/?p=76368 Milano – A Palazzo Reale è in corso una mostra di grande portata culturale e sociale che vuole sottolineare e riaffermare, soprattutto tra le giovani generazioni, il fondamentale valore della legalità. “SalvArti. Dalle confische alle collezioni pubbliche”, questo il titolo è un’esposizione che restituisce al pubblico una serie di opere d’arte contemporanea, tra dipinti, grafica […]

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Milano – A Palazzo Reale è in corso una mostra di grande portata culturale e sociale che vuole sottolineare e riaffermare, soprattutto tra le giovani generazioni, il fondamentale valore della legalità.

“SalvArti. Dalle confische alle collezioni pubbliche”, questo il titolo è un’esposizione che restituisce al pubblico una serie di opere d’arte contemporanea, tra dipinti, grafica e sculture di artisti quali Giorgio de Chirico, Mario Sironi, Lucio Fontana, Massimo Campigli, Salvador Dalí, Andy Warhol, Mario Schifano, Robert Rauschenberg, Christo e altri, provenienti da confische fatte dalla pubblica autorità alla malavita organizzata. La mostra è parte del progetto Arte per la cultura della legalità, a cura della Direzione generale Musei del Ministero della Cultura, dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), del Comune di Milano e della Città Metropolitana di Reggio Calabria, in collaborazione con il Ministero dell’Interno.

La rassegna milanese è la seconda tappa di un itinerario che si è aperto con una straordinaria anteprima, al Museo Hendrick Christian Andersen di Roma e che si chiuderà al Palazzo della Cultura a Reggio Calabria, dall’8 febbraio al 27 aprile 2025.

Oltre a presentare un patrimonio culturale in buona parte rimasto inaccessibile alla collettività, l’iniziativa mette in risalto il ruolo e l’impegno delle istituzioni coinvolte nel lungo e virtuoso processo che è stato necessario per recuperarle – fra queste, il Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio culturale e la Guardia di Finanza – e per verificarne l’autenticità e l’interesse culturale.

Le oltre 80 opere che compongono il percorso espositivo, ordinato secondo un criterio cronologico e tematico, provengono da due differenti procedimenti. Il primo è scaturito da due indagini incrociate, svolte dal R.O.S. dei Carabinieri e dal Nucleo di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, per una maxi-frode fiscale legata a una rete internazionale di riciclaggio. Il secondo, è frutto di una confisca a carico di un soggetto, pienamente inserito nel circuito della criminalità organizzata e stabilmente dedito ad attività economiche illecite.

La mostra consente di ripercorrere gli sviluppi dell’arte dalla prima metà del Novecento fino ai primi anni Duemila, in particolare l’evoluzione dei linguaggi espressivi e delle correnti artistiche del tempo. Tra queste, s’incontra il gruppo Novecento con Mario Sironi (Composizione astratta – Scena urbana con carrozza, Moltiplicazione II, prima metà del XX secolo), la Metafisica con autori quali Giorgio de Chirico (Piazza d’Italia, prima metà del XX secolo), e Carlo Carrà (Capanno sulla riva, 1955), la Transavanguardia di Sandro Chia (Ossa fossa cassa, 1990; Cupido, 1996), Enzo Cucchi (Autostrada del Pensiero, 1997), Mimmo Paladino e la Nuova scuola Romana con Bruno Ceccobelli, Piero Pizzi Cannella, Gianni Dessì, Nunzio Di Stefano, insieme a esperienze, quali l’astrattismo geometrico e informale, l’arte murale di Keith Haring (Kh mural, 1989), la land art di Christo e il genere del libro d’artista, come Cantata Bluia Libro dore di Pier Paolo Calzolari.

In mostra anche alcune opere scultoree: accanto al piccolo bronzo di Arnaldo Pomodoro (Disco, 1986/2003), artista di fama internazionale per l’arte monumentale pubblica, vengono proposte sperimentazioni più contemporanee, come i lavori di Michele Savini (Anello, 2008; Coniglio, 2009) realizzati con materiali inusuali come la gomma da masticare.

