![Ritratto di Maria Anna Beroldingen moglie di Donato Felice](/wp-content/uploads/2017/07/ec0df15296c04fd708b7516eb7dee1c5.jpg)
moglie di Donato Felice
Ferrata e Carloni: un felice connubio – Il primo – scultore – nasce a Pelvio d'Intelvi nel 1610, studia a Genova e lavora nei centri artistici più vitali del suo tempo (L'Aquila, Firenze, Napoli e Roma), collaborando alacremente con illustri nomi della scultura barocca romana. Il secondo – pittore – nasce a Scaria d'Intelvi (ad appena un chilometro da Pelvio) nel 1687, lavora principalmente in Lombardia e nei ricchi stati dell'Impero Asburgico, intessendo proficui rapporti con nobili e regnanti. Due personalità del tutto diverse – indubbiamente le più grandi che l'industriosa terra intelvese abbia mai visto nascere – convivono felicemente nelle eleganti sale della Pinacoteca Civica di Como.
Degli "exempla" per le nuove generazioni – Costituiscono il nucleo centrale della mostra otto intense statuette
![San Paolo](/wp-content/uploads/2017/07/86949e7b21dad36d9f8023efd2ae33bb.jpg)
ritrovate nello studio romano di Ercole Ferrata ed in seguito esposte entro le nicchie di un antico altare ligneo della chiesa parrocchiale di San Michele a Pelvio Inferiore. Realizzate in legno di tiglio e di acero – materiali cari alla tradizione lombarda – le sculture raffigurano la Vergine del Rosario, una Pia donna velata ed alcuni Apostoli e Santi, mediando abilmente l'esuberanza berniniana con il classicismo algardiano. Veri e propri esercizi di intaglio volti a riprodurre, in proporzioni assai ridotte, alcune opere realizzate da Melchiorre Cafà, François Du Quesnoy e dallo stesso Ferrata per la basilica di San Pietro a Roma e per diverse chiese dell'isola di Malta.
Un'intera famiglia in posa – Accanto alle pregevoli
![Ritratto di Carlo Antonio de Allio, Capitano dei Dragoni del Reg](/wp-content/uploads/2017/07/64c54f929ea3d61ba2be36f3bbcb8259.jpg)
Capitano dei Dragoni del Reggimento
Imperiale di stanza in Ungheria
sculture attribuite al Ferrata e ai suoi collaboratori, spuntano sei blasonati ritratti che Carlo Innocenzo Carloni dedica ad alcuni membri della famiglia di Donato Felice de Allio, capomastro, architetto e ingegnere militare attivo presso la corte imperiale asburgica. A differenza del compaesano il Carloni – abbandonato precocemente l'indirizzo del padre, abile stuccatore e costruttore attivo in Austria e in Baviera – si concentra soprattutto sulla pittura religiosa e su quella encomiastico-celebrativa, dove dà alla luce alcuni dei più bei capolavori della ritrattistica del tempo. Una pittura da cavalletto diligente e scrupolosa che compensa l'inevitabile rigidità di pose sfarzose ed ostentate con l'evidente maestria dispiegata nei raffinati cromatismi e nella dovizia di minuziosi particolari.
Accompagnano la mostra un piccolo catalogo con apparati critici e schede scientifiche delle opere (il quinto numero della collana "I Quaderni della Pinacoteca Civica") ed un ricco calendario di attività educative ideate per coinvolgere anche i più piccoli nel vastissimo mondo dell'arte.
Omaggio ai maestri intelvesi Ercole Ferrata e Carlo Innocenzo Carloni
fino al 13 febbraio 2011
Pinacoteca Civica, via Diaz 84 – Como
Orari: da martedì a sabato 9.30/12.30 – 14.00/17.00, domenica 10.00/13.00, chiuso lunedì
tel. 031 269869
musei.civici@comune.como.it