Aosta – Oltre cento opere tra dipinti, sculture, disegni e bozzetti teatrali, databili dal 1904 al 1960, raccontamo il percorso creativo di uno dei maggiori artefici del Novecento: Felice Casorati.
Il titolo della mostra, come scrive il curatore Alberto Fiz, prende spunto da un testo scritto dallo stesso artista in occasione della I Quadriennale di Roma del 1931 che appare come una dichiarazione di poetica: “Di fatto io non ho mai capito il movimento “qui déplace les lignes” e adoro le forme statiche: e poiché la mia pittura nasce, per così dire, dall’interno e mai trova origine dalla mutevole “impressione”, è ben naturale che queste forme statiche e non le mobili immagini della passione, si trovino nelle mie figure…”.
La rassegna analizza la costruzione di un percorso autonomo dove il riferimento costante è la pittura racchiusa nel motto dell’artista Numerus, mensura, pondus (numero, misura, peso). La strategia compositiva è alla base della sua indagine che sottopone il reale alle regole dell’intelletto.
Felice Casorati è un artista significativo per la Valle d’Aosta due opere di questo maestro sono presenti nelle collezioni d’arte regionali del Castello Gamba, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Châtillon. Si tratta del dipinto Paralleli II del 1949 e di un paesaggio, Saint-Nicolas del 1925” .
Sei le sezioni in mostra dedicate non solo alla pittura, ma anche ad un ambito di ricerca meno indagato, la scultura. Tra i capolavori di Casorati troviamo Le vecchie comari, 1908, Persone, 1910, Le ereditiere, 1910, Maria Anna De Lisi, 1918, Tiro al bersaglio, 1919, Le due sorelle, 1921, Donne in barca, 1933, Testa gialla, 1950, lavori proveninti da istituzioni pubbliche e private.
La mostra è accompagnata da un ampio catalogo in italiano e francese edito da Gli Ori, con saggi critici di Alessandro Botta, Luigi Cavallo, Alberto Fiz, Daria Jorioz, Luca Motto, Patrizia Nuzzo, Francesco Poli e Sergio Risaliti.
Orario di apertura mostra: dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18. Fino al 7 aprile.