Dopo le rassegne di Milano e Reggio Calabria, il primo gruppo di lavori, provenienti da una confisca divenuta definitiva nel 2018, sarà consegnato a diversi istituti museali del MiC selezionati dal Direttore generale Musei Massimo Osanna su tutto il territorio nazionale: a Milano (Pinacoteca di Brera – Palazzo Citterio), Roma (Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, Museo delle Civiltà e Istituto centrale per la grafica), Napoli (Castel Sant’Elmo e Museo del Novecento) e Cosenza (Galleria nazionale di Cosenza).

Il secondo gruppo di 22 opere rimarrà a Reggio Calabria, al Palazzo della Cultura “P. Crupi”, dove, sin dal 2016, sono permanentemente esposte oltre 100 opere d’arte, tutte facenti parte di una unica confisca effettuata dal Tribunale di Reggio Calabria nel 2015 e affidate dal Segretariato regionale del MiC per la Calabria alla Città Metropolitana.

Dopo l’appuntamento milanese, la mostra sarà ospitata dall’8 febbraio al 27 aprile 2025 al Palazzo della Cultura “P. Crupi” a Reggio Calabria.

L’esposizione a Palazzo Reale rimarrà in calendario al 26 gennaio e potrà essere visitata: martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica, 10 -19.30; giovedì 10 – 22.30. Aperture straordinarie: 24 e 31cdicembre 10 – 14.30; 25 dicembre 14.30 – 18.30; 1° gennaio 14.30 – 19.30.

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Appuntamenti dal 13 dicembre 2024 https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-13-dicembre-2024/ https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-13-dicembre-2024/#respond Fri, 13 Dec 2024 11:30:53 +0000 https://www.artevarese.com/?p=76352 Comabbio – Un’insolita lectio magistralis per tutti i giovanissimi quella che si svolgerà domani 14 dicembre alle 17, in Sala Lucio Fontana. Si tratta di un’audiocassetta trovata qualche mese fa in un cassetto della Biblioteca che si è rivelata un prezioso gioiello: l’ultima intervista rilasciata dal maestro dello Spazialismo a un tredicenne per un giornalino […]

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Comabbio – Un’insolita lectio magistralis per tutti i giovanissimi quella che si svolgerà domani 14 dicembre alle 17, in Sala Lucio Fontana. Si tratta di un’audiocassetta trovata qualche mese fa in un cassetto della Biblioteca che si è rivelata un prezioso gioiello: l’ultima intervista rilasciata dal maestro dello Spazialismo a un tredicenne per un giornalino scolastico. Una chiacchierata di circa una quindicina di minuti nella quale Fontana racconta il percorso culturale che lo ha portato a fondare lo spazialismo, fino ai tagli e ai buchi, oltre a una riflessione sul futuro dell’arte che in quegli anni inizia a confrontarsi con nuove forme espressive. All’incontro interverrà Paolo Campiglio, storico dell’arte contemporanea dell’Università di Pavia. Ingresso libero. E’ gradita la prenotazione: ilborgodiluciofontana@gmail.com

 

Varese – Prosegue alla galleria Punto sull’Arte “Fuoco cammina con me” mostra dell’artista Valeria Vaccario a cura di Ivan Quaroni. Nel percorso si possono ammirare opere appartenenti a diversi cicli: dai Marmiferi ad Aver Cuore, da Urban Platform a Handle With Care, da Tree of Life a Non Brucio, fino alla nuova e inedita serie intitolata Controsenso, che apre l’indagine artistica della Vaccaro a nuove possibilità espressive. L’artista ha elaborato un linguaggio scultoreo riconoscibile attraverso il quale  coniuga la durevole monumentalità del marmo, suo materiale prediletto, con temi quali la fragilità, la metamorfosi e la transitorietà di tutte le cose. Tutti suoi lavori hanno in comune la fascinazione per il fuoco. La mostra rimarrà in calendario sino al 21 dicembre nei seguenti orari: da martedì a sabato, dalle 9.30 alle 17.

 

Brescia – Le immagini di Franco Carlisi e Francesco Cito nella mostra “Romazo italiano” in apertura dal 21 dicembre nello spazio espositivo del MO.CA, Centro per le nuove culture del Palazzo Martiengo Colleoni di Brescia. L’esposizione, a cura di Giusy Tigano presenta 120 fotografie in bianco e nero di due dei fotografi italiani di maggior rilievo a livello internazionale, i quali si confrontano e lasciano che le proprie opere dialoghino tra loro, creando una narrazione condivisa sul tema del matrimonio. Un racconto visivo profondo e originale, un romanzo per immagini che sfida la fotografia matrimoniale tradizionale, distaccandosi dagli stereotipi di stile e linguaggio. Nel corso dell’inaugurazione è prevista una performance musicale del pianista e compositore Davide Ferro in duetto con la cantante jazz e arpista Sonia Caputo (Resonance Duo). L’esposizione potrà essere visitata fino al 19 gennaio. Orari al pubblico: lunedì 15 -19; da martedì a domenica 10-13/15-19; 24 e 31 dicembre 10-13. Chiusa nei giorni 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio.

 

San Donato Milanese – Circa 70 fotografie a colori e in bianco e nero, rendono omaggio a un racconto fotografico che dura da oltre sessant’anni: quello di Roberto Rognoni. L’autore, nativo di Cittiglio, dal 14 dicembre inaugura “Ancora mi sorprendo” personale ospitata negli spazi espositivi di Cascina Roma. Un racconto che Rognoni ha voluto ripercorrere e condividere declinandolo anche in un libro dall’omonimo titolo, che verrà presentato in occasione dell’inaugurazione in programma alle 17 nello spazio espositivo di piazza delle Arti. Il libro e la mostra offrono al pubblico un’occasione per poter entrare nell’universo visivo di Roberto Rognoni, fatto di gesti, sguardi, architetture e storie umane, restituendo la complessità di un percorso creativo che si interroga costantemente sui rapporti tra il reale e la sua rappresentazione visiva. “Ancora mi sorprendo” potrà essere visitata sino al 4 gennaio nei seguenti giorni e orari: da lunedì a venerdì 9-18.30; sabato 9-12.30 / 14.30-18.30, domenica 10-12.30 / 15-19. Ingresso libero.

 

Milano – Resina, carta, alluminio, vetro e marmo sono i materiali con i quali Seçkin Pirim, realizza le proprie opere esposte sino al 19 gennaio alla Triennale. L’artista, misurandosi con una varietà di media, analizza il rapporto tra opera e spazio, la dicotomia tra natura e cultura e i confini tra arte e design. Sebbene non sia possibile definire l’artista un rappresentante diretto dell’Optical Art, guardando all’impianto di forme geometriche ripetute, dei materiali traslucidi e dei giochi di luce è possibile associare alcuni aspetti del suo lavoro ai principi che riguardano la percezione spaziale dello spettatore.  Le sculture minimaliste combinano elementi generati al computer con altri costruiti manualmente, alimentando un dialogo tra tecnologia e mano artigiana. La prima personale dell’artista in Italia si sviluppa in una modalità diffusa tra gli spazi di Triennale, interni ed esterni, che accolgono una selezione di lavori – alcuni esposti per la prima volta – rappresentativi della sua ricerca.  Orari al pubblico: dal martedì alla domenica dalle 10.30 alle 20.(Installation view, foto di Gianluca Di Ioia).

 

Milano – “Alchimie nel vuoto” è il titolo della prima personale dell’artista e designer Elena Salmistraro allestita sino l’8 febbraio negli spazi della galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea. In modo inedito, l’artista sceglie di esprimersi in particolare attraverso il disegno e la pittura, mettendo in luce il lato più profondo e artistico del suo lavoro, aprendo le porte a un mondo fantastico, popolato da figure curiose. In questo universo popolato da personaggi ibridi e deformi, l’artista affronta le sue paure e quelle del mondo, creando un immaginario dove l’Horror Vacui – la paura del vuoto – viene esorcizzato attraverso un flusso continuo di segni e colori. La sua estetica attinge al neo-primitivismo, al surrealismo e al realismo magico, dissolvendo i confini tra il ludico e l’onirico. Esposti, oltre ai grandi dipinti su tela, un tappeto prodotto da Tai Ping, due totem e tre vasi realizzati da Bosa Ceramiche dipinti a mano dall’artista e una scultura lignea prodotta da Scapin, frutto di una riflessione personale e artistica maturata nel corso degli anni. La mostra, a cura di Silvana Annicchiarico potrà essere visitata nello spazio di Via Solferino: da martedì a venerdì 10-13/15-19. Sabato 15-19.

 

Pavia – “Corpus et anima” è il titolo della collettiva che gli allievi dell’Istituto Italiano di Fotografia di Milano ha organizzato quest’anno nell’ambito della rassegna “Women Today. Liberi sguardi sull’universo femminile” in corso all’IRCCS Maugeri sino al 25 gennaio. Uno spaccato contemporaneo delle molteplici sfaccettature del femminile visto attraverso l’interpretazione di giovani fotografi sotto la guida di Francesca Cao. L’esposizione propone differenti sguardi sulle tematiche di genere, offrendo l’occasione di esplorare e narrare la complessità della società attuale, caratterizzata da un costante mutamento e da un vivace dibattito sul femminile. Gli scatti in mostra sono firmati da: Martina Albertazzi, Anna-Sofie Baas, Irene Barattè, Amedeo Bernardi, Giovanni Borgia, Marialucia Campanella, Giada Cuzzocrea, Stefano Garay, Giorgio Garzella, Lucia Ginocchio Serafini, Nicola Licitra, Miriam Mercurio, Giorgia Pace, Michela Plaitano, Greta Pusino, Alice Re, Annalisa Santantonio, Lisa Scaramella, Francesca Tunesi.

 

Roma – “Andrea Fogli. 7 Atlanti” è la mostra in corso, sino al 2 febbraio, negli spazi del Mattatoio. L’esposizione, a cura di Stefano Chiod,i raccoglie per la prima volta i principali cicli di opere dell’artista  realizzati dal 2000 a oggi. Ciascuno è inteso come un Atlante, come un diorama di figure e luoghi reali o immaginari, completato giorno dopo giorno come un diario, con un diverso numero di figure: spesso 59, come i grani del rosario, altre volte 365 come i giorni dell’anno, ma anche 111 come i fogli degli ermetici libri rossi di Alighiero Boetti. L’epicentro della mostra è costituito dai 111 disegni a matita del ciclo Vedenti (2002-2024), presentato integralmente. Ciascun disegno raffigura gli occhi e lo sguardo di un “visionario” che ha agito “controvento” e “controtempo”…  Un’opera depositaria di una memoria collettiva che accoglie personalità che hanno agito in vari campi e che l’artista chiama all’appello come “eretici visionari maestri” per guidarci di fronte alle difficili sfide del XXI secolo. La mostra si conclude con i cicli dedicati al tema del volto. Orari al pubblico: da martedì a domenica 11 – 20.

 

Bagnacavallo (Ravenna) – 25 artisti hanno aderito a “Doni d’arte per Traversara”, un’iniziativa di beneficenza i cui proventi verranno interamente destinati alla cittadinanza della frazione colpita dall’alluvione. La mostra, allestita al Museo Civico delle Cappuccine,  è nata su sollecitazione di alcuni artisti che negli anni hanno qui organizzato mostre collettive e personali e condivisa della Giunta comunale. Hanno aderito alla collettiva: Agostino Arrivabene, Sergia Avveduti, Paola Babini, Nicola Baldazzi, Bertozzi & Casoni, CaCO3, Silvia Camporesi, Andrea Chiesi, Giulia Dall’Olio, Fabrizio Dusi, Massimiliano Fabbri, Filippo Farneti, Ettore Frani,  Federica Giulianini, Takako Hirai, Chiara Lecca, Enrico Lombardi, Enrico Minguzzi, Marco Neri, Roberto Pagnani, Alessandro Pessoli, Carlo Polgrossi, Andrea Salvatori, Nicola Samorì e Giorgia Severi. Ciascuno ha messo a disposizione le proprie opere che saranno esposte sino al 21 dicembre negli spazi del Museo e visibili anche all’indirizzo www.museocivicobagnacavallo.it Orari apertura mostra: martedì e mercoledì: 14.30-18; giovedì: 10-12.30/14.30-18; venerdì, sabato e domenica: 10-12.30/ 14.30-19. Informazioni T. 0545 280911 – centroculturale@comune.bagnacavallo.ra.it

 

Busto A. – Si inaugura stasera a Palazzo Cicogna  “Natura Est” , progetto espositvo di Giorgio Piccaia dedicato alla “sequenza di Fibonacci”, una serie numerica che prende il nome dal matematico pisano Leonardo Pisano detto il Fibonacci (Pisa, 1170 circa – Pisa, 1242 circa), artefice dell’introduzione in Occidente dei numeri arabo-indiani. La mostra, organizzata nell’ambito di “Uno Spazio per l’Arte” delle Civiche Raccolte d’arte di Palazzo Cicogna, rende omaggio alla perfezione della natura attraverso la sequenza dei numeri scritti e riscritti diventando, contemporaneamente segni grafici, pittogrammi e chiave per penetrare nei segreti e la totalità dell’universo. Una sezione della mostra è dedicata a Matteo Piccaia (S. Donà di Piave 1923 – Busto Arsizio 2021), artista e padre di Giorgio. L’esposizione, che sarà inaugurata alle 17,30, potrà essere visitata sino al 12 gennaio, da martedì a giovedì 14.30 – 18; venerdì 9.30 – 13 / 14.30 -18; sabato 14.30 – 18.30; domenica 15- 18.30. Chiusure straordinarie: 24-25-26 e 31 dicembre, 1° gennaio.

 

Cassano Magnago – Ultimo fine settimana per visitare, nella splendida cornice dell’ Ex Chiesa di San Giulio, “ Monocromo 3D “, la collettiva dell’associazione Blaue Reiter di Cavaria, a cura di Lara Scandroglio. Alla mostra partecipano: Corrado Bosco, Giuseppe Catone, Graziana Chioatto, Armando Cortese, Mauro Crivelli, Vittorio Fieramonti, Romi Galbiati, Lucia Marchesin, Rolan Marcolini, Ennio Melandri, Sonia Naccache, Carlo Naso Onofrio, Lucia Pisanello, Claudio Scotti, Massimo Tutato, Luisa Vaiana Antonella Valdemarca. Di ciascun artista si possono ammirare due opere, una pittorica e un’installazione in dialogo tra loro. Scrive la curatrice: “Il colore, come accade nell’arte concettuale, diviene simbolo e comunicazione di messaggi che provengono dall’intimo; che sia spirituale, sociale, ambientale, legato al ricordo o al passato, quello che unisce l’opera pittorica all’installazione è il monocromo”. L’esposizione, organizzata in collaborazione con l’amministrazione comunale, è visitabile il venerdì e il sabato dalle 15 alle 18.30; domenica 10-12/15-18.30.

 

Leggiuno – L’Eremo di Santa Caterina del Sasso si illumina con le Lucine di Natale e accoglie fino al 6 gennaio la mostra dedicata al Presepe C.174 dell’artista e designer Antonia Campi e al suo famoso gruppo di porcellane. Ancora oggi,  tra i presepi in ceramica più collezionati, venne realizzato nel 1973 su richiesta della SCI Laveno, la storica fabbrica di ceramiche i cui direttori artistici, Guido Andlovitz prima e Antonia Campi poi, furono grandi innovatori nel campo del design. La mostra si svolge in parallelo all’esposizione “Un uomo, una donna e un bambino” in corso al museo di ceramiche MIDeC di Cerro di Laveno Mombello.

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Nel mondo fantastico di Eoin Colfer https://www.artevarese.com/nel-mondo-fantastico-di-eoin-colfer/ https://www.artevarese.com/nel-mondo-fantastico-di-eoin-colfer/#respond Fri, 13 Dec 2024 09:30:58 +0000 https://www.artevarese.com/?p=76355 In teoria ARTEMIS FOWL è un libro per ragazzi, ma così sofisticato che non si può resistere alla tentazione di “rubarlo” ai giovani lettori. Eoin Colfer, l’autore, ci porta in un mondo di fantasia dove spicca il genio assoluto del dodicenne Artemis discendente di un’antica famiglia di malfattori, i Fowl. Ambientato nel mondo del sottosuolo […]

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In teoria ARTEMIS FOWL è un libro per ragazzi, ma così sofisticato che non si può resistere alla tentazione di “rubarlo” ai giovani lettori.

Eoin Colfer, l’autore, ci porta in un mondo di fantasia dove spicca il genio assoluto del dodicenne Artemis discendente di un’antica famiglia di malfattori, i Fowl.

Ambientato nel mondo del sottosuolo dove elfi, nani e creature fantastiche vivono in armonia con il mondo circostante, non certo con quello degli umani da cui si tengono prudentemente lontani, le vicende del Popolo di Sotto subiranno qualcosa mai considerato: essere derubati.

Artemis sarà costretto, dopo il rapimento del padre, ad accudire la madre in preda alla depressione per la perdita del marito che la rilega da tempo nelle sue stanze. Mentre continuerà a sorridere e a dialogare con assoluta pazienza con lei Artemis dovrà agire per la liberazione di Fowl senior.

La madre, convinta della vita serena e semplice del figlio attraverso la supervisione del fedele servitore Domovoi Leale, uno tra i discendenti della famiglia che da generazione in generazione servono i Fowl, non immagina che la guardia del corpo si adopererà come braccio potente alla strategia geniale del ragazzo e non all’educazione del giovane Artemis.

Il misterioso uomo incappucciato che tiene imprigionato il padre di Artemis pretende qualcosa al di là di ogni immaginazione per liberarlo. Un’incredibile tesoro posseduto da esseri straordinari.

Venuto a conoscenza di antichi libri e manoscritti custoditi nella libreria segreta della villa, Artemis riuscirà a tradurre pagine importanti tanto che la determinazione di liberare il padre lo porterà a prendere in considerazione l’esistenza di quel mondo estraneo e fantastico.

Il Popolo di Sotto è dotato di una tecnologia sconosciuta agli umani, posseggono le conoscenze per chiudere in stasi parti del Mondo di Sopra.Quanto sta per accadere sarà uno di quei rari momenti dove creare la bolla.

Il segreto del Popolo di Sotto, custodi del più grande tesoro mai immaginato da mente umana, è protetto dalla LEP ( Libera Eroica Polizia ) dove la giovane agente Spinella diverrà protagonista per contrastare l’audace progetto di un diabolico ragazzino di dodici anni.

Artemis riuscirà a comprendere la locazione esatta della città sotterranea di Cantuccio, metropoli ancor più importante di Atlantide perché custode del tesoro di Stato.

L’assidua ricerca e la caparbietà del giovane Fowl lo porterà a imprigionare l’agente Spinella in viaggio nel Mondo di Sopra per rigenerarsi.

Il Popolo di Sotto necessita di ricaricarsi attraverso la luna quando gravita in una determinata posizione attorno al pianeta. Il riscatto richiesto da Fowl per l’agente catturato è l’equivalente di tutto l’oro.

Inaudito.

I responsabili della sezione di intervento, l’ingegnere Polledro e il comandante Tubero riceveranno l’incarico di adoperarsi per liberare Spinella ed evitare agli umani di venire a conoscenza della loro esistenza.

L’intervento della LEP condizionato dalla rigida struttura e dall’etica imprescindibile rischierà di fallire, ma come spesso accade nelle belle storie sarà il personaggio meno considerato a risolvere la situazione: il nano cleptomane Bombarda.

Il romanzo ha il potere di portarci al di là dei confini della realtà.

La malinconia o altro che a volte appanna l’immedesimarci in un film, in una poesia in un buon bicchiere di vino, attraverso le vicende di Artemis, di Spinella e degli altri attori del primo di otto libri, forse riuscirà a trasportarci con delicatezza verso il nostro piccolo angolo nascosto di serenità. Un’idea per i regali delle feste a venire.

Enzo Calandra

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Wildlife Photographer of The Year, i fotografi si raccontano https://www.artevarese.com/wildlife-photographer-of-the-year-i-fotografi-si-raccontano/ https://www.artevarese.com/wildlife-photographer-of-the-year-i-fotografi-si-raccontano/#respond Fri, 13 Dec 2024 08:00:11 +0000 https://www.artevarese.com/?p=76346 Milano – Dal 14 dicembre al Museo della Permanente riprendono gli incontri organizzati dall’Associazione culturale Radicediunopercento nell’ambito della rassegna Wildlife Photographer of the Year, giunta alla 60^ edizione. Fotografi naturalisti e divulgatori scientifici racconteranno le proprie straordinarie esperienze. Le serate di approfondimento (gratuite con il biglietto di mostra) nella sede del Museo di via Filippo […]

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Milano – Dal 14 dicembre al Museo della Permanente riprendono gli incontri organizzati dall’Associazione culturale Radicediunopercento nell’ambito della rassegna Wildlife Photographer of the Year, giunta alla 60^ edizione. Fotografi naturalisti e divulgatori scientifici racconteranno le proprie straordinarie esperienze.

Le serate di approfondimento (gratuite con il biglietto di mostra) nella sede del Museo di via Filippo Turati alle 21, si apriranno con Federico Veronesi, uno dei più apprezzati fotografi di mammiferi africani al mondo oltre che guida per safari fotografici in Africa, che presenterà il libro “Walk the Earth”. Un lavoro straordinario che celebra la magnificenza della fauna selvatica africana da preservare e proteggere; attraverso immagini mozzafiato degli elefanti, Veronesi trasporterà il pubblico in un viaggio visivo che mostra la bellezza e la grandiosità di questi animali e dei loro habitat naturali. La copertina del libro ritrae l’imponente elefante Tolstoj mentre cammina sul lago secco di Amboseli e introduce le spettacolari fotografie pubblicate all’interno che verranno proiettate durante la serata, offrendo uno sguardo profondo sui suoi incredibili scatti.

Marco Colombo sarà invece protagonista con Giulia De Amicis dell’incontro del 21 dicembre con “Tentacoli: i misteri di polpi, seppie e calamari”. Colombo è fotografo e naturalista pluripremiato al Wildlife, Francesco Tomasinelli, biologo, fotogiornalista e inviato di fama nonché consulente scientifico della trasmissione GEO. Giulia De Amicis è information designer e illustratrice per il settore educativo, l’editoria scolastica e diverse ONG. Attraverso fotografie, video e i meravigliosi disegni della De Amicis, saranno svelati gli incredibili segreti dei cefalopodi, che in greco significa “con i piedi attaccati al capo”. Questi animali sono maestri della sopravvivenza e i più abili trasformisti degli oceani; sono pieni di risorse, intelligenti e sanno risolvere problemi e utilizzare oggetti, ma anche fuggire dagli acquari, riconoscere le persone e provare antipatia. Alcune specie, come la seppia orchidea, sono tra gli organismi più colorati, mentre altre, come il polpo dagli anelli blu, sono famose per il loro morso letale. Ci sono anche i calamari giganti, grandi come un autobus, ma di cui si sa ancora molto poco.

Per quanto riguarda il calendario di gennaio sono previsti: l’11 l’incontro con Marco Andreini con il documentario “Ogni volta che il lupo” mentre il 18 gennaio sarà l volta di Pietro Formis che parlerà di “Luci dal Profondo: Fotografia Naturalistica Subacquea”

